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Sono molti gli interrogativi che ci giungono, stimolati dalle forti reazioni dei media, delle associazioni e istituzioni legate all’«altra Italia», di fronte a scelte politiche che dimenticano l’apporto che gli italiani nel mondo e i loro discendenti offrono alla terra d’origine.

Da L’’Espresso un esempio di come la nostra Amministrazione intende il risparmio. Quello che succede a Brisbane in Australia. Il consolato in affitto per 792 dollari australiani al mq e la proprietaria dell’immobile è la compagna del Viceconsole

La stampa estera torna a parlare della fuga di cervelli in Italia. Questa volta a dedicargli spazio è il settimanale inglese The Economist, che punta ancora una volta il dito su raccomandazioni e nepotismo. Un meccanismo che spaventa anche i cervelli stranieri

Secondo l’ultimo rapporto Eurostat, ancora troppo pochi italiani si connettono ad internet utilizzando la banda larga, vale a dire una connessione veloce. Sono il 49% contro il 61% della media europea. Tutta colpa della rete obsoleta, della banda appunto, il cui ammodernamento toccherebbe alla Telecom Italia Spa. L’azienda, però, non ha i soldi per investire e la politica resta a guardare

L’italiano di problemi ne ha tanti, di più di molti altri, ma l’abitudine alle cose che non funzionano l’ha portato a farsene una ragione e a viver “bene” anche col meno che si ritrova

La perdita di importanza della lingua italiana a livello internazionale va di pari passo con la perdita di importanza del sistema Paese. Un vantaggio competitivo indebito alle aziende tedesche, francesi e britanniche a scapito di quelle, come le italiane, che dovrebbero chiedere ogni volta una traduzione in una lingua diversa dalla propria

Siamo agli ultimi posti in quanto a stipendi, reddito medio e potere d’acquisto, ma quando si parla di bollette, prezzi e tasse scaliamo inesorabilmente le classifiche. Ecco le nuove dall’Ocse.

Cara vecchia televisione, per una volta occorre darti merito. Sei riuscita, a modo tuo, a dare finalmente voce all’altra faccia dell’Italia, quella vera e prevalente, quella a cui non piace la tv spazzatura e il sensazionalismo, liberandoci da quella cattiva reputazione di cui soffriamo dentro e fuori i confini nazionali.

Viene spontaneo il ricordo di quel film in cui Totò candidamente afferma che il suo cavallo era morto, proprio ora che gli aveva tolto l’abitudine di mangiare.

Presentato anche a l'Avana il primo libro dedicato alla figura dell'abruzzese patriota di Cuba