Fra pochi giorni i cittadini aventi diritto al voto eleggeranno il nuovo Bundestag e indirettamente il prossimo cancelliere. La Chiesa in Germania invita ad andare a votare, come si vede dall’immagine, una cartolina distribuita nelle chiesa a Francoforte. E nella dichiarazione congiunta (11.02) la Conferenza episcopale (DBK) e il Consiglio della Chiesa evangelica (EKD) invitano ad andare a votare per i partiti che si impegnano per la democrazia. Ieri (18.02) sul quotidiano di ispirazione cattolica Avvenire è apparsa un’intervista al vescovo Georg Bätzing, presidente della Conferenza episcopale tedesca che ha avuto molta risonanza sui media tedeschi. Già un anno fa la Conferenza episcopale tedesca dichiarava che il nazionalismo etnico è incompatibile con il cristianesimo.
- di Paola Colombo
In un passaggio dell’intervista ad Avvenire Bätzing dice: „Chi abusa dell’immagine cristiana dell’uomo per la propria propaganda, chi sostiene regimi autoritari e adotta le loro presunte soluzioni a problemi impegnativi e chi fomenta il razzismo e il nazionalismo non solo agisce in modo discutibile dal punto di vista dell’immagine cristiana di Dio e dell’uomo, ma difficilmente può essere definito democratico. Per questo motivo, come chiese cristiane in Germania, invitiamo i tedeschi a votare alle elezioni del Bundestag per i partiti e i politici che si impegnano per una Germania basata sullo Stato di diritto, sulla libertà, sull’apertura al mondo, sulla solidarietà e sulla salvaguardia del creato“.
Se c’è qualcuno che ancora si chiede perché la Chiesa in Germania si occupa di politica, la risposta l’ha data il vescovo di Mainz, Peter Kohlgraf, venerdì (14.02) a una radio privata del Saarland, RPR1, ha detto:
„la Chiesa cattolica non si occupa di politica di partito. Tuttavia, non si terrà mai fuori dalle questioni fondamentali sulla dignità umana. Questo vale anche per le questioni sociopolitiche o di etica della pace“. Kohlgraf ha chiesto di valorizzare le altre opinioni e di tollerare le diverse posizioni. Questo deve essere possibile in una democrazia. (fonte deutschlandfunk)
La politica è ciò che riguarda la sfera pubblica. Il governo della cosa pubblica concerne tutti i cittadini. La parola politica, come sappiamo, deriva dal greco polis, città. Certamente i partiti fanno politica. La loro visione politica si esprime attraverso il loro programma (di partito) ossia su come loro intendono governare la cosa pubblica.
Nella dichiarazione congiunta di pochi giorni fa le Chiese cattolica ed evangelica invitano al voto in difesa della democrazia: „Per le chiese cristiane la nostra democrazia non è negoziabile“. „I punti di forza della democrazia, fra cui la capacità di negoziare compromessi e la tutela delle minoranze, sono efficaci anche nei periodi di crisi“.
Prosegue il documento:
„L’attuale dibattito politico è una sfida per questa democrazia. Se la nostra società diventa sempre più polarizzata, a tal punto che le persone si fronteggiano in modo inconciliabile, le forze estremiste avranno vita facile. Riteniamo fermamente che l’estremismo e, soprattutto, il nazionalismo etnico non siano compatibili con il cristianesimo. Ci rivolgiamo quindi a tutti gli aventi diritto al voto: votate per i partiti che difendono la nostra democrazia!“
La dichiarazione prosegue indicando alcuni punti di orientamento per il futuro del Paese.
Per il testo delle chiese cristiane tedesche si clicchi Gemeinsamer Aufruf der Vorsitzenden der christlichen Kirchen in Deutschland zur Wahl des 21. Deutschen Bundestages am 23. Februar 2025: Deutsche Bischofskonferenz
Le parole del vescovo di Mainz e la dichiarazione congiunta vengono all’indomani delle esternazioni del ministro presidente della Baviera, Markus Söder, che aveva detto (08.02) che la Chiesa dovrebbe occuparsi più di „temi cristiani“ come la protezione della vita e non dimenticarsi chi sta dalla loro parte. Le Chiese cattolica ed evangelica avevano espresso preoccupazione per il tono in cui si sta affrontando il dibattito sulla politica di asilo.