Nella foto: Il presidente del consiglio Giorgia Meloni. Foto di ©gov.it

Riflessione di un osservatore tedesco su Giorgia Meloni

In un momento in cui la competenza di leadership del cancelliere tedesco Olaf Scholz è sempre più messa in discussione nel dibattito pubblico, molti cittadini tedeschi rivolgono la loro attenzione all’Italia, dove la figura di spicco della nuova destra italiana, Giorgia Meloni, è al potere da circa due anni e si sta affermando sempre più come un „Schwergewicht“ (un peso massimo) politico, non solo in Italia, ma anche sempre di più in Europa.

L’Italia, non necessariamente conosciuta per la stabilità dei suoi governi – del resto, negli anni successivi al 1945 ha visto più di 60 (!) governi installati e „consumati“ – è abbastanza stabile e risoluta in questi tempi geopoliticamente turbolenti e, sotto la guida della signora Meloni, assume consapevolmente e intenzionalmente una pretesa europea di leadership!

Nelle ultime elezioni europee, il partito di Meloni „Fratelli d’Italia“ è riuscito a guadagnare un ulteriore 2% rispetto alle elezioni parlamentari del 2022, rafforzando così notevolmente la sua posizione politica. Ciò è tanto più significativo in quanto altri leader europei, come il leader tedesco Olaf Scholz, il francese Emmanuel Macron e lo spagnolo Pedro Sanchez, hanno subito significative sconfitte elettorali. Sembra quindi che Giorgia Meloni sia attualmente il capo di stato più potente d’Europa! Lo si è visto anche nel corso del recente G7 in Puglia, dove ha brillato ed è stata addirittura in grado di ottenere successi politici e diplomatici rispetto a capi di Stato illustri come il britannico Rishi Sunak, il canadese Justin Trudeau, il giapponese Fumio Kishida e, soprattutto, il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden.

Ad esempio, ha prevalso in modo impressionante sulla questione della riduzione dell’immigrazione clandestina, probabilmente la sua più importante questione di politica interna in Italia, così come sulla rinuncia al diritto all’aborto, e sul finanziamento dell’Ucraina con gli interessi provenienti dai fondi statali russi congelati – successi politici e diplomatici che nessuno degli altri grandi politici presenti poteva nemmeno avvicinarsi a raggiungere. Nel frattempo, è persino percepita da alcuni come la forza trainante dell’alleanza occidentale contro Putin.

Il fatto che sia riuscita persino a convincere Papa Francesco a partecipare e parlare a questo incontro delle grandi potenze economiche mondiali è abbastanza insolito e la fa apparire sulla scena politica come „homo agens“, una forza trainante nel campo di gioco politico. Inoltre, all’osservatore esterno della politica interna italiana sembra che riesca abilmente a tenere in riga il suo non certo facile partner di coalizione e con più di 20 mesi di governo, guida già uno dei governi più longevi d’Italia dalla fondazione dello Stato! Anche se ha davanti a sé un’enorme montagna di problemi politici, come l’immenso debito pubblico italiano o la prevista modifica costituzionale, sembra certamente che sarà in grado di sostenere questo governo fino alla fine della legislatura e quindi di stabilire nuovi standard politici per quanto riguarda la stabilità e la continuità di un governo italiano.

Da questo punto di vista, diventa molto comprensibile l’evidente sforzo della presidente della Commissione Ursula von der Leyen di stabilire contatti personali e costruttivi con Meloni e i suoi parlamentari, cosa non necessariamente gradita ai liberali e ai socialdemocratici! In ogni caso, si annuncia che Giorgia Meloni – e quindi l’Italia – possa giocare un ruolo insolitamente forte, forse addirittura decisivo, nell’Europa del futuro.

Il „fenomeno Meloni“ si spiega certamente non solo con l’attuale orientamento generale di destra degli elettori in quasi tutta l’UE, questa tendenza può svolgere una certa funzione catalizzatrice, ma è anche fuor di dubbio che Giorgia Meloni sia una „politica di razza“, talentuosa, impegnata, fortemente motivata, retoricamente brillante, forse con un tocco di seducente entusiasmo, con idee chiare e infallibili e un forte profilo di personalità! Sarà molto interessante, persino emozionante, seguire il suo futuro percorso in Italia e, soprattutto, nella confusione dei conflitti di interesse europei! Staremo a vedere!