Secondo i dati dell’Ufficio federale di statistica, a febbraio i prezzi sono diventati notevolmente più elevati.
I prezzi del burro sono aumentati in modo particolarmente significativo, del 27,9%.
Bisogna dire però che il burro costa 70 centesimi in meno rispetto a settembre. Il prezzo del burro é salito come su una vera montagna russa. Nel gennaio 2022 era di 1,65 euro. A settembre ha raggiunto il suo massimo storico di 2,29 euro. Ora improvvisamente il forte calo a 1,59 euro.
Una differenza di prezzo incredibile: 70 centesimi tra settembre e oggi.
Questo non é dovuto solo all’inflazione ma a accordi commerciali tra i produttori e i grandi supermercati.
Anche per frutta (+4,0%), verdura (+3,9%) e latticini (+3,7%) i consumatori hanno dovuto pagare notevolmente di più rispetto all’anno precedente.
I prezzi di caffè, cacao, tè e spezie sono aumentati del 44,0% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, quelli di zucchero, dolciumi e prodotti da forno sono aumentati del 15,0%. I prezzi del pane e della carne e dei prodotti a base di cereali sono rimasti relativamente stabili, rispettivamente +1,1 e +0,2%, ma nel complesso i prezzi dei prodotti alimentari continuano a salire.
Molti economisti prevedono che l’inflazione in Germania diminuirà nel corso dell’anno, anche se forse non così rapidamente come inizialmente sperato.
I tassi di inflazione più elevati riducono il potere d’acquisto delle persone perché possono permettersi di spendere meno per un euro.
E questo é sempre un grosso problema per l’economia di uno stato che ha bisogno che la moneta giri per garantirne la crescita.
ENERGIA
L’interruzione delle forniture di gas dalla Russia ha portato a un aumento dei prezzi del gas e dell’elettricità, influenzando settori ad alta intensità energetica come l’acciaio, i fertilizzanti, i prodotti chimici e il vetro.
Ma ora possiamo affermare che la spesa energetica é diminuita per la maggior parte dei consumatori. A febbraio i prezzi dell’energia sono nuovamente scesi dell’1,6% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. In questo caso i consumatori hanno beneficiato di prezzi più bassi per l’elettricità (-3,0%), la legna da ardere, i pellet di legno o altri combustibili (-5,0%) e il gasolio leggero da riscaldamento (-6,9%). Invece i gas naturale (+2,0%) e teleriscaldamento (+9,7%) sono saliti di prezzo. I carburanti come la benzina sono diventati più economici dello 0,7%.
SERVIZI
Troviamo un amento di prezzo anche per quanto riguarda i servizi generali che costano in media il 3,8 per cento in più. Il trasporto (+11,4%), i servizi sociali (+10,4%) e l’assicurazione (+9,4%). Anche i servizi sanitari per pazienti ricoverati (+6,5%), la manutenzione e riparazione dei veicoli (+5,6%) e i ristoranti (+4,4%) sono risultati significativamente più costosi.
L’andamento dell’inflazione in Germania mostra segnali di stabilizzazione, con valori che oscillano tra il 2,2% e il 2,6% negli ultimi mesi. Sebbene la tendenza attuale sembri sotto controllo e in diminuzione bisogna fare i conti con la politica.
I fattori esterni come le tensioni geopolitiche e le politiche monetarie della BCE potrebbero influenzare i prossimi sviluppi. Resta quindi fondamentale monitorare l’evoluzione dei prezzi nei prossimi mesi per valutare possibili impatti su economia e consumatori e aspettare di vedere che impatto avranno le nuove coalizioni con il governo entrante.