In un clima natalizio, la presentazione di Matera e della Basilicata è risultata essere una stella polare
Sabato 19 gennaio è ormai alle porte e Matera 2019 sta mettendo a punto la macchina organizzativa per tagliare il nastro di partenza dei numerosi eventi culturali volti a richiamare turisti e studiosi da tutto il mondo.
In dicembre Matera e la Basilicata si sono presentate nel sud della Germania riscuotendo un inaspettato grande successo.
Oltre 600 persone nella magnifica sala consiliare di Stoccarda ed altre 300 nella Stadthalle di Holzgerlingen, cittadina di 13.000 abitanti, alle porte degli stabilimenti Mercedes di Sindelfingen, hanno inteso condividere un interessantissimo programma, confezionato ad hoc dal nostro locale Istituto italiano di cultura e dalla Federazione delle 6 associazioni lucane in Germania.
In entrambe le località la richiesta di partecipazione è stata straordinariamente grande. Tant’è che gli organizzatori sono stati costretti a negare l’ingresso ad altri interessati per motivi di sicurezza. La chiave dell’imprevedibile strepitoso successo è costituita dalla professionalità della Lucania Ensemble e dalla voglia di scoprire questa ancora poco conosciuta regione dalle due denominazioni (Lucania e Basilicata), schiacciata da Puglia, Calabria e Campania ma ricca di bellezze naturali, paesaggistiche e storiche. Sbalorditivo è stato l’accostamento, via video, a territori turchi, portoghesi, egiziani, siriani, giordani, israeliani, palestinesi, addirittura giapponesi e brasiliani.
Sono state proiettate immagini rubacuori delle Dolomiti lucane, Maratea, Metaponto, Castelmezzano, la Cattedrale di Acerenza, Venosa (città natia del grande poeta latino Orazio Flacco), i Castelli federiciani di Melfi e Lagopesole e l’affascinante panoramica dei laghi vulcanici di Monticchio (Rionero/Potenza). Le telecamere si sono soffermate anche sui prodotti agroalimentari e sull’Aglianico, vino tipico della Lucania / Basilicata.
Non vi è dubbio che Matera 2019 costituisce una grande opportunità per tutta la regione di diventare centro di attrazione turistica. La partita che si appresta a giocare è di altissimo livello.
Operatori turistici, nazionali ed internazionali, sono già a bordo campo, pronti ad inaugurare una stagione di grandi eventi. Il flusso turistico ha bisogno di trovare, però, strutture ed infrastrutture accoglienti e al passo con i tempi. Perciò agli amministratori e agli esercizi pubblici è affidata la responsabilità collettiva del successo o insuccesso della gestione di questa grande opportunità di sviluppo economico e lavorativo.
Interessante è anche la mostra fotografica sulla Matera di ieri e di oggi.
Al centro, ovviamente i Sassi ritratti in bianco e nero, dal teleobiettivo di Michele Morelli. Per il fotografo materano costituiscono un documento di una realtà, che abbraccia mezzo secolo.
I Sassi sono diventati, come noto, il set più richiesto dai cineasti italiani ed internazionali.
L’elenco comprende una cinquantina di film di grande successo: dalla “Lupa” di Lattuada 1950 a “Viva l’Italia” di Rossellini 1961; da “Il sole anche di notte” dei fratelli Taviani 1990 alla “Passione di Cristo” di Mel Gibson 2004; da “Maria Maddalena” di Davis 2017 a “Moschettieri del re” di Veronesi che è uscito lo scorso 27 dicembre 2018.
La mostra fotografica rimarrà in Germania per prossimamente essere esposta a Friedrichshafen (Lago di Costanza), a Monaco di Baviera, Francoforte, Amburgo e Berlino.
Se da quarant’anni gli ormai famosi Sassi, da vergogna nazionale, sono diventati un caso esemplare di recupero di centri storici e di rivalutazione del significato antropologico di un territorio, l’operazione di lancio o rilancio di un turismo di qualità (e per ogni portafoglio) non dovrebbe essere difficile, se accompagnato da professionalità responsabile.
Bisognerà, forse, allontanare o scacciare la tentazione degli esercenti di sfruttare il momento del guadagno facile alterando i prezzi degli alberghi, ristoranti, bar, vini e prodotti agroalimentari ed artigianali locali.
Forse dovrebbero prendere esempio dalle cooperative e consorzi romagnoli che, facendo squadra, da oltre mezzo secolo primeggiano in Italia per numero di turisti e qualità di servizi.
È indubbio che la politica di contenimento dei prezzi alla lunga ripaga. Di questo aspetto se ne dovranno occupare sia la politica che le associazioni di categoria.
Ai Lucani fuori dalla Basilicata e ai membri del Consiglio Generale degli Italiani all’estero (Cgie), nominati recentemente Ambasciatori di Matera 2019, va poi il compito di suscitare interesse per quest’ancora sconosciuta regione.
Per la verità, molti rappresentanti degli oltre 500mila lucani sparsi per il mondo, un contributo concreto alla diffusione di immagine della Basilicata lo stanno già dando.
Gran parte vive in America Latina, Stati Uniti, Canada, Europa e nel nostro Settentrione. Il numero dei residenti in Germania è stimato intorno alle 20mila unità.
I Länder preferiti sono: Baden-Württemberg, Baviera, Nordreno-Vestfalia, Amburgo e Berlino.
Per ovvi motivi, la Regione punta maggiormente soprattutto sui lucani “europei”.
Alla chiamata del 7 e 8 dicembre la risposta “tedesca” non è tardata ad arrivare. Per la verità, già nella scorsa primavera, la presidente della Federazione delle 6 associazioni lucane in Germania, l’accetturese Anna Picardi, si è resa disponibile ad affiancare la docente d’italiano Antonella Ferraris-Engel nella realizzazione di un viaggio-studio per una ventina di tedeschi interessati. Sono stati poi questi allievi di italiano a raccontare con entusiasmo la loro esperienza lucana al grande pubblico, accorso alla tradizionale Festa di Natale del nostro locale Istituto di Cultura, tenutasi nell’accogliente Sala consiliare del Municipio di Stoccarda.
Come nel capoluogo svevo-badense, così nella Stadthalle di Holzgerlingen, la chiave di volta è stata la collaborazione fra la Federazione dei lucani, l’Istituto di cultura di Stoccarda e l’Associazione italiana culturale di Holzgerlingen, presieduta da Giuseppe Pugliese, abile intessitore di rapporti socio-culturali col mondo locale tedesco.
Infatti, nelle due località sono state interessate un migliaio di persone, metà tedesche e metà italiane.
A mandare in visibilio l’attentissimo pubblico è stata la Lucania Ensemble che ha eseguito arcinote melodie, tratte da Opere di Puccini e Verdi, ma anche canzoni napoletane e nenie natalizie.
A dominare il palcoscenico sono stati: la soprano Annalisa D’Agosto, molto abile a civettare con Daniele Lettieri, straordinario tenore e attore. Il duetto è stato magistralmente accompagnato da Rocco Russillo (flauto traverso), Alessandro Bove (pianoforte), Francesco Parente (violoncello) e Daniele Desiante (fisarmonica).
Per la parte culinaria, oltre ai peperoni cruschi, formaggio pecorino e soppressata casareccia, particolarmente apprezzato è stato l’Aglianico, un vino di qualità, denominato anche il Barolo del Sud per consistenza e gradazione.
Matera, dunque, e la Basilicata hanno la grande opportunità di diventare magnete di turisti e laboratorio socio-territoriale, antropologico e del Moderno.
Molto dipenderà dalla capacità della politica che dovrà gestire gli eventi, nonostante il 2019 sarà caratterizzato dalle elezioni regionali.
Ci si augura che non vi sia un secondo “Cristo si è fermato ad Eboli”.