“Il buon senso c’era, ma stava nascosto per paura del senso comune” (Alessandro Manzoni)
La storia del CORONAVIRUS o COVID-19 sta portando una certa isteria fra le varie popolazioni. Il TG1 francese ci ha dipinto come una nazione-lazzaretto, le Mauritius rifiutano passeggeri in vacanza provenienti dalla Lombardia e dal Veneto, l’Austria blocca i treni al Brennero, ecc…ecc…. Siamo diventati gli untori d’Europa e comunque ne subiremo le pesanti conseguenze nei prossimi mesi. È un caos: “Che succede in Italia?”, “Italia nazione infetta” “Unici casi in Europa” ecc… ecc… La piazza del duomo di Milano deserta e lo stadio di San Siro chiuso, piazza San Marco a Venezia senza il suo carnevale hanno fatto il giro del mondo, con danni incalcolabili a tutti noi, qualcuno l’aveva considerato stendendo le “grida” ministeriali? Non è un caso che la borsa sia crollata del 6% o che negli alberghi sia già arrivata una pioggia di cancellazioni, con crisi incombente e generale del commercio, ristorazione, trasporti, servizi, aerei e così via. Se ci vengono nascoste realtà più gravi allora è un’altra faccenda; ma se le notizie “vere” sul contagio sono quelle note, allora la reazione generale ed ufficiale è stata ed è assurda rispetto alla realtà! Davvero era necessaria questa reazione istituzionale isterica, con decisioni così drastiche condite dai sorrisini ebeti di certi ministri con il solito ritornello: “ma non preoccupatevi, niente panico!”? Il che è esattamente il contrario di quanto invece si crea. Sembra tutta una grande contraddizione.
Il presidente della regione Basilicata chiama alla quarantena tutti quelli che vengono dal nord, dimenticando che teoricamente sono 2 settimane che i “nordisti” avrebbero potuto contagiare tutti e lui stesso è stato alla Bit di Milano non meno di due settimane fa. Hanno vietato perfino le Messe e l’ingresso in Duomo a Milano, mentre a Bari 40.000 persone si concentravano a sentire il Papa: quante di loro possono essere state al nord in questi giorni od aver incontrato persone che c’erano state? Anche nei “Promessi Sposi” le processioni moltiplicavano la pestilenza, ma 400 anni dopo ce lo siamo dimenticati. Tra l’altro è davvero così strano che “tutti” i casi siano al nord e non nel centro-sud…oppure lì si controlla di meno, esattamente come nel resto d’Europa dove chi ha la febbre sta a letto ma poi – in pratica – guarisce con le cure di stagione?
Ma andiamo avanti: ci spiegate che senso abbia correre a svuotare i supermercati quando sarebbe bastato un annuncio chiaro, netto, deciso delle autorità: (“I supermercati non chiuderanno!”) oppure che logicità c’è nel blindare regioni intere quando ormai – se qualcuno fosse stato infetto – avrebbe già moltiplicato il contagio ben fuori le “zone rosse”? Certo stare in casa davanti alla TV è meno rischioso che andare a lavorare, ma se tutti stanno a casa chi lavorerà più in questo paese e come si fa a tirare avanti? Allo stesso modo è vero che sono morte alcune persone over 70/80 per il virus, ma erano già tutte malate, alcune in ospedale da giorni, e il virus potrà essere stata una “concausa”, ma non la “causa”. È evidente che se una persona ha già delle basse difese immunitarie (come per la popolazione cinese) sarà ben più esposto alle complicanze di un virus, ma come avviene già per l’influenza. La direttrice del laboratorio dell’ospedale infettivo Sacco di Milano (verrà linciata o espulsa dall’albo?) è stata chiarissima “Sono morte 217 persone di influenza in queste settimane, questa è una influenza grave, ma come tale va trattata”. Certamente va fatto con misure adeguate, ma allora spieghiamo e ripetiamo a tutti di lavarsi spesso le mani, si distribuiscano gratis degli antisettici, ci si copra il volto se raffreddati ecc. Queste sarebbero e sono cose logiche, chiare, attuabili e doverose.
Intanto qualcuno veramente autorevole potrebbe rispondere chiaramente ai dubbi di tutti. “Quanto vive – per esempio – il virus fuori da un organismo malato?” Pochi secondi, un minuto, un’ora, un giorno o più giorni? Dopo quanti giorni possono comparire dei sintomi? Il virus è diffuso in Italia perché si controllano decine di migliaia di persone mentre all’ estero invece no, altrimenti come mai proprio qui? Intanto adesso è e sarà comunque “il virus italiano” a livello europeo, gran bel risultato.
Tra l’altro… ma quanti cinesi sono quindi arrivati in Italia via altri scali aerei e quanti di loro potevano teoricamente essere infetti? Eppure a rimetterci sono i turisti italiani?! Ecco il risultato delle informazioni e di come sono state diffuse!
Comunque, come mai quando un mese fa a Roma vi sono stati dei (presunti) casi, i singoli contagiati sono stati ricoverati ma nessuno ha blindato la città e perché invece adesso si è sequestrata mezza Italia, tra l’altro quella più produttiva ed internazionale?
Possibile che sia ufficialmente pericoloso addirittura riunirsi tra poche persone apparentemente sane? Ma quante centinaia di migliaia di persone hanno nel frattempo usato auto, treni, aerei per spostarsi in questi giorni? E perché obbligare ad una settimana di vacanza gli studenti (felicissimi…) quando poi stanno comunque insieme al parco giochi, al campetto o a giocare (ma NON al bar, perché questi devono chiudere alle 18: è un virus serale?). Saremo criticati forse per irresponsabilità e leggerezza, ma non ci crediamo che con queste procedure si limiti seriamente il contagio o – meglio – i “costi” di queste decisioni sono molto più gravi che non una buona profilassi e una cura adeguata (anche perché quasi tutti i pazienti per fortuna guariscono), ma le conseguenze economiche gravissime in Italia ci resteranno addosso per mesi e – vedrete – il ritornello governativo sarà “Non è colpa nostra la crisi, la colpa è del virus!” In Italia muoiono ogni giorno circa 2000 persone: il caos che è stato creato ridurrà davvero il numero dei decessi di contagiati? Possiamo dubitarne? Ci sembra che siamo diventati un Paese senza più il senso della logica, della prudenza, della stessa intelligenza!