Italia al 52º posto nel mondo per percezione della corruzione
Il Corruption Perceptions Index (CPI) 2024 è stato pubblicato il 11 febbraio 2025, offrendo una panoramica dettagliata della percezione della corruzione a livello globale. Questo indice, redatto dal Segretariato Internazionale di Transparency International, valuta 180 paesi su una scala da 0 a 100, dove zero rappresenta un alto grado di corruzione percepita e cento indica assenza di corruzione percepita.
Secondo il CPI 2024, più di due terzi dei paesi elencati hanno ottenuto meno di 50 punti, evidenziando gravi problemi di corruzione a livello mondiale, soprattutto nei settori politici e amministrativi.
L’Italia e il quadro internazionale
L’Italia si posiziona al 52º posto con 54 punti nel CPI 2024, registrando una diminuzione di 2 punti rispetto all’anno precedente. Questo calo segna un peggioramento della situazione italiana in materia di corruzione dopo 13 anni di miglioramenti.
Paesi come Danimarca (90 punti), Finlandia (88) e Singapore (84) dominano la classifica per il loro impegno costante nella lotta alla corruzione. Al contrario, l’Austria con 67 punti e la Germania con 75 punti hanno evidenziato peggioramenti rispetto agli anni precedenti.
Implicazioni della corruzione nella politica climatica internazionale
Il CPI 2024 mette in luce anche il legame tra corruzione e crisi climatica globale. La corruzione, attraverso conflitti di interesse e prassi illecite, costituisce un ostacolo significativo per l’attuazione di misure efficaci di protezione ambientale e adattamento al cambiamento climatico. Paesi con un alto CPI (bassa percezione di corruzione) sono generalmente più resilienti socioeconomicamente alle conseguenze del cambiamento climatico, mentre quelli con un basso CPI (alta percezione di corruzione) sono maggiormente vulnerabili.
Il caso della Germania e delle lobby fossili
La Germania, pur posizionandosi al 15º posto nel CPI, ha perso tre punti a causa delle pressioni esercitate dalle lobby fossili. Esempi come la controversa gestione del progetto Nord Stream e lo scandalo legato a progetti di falsi interventi climatici in Cina dimostrano le sfide nella gestione trasparente delle politiche ambientali e climatiche.
Raccomandazioni per il futuro
Per affrontare efficacemente la corruzione e rafforzare la governance climatica, Transparency Deutschland raccomanda una maggiore trasparenza nei finanziamenti climatici, una regolamentazione più stringente delle attività di lobby e un monitoraggio rigoroso dei progetti di protezione ambientale. Solo attraverso azioni decise e integre, sarà possibile garantire la credibilità delle politiche pubbliche e proteggere milioni di persone dai rischi legati al cambiamento climatico.
Infine il CPI 2024 sottolinea l’importanza di un impegno globale per combattere la corruzione e promuovere un futuro sostenibile per tutti.
Articolo redatto basandosi sul CPI 2024 pubblicato da Transparency International 11.2.2025.