In un sistema totalitario, il capo dello stato, detta le leggi e il popolo è suddito di questo personaggio, che potrebbe essere un Re, un imperatore, o un dittatore. La storia è piena di questi personaggi, e purtroppo ancora oggi ce ne sono troppi, che tengono i loro popoli come schiavi, nella fame, nei soprusi, e quando questi si ribellano, spesso sono massacrati. In democrazia, il popolo elegge i suoi amministratori.
Questi dovrebbero essere al servizio del popolo, hanno il compito di gestire lo Stato. Spesso accade che questi signori, raggiunto il potere si dimenticano quale è il loro compito, diventano ignoranti, e forse molti di loro lo erano già – basti vedere alcuni eletti alle ultime elezioni politiche che hanno forse sì e no la terza media e che non sanno neppure coniugare i verbi -, e non essendo capaci di governare, formulano, leggi atte solo a chiudere ogni opportunità. Questi onorevoli signori rendono il popolo suddito, e si prendono tutti i privilegi per arricchire il loro portafoglio.
Tutto il mal gestire crea un aggrovigliarsi di regole, che mette in pericolo il futuro delle famiglie, produce corruzione, evasione, ingiustizia, poca fiducia nel futuro, ansia, disoccupazione, disperazione. Con l’Unione Europea si sarebbe dovuto creare, una Unione federale, con un unico governo centrale. Invece si è fatto il solito minestrone. Si è pensato a fare leggi sul fagiolino, sulla lunghezza della banana, della zucchina, di quanti semi deve avere il pisello, a distribuire contentini, tramite prestiti iniqui, senza un vero programma di sviluppo.
La moneta, è gestita dalle grandi banche mondiali. Queste stampano e prestano il denaro agli Stati, i quali dovranno restituirli con gli interessi, e questi si stanno indebitando sempre di più, grazie anche, al fatto che i politici di alcuni Paesi europei, tra questi, anche il nostro, non hanno saputo gestire le risorse, hanno creato sprechi e investimenti sbagliati, accumulando debiti su debiti, e per pareggiare i bilanci hanno aumentato le tasse bloccando l’economia, creando disoccupazione e disperazione. Ci si domanda allora: non sarebbe meglio che il denaro lo stampi lo Stato? Lo Stato stampando denaro lo distribuirebbe al popolo, tramite il lavoro, cosi eliminerebbe la disoccupazione, aumenterebbero i consumi, si metterebbe in moto l’economia. Possibile che non si riesce a fare una politica vera?
La politica, deve servire a creare equilibrio nella società, attraverso leggi atte a proteggere il principio di sopravvivenza, che si basa sulla produttività. Questa si chiama democrazia, altrimenti è solo dittatura mascherata. Altra domanda ci è venuta in mente: questi magnati dell’economia che hanno dato la loro anima al demonio, una volta che hanno acquisiti i territori e i capitali degli Stati e dei popoli non svaluteranno la moneta? Forse così facendo aumenteranno il valore dei loro capitali?
Forse intendono ricreare la schiavitù dei secoli passati? “Ai posteri l’ardua sentenza”, nell’attesa di vedere se si avrà un nuovo governo!