Una luce che brilla in fondo al tunnel?
Il mese prossimo inizierà l’estate metereologica e tutti stanno col fiato sospeso in attesa di quel che succederà. „Come andrà con il turismo?“ si chiedono ansiosamente sia i fruitori della domanda che quelli dell’offerta, ed i cuori di entrambi sono pervasi di brutti presentimenti. Basti pensare che già nello scorso mese di aprile il sindaco di Monaco di Baviera Dieter Reiter (SPD) prevedeva di annullare la prossima Oktoberfest, con tutti gli introiti che essa porta regolarmente nelle casse del comune. Ma come, dirà qualcuno, non ci aveva la commissione europea assicurato che, grazie al suo costante e indefesso impegno, entro l’estate noi europei saremmo stati tutti efficacemente vaccinati?
In primavera avanzata non sembra che stiamo meglio di prima, anzi con la nuova legge federale recentemente approvata dal Bundestag e dal Bundesrat sono previste nuove misure restrittive che, secondo l’opinione ben fondata di numerosi giuristi, sarebbero addirittura in contrasto con i principi costituzionali del Grundgesetz. E non solo l’AfD, ma anche molti esponenti politici democratici hanno annunciato ricorso alla Corte Costituzionale di Karlsruhe. Ma ci sarà tempo abbastanza, visto che dette misure speciali scadranno a fine giugno? Sembra che i partiti della Grande Coalizione siano stati colti dal panico al pensiero che fra sei mesi molti elettori potranno vendicarsi su di loro per le ferie andate a monte. Infatti una cosa è chiara a tutti: del primo Lockdown la colpa andava ascritta soltanto al coronavirus, mentre nel terzo c’è un concorso di colpa politico, fin troppo politico.
A Berlino il capo della Cancelleria Helge Braun ha annunciato alla TV (ARD-Morgenmagazin) che chi è vaccinato interamente sarà liberato da tutte le restrizioni anticovid, in quanto non sussiste più alcuna giustificazione giuridica che si possa far valere su di essi. Così loro avranno a godere di più diritti che i non vaccinati, e ciò sembra, anzi è proprio in contrasto con il principio di uguaglianza di tutti i cittadini, almeno fintantoché le possibilità di accedere alla vaccinazione non siano uguali per tutti. Ecco quindi che molti politici chiedono l’abrogazione dell’ordine di vaccinazione, cosa che però scatenerebbe però un enorme caos nel corpo sociale, con chilometriche liste d’attesa e interminabili code di gente già pronta in costume da bagno. Però già il 29 aprile si sono vaccinate più di un milione di persone
Intanto Amnesty International ed altre 30 organizzazioni internazionali, fra cui Brot für die Welt della Chiesa Evangelica Tedesca, e Global Healt Advocates hanno chiesto ufficialmente alla Commissione Europea di rinunciare ai suoi brevetti sui vaccini onde renderne accessibile la produzione anche ai paesi poveri. Per la Comunità di Sant’Egidio la salute è un diritto fondamentale di ogni persona umana e non un privilegio dei paesi ricchi, e perciò l’accesso ai servizi sanitari deve essere garantito a tutti in ogni latitudine. E Papa Francesco ha dichiarato: “Abbiamo particolarmente bisogno di una solidarietà vaccinale giustamente finanziata, perché non possiamo permettere che la legge del mercato abbia la precedenza sulla legge dell’amore e della salute di tutti“. Così, per la Giornata Mondiale della Salute è partita la campagna di opinione con il titolo „O i brevetti, o la vita!“. Ma tramite un un portavoce, la Commissione dell’EU ha difeso la proprietà dei suoi brevetti con l’argomento capzioso che la rinuncia ad essi non migliorerebbe affatto la situazione… ma per chi? – ci chiediamo: per i paesi poveri o per quelli ricchi?
Una buona notizia consiste nell’annuncio dato da Ursula von der Leyen in una intervista al New York Times, che la prossima estate avranno il via libera in Europa tutti i cittadini U.S.A. purché siano già stati vaccinati con i vaccini riconosciuti anche in Europa. Questo vuol dire recuperare almeno una fetta della torta turistica, dato che l’europa è sempre stata una destinazione prediletta dagli americani. Così potremo assistere all’edificante spettacolo degli americani che scorazzano liberamente per il nostro paese, mentre tanti sfigati europei staranno ad invidiarli, ancora vincolati alle regole restrittive anticovid. Comunque la von der Leyen non ha ancora indicato una data precisa a partire dalla quale le barriere fra l’America e l’Europa sarebbero destinate a cadere, visti pure tutti i ritardi burocratici che sta subendo il progettato Green Pass europeo che diventerebbe indispensabile per passare da un paese all’altro. La presidente della Commissione Europea ha comunque annunciato nella conferenza stampa data il 23 luglio che entro luglio il 70% degli europei sarà vaccinato grazie anche a „Partner affidabili come la Pfizer-BioNTech“ che si è impegnata a fornire ben 1,8 miliardi di dosi di vaccino alla UE. Ed il cofondatore dell’azienda lodata, Ugur Şahin, si è dal canto suo detto fiducioso che il vaccino della sua ditta sia in grado di tenere testa anche contro i mutanti indiani del Coronavirus. Ma è chiaro che, se fosse pur vero che le ferie di agosto saranno salve per il rotto della cuffia, quale europeo si fiderebbe a programmarle in anticipo? Poco prima di questo annuncio era giunto da Bruxelles il via libera per agire legalmente contro AstraZeneca per i suoi ritardi nelle forniture a cui si era impegnata per contratto, e che hanno causato disastri economici e personali a un intero continente. Questa decisione di procedere all’azione penale era stata raggiunta quasi all’unanimità (che comunque non era richiesta) attraverso il meccanismo dello Steering Board, cioè un comitato che mette assieme la Comunità Europea e le capitali europee. La prima udienza è già fissata per il prossimo 26 maggio presso la corte belga, e si terrà probabilmente nel mostruoso edificio del Palazzo di Giustizia di Bruxelles. All’azienda anglo- svedese, che dal canto suo si dichiara innocente, la vogliono far pagare cara… La von der Leyen ha poi soggiunto che tutti e ventisette stati membri accetteranno senza condizioni tutti coloro che sono stati vaccinati con i prodotti approvati dall’EMA (European Medicines Agency). Questo vuol anche dire che gli ungheresi vaccinati con il russo Sputnik V, invece, non saranno accettati.
Un messaggio di speranza ed ottimismo a tutti i popoli dell’EU è stato lanciato ultimamente dalla signora von der Layen ed è riportato dall’Agenzia ANSA: la vaccinazione sta acquistando velocità in tutta l’Europa, ed ora è essenziale che anche la nostra economia continentale, che è duramente colpita dalla pandemia si riprenda rapidamente. E qui, sottolinea l’europea Ursula, siamo appena entrati in una fase cruciale per la nostra ripresa ed il futuro della nostra Unione. „Abbiamo 750 miliardi di euro da investire rapidamente per dare impulso all’economia sociale di mercato“ frase importante che si riallaccia alla storica Soziale Marktwirtschaft del fu-Cancelliere Erhard. In tal modo l’Unione Europea uscirebbe rafforzata da questa crisi, sempre secondo la von der Layen.
La Commissione Europea sta lavorando 24 ore su 24 per tradurre i piani di recupero in testi legali entro le prossime settimane. Ci troviamo quindi in un momento storico, davanti all’occasione del secolo. Più concretamente, per tutti gli italiani che hanno intenzione di recarsi in patria attraversando l’Austria con l’automobile è una notizia interessante che a partire da mercoledì 19 maggio entrerà in vigore un piano di allentamento delle misure anticovid, una specie di „apertura con prudenza“ alla Draghi, annunciato dal governo di Sebastian Kurz. Nel paese del Danubio Blu potranno riaprire, oltre ai celebri caffé viennesi, anche tutti i ristoranti, gli alberghi e i teatri che da oltre cinque mesi sono rimasti inesorabilmente chiusi. La luce in fondo al tunnel si sta facendo sempre più intensa, ha dichiarato il premier Kurz lo scorso 23 aprile. Secondo l’agenzia Reuters, nella tabella di marcia austriaca per l’uscita dal Lockdown sarebbe prevista anche la cessazione del coprifuoco, restando però in vigore la restrizione in tutti gli incontri per un massimo di quattro adulti dalle 22 alle 5 del mattino. Quindi non fatevi abbagliare dalla luce in fondo al tunnel.