Proteggere i mari europei: L’UE si impegna nella difesa delle sue acque e infrastrutture marittime
Durante la celebrazione della Giornata Marittima Europea a Brest, la Commissione Europea ha presentato una strategia per proteggere i propri spazi marittimi, promuovendo una maggiore cooperazione tra gli Stati membri e implementando controlli al fine di prevenire attacchi alle infrastrutture.
La Commissione Europea sta cercando di intensificare gli esercizi navali all’interno dell’Unione, coinvolgendo sia unità militari che civili, a causa delle crescenti minacce alle infrastrutture critiche del settore marittimo, come parchi eolici offshore, condutture sottomarine e cavi di comunicazione. Un esempio lampante di tali minacce è rappresentato dal sabotaggio del gasdotto Nord Stream avvenuto nel settembre 2022, la cui origine è ancora oggetto di indagine. Più recentemente, diversi Stati membri dell’Unione Europea hanno rilevato sospetti atti di spionaggio da parte di navi russe nel Mare del Nord.
Questo argomento è diventato prioritario all’interno dell’Unione Europea ed è stato naturalmente discusso durante la giornata di apertura della Giornata Marittima Europea, l’evento annuale che riunisce la comunità marittima continentale e che quest’anno si è tenuto a Brest, nel nord-ovest della Francia.
Il Commissario per l’Ambiente, gli Oceani e la Pesca, Virginijus Sinkevičius, ha dichiarato che l’Unione Europea affronterà queste sfide attraverso la strategia per la salvaguardia dello spazio marittimo: “I rischi sono reali, come abbiamo visto con il caso del Nord Stream, le cui indagini sono ancora in corso e che forniscono sempre più dettagli. Dobbiamo essere realistici riguardo alla situazione geopolitica attuale in cui ci troviamo. Dobbiamo adottare tutte le misure possibili e, per questo motivo, abbiamo incluso una parte molto importante sulla protezione e il monitoraggio delle nostre infrastrutture chiave all’interno della nostra strategia marittima aggiornata dell’Unione Europea. Queste infrastrutture svolgono un ruolo cruciale per l’indipendenza e l’autonomia strategica dell’Unione Europea”.
Anche l’Agenzia Europea per la Sicurezza Marittima (EMSA), con sede a Lisbona, sta preparandosi per coordinare e assistere gli Stati membri nell’aumento della vigilanza in mare. A partire da gennaio 2024, verrà lanciata una piattaforma digitale apposita chiamata Common Information Sharing Environment (CISE), con l’obiettivo di migliorare la cooperazione tra gli Stati membri.
“Possiamo utilizzare CISE come piattaforma per lo scambio di informazioni, anche in situazioni di allarme. In questo modo, verrà creato un collegamento unico tra tutte le autorità europee coinvolte nella sorveglianza marittima”, spiega Leendert Bal, capo del dipartimento per la sicurezza, la protezione e la sorveglianza dell’EMSA, intervistato da Euronews.
Gli attacchi informatici e le minacce ibride rappresentano i principali rischi in uno spazio marittimo sempre più cruciale per l’economia e la sovranità dell’Unione Europea. I 27 Paesi membri gestiscono insieme la più grande zona economica esclusiva marittima del mondo e, mentre finora si sono concentrati principalmente sul traffico marittimo e l’inquinamento, ora è necessaria una maggiore cooperazione e investimenti al fine di prevenire attacchi alle infrastrutture cruciali in mare. Questo è fondamentale per la sicurezza e la vita di milioni di persone sulla terraferma.