L’Italia ha un nuovo Parlamento. E gli italiani in Europa hanno premiato il PD. I connazionali che vivono in Germania e negli altri Stati del continente hanno reso il Partito Democratico primo partito in Europa, riconoscendo il lavoro svolto dai nostri Governi in questi anni.
Sono stata eletta al Senato, con 36.386 voti di preferenza. Un risultato per il quale ringrazio i miei sostenitori, nei comitati e nei circoli, e le mie elettrici ed elettori, lettori del Corriere d’Italia.
Grazie alla fiducia ricevuta posso impegnarmi con ancora maggiore convinzione, per portare avanti le battaglie per gli italiani all‘estero: Lingua e cultura, fisco più leggero, promozione del made in Italy, sostegno a chi decide di rientrare. E ancora lotta alle mafie, difesa dei valori europei, tutela dei ricercatori.
In questa legislatura però, sarà molto complicato. Con un Parlamento bloccato da partiti chiaramente antidemocratici e populisti, che finora non hanno fatto altro che spartirsi le poltrone. Senza riuscire a realizzare il compito assegnato loro dagli italiani. Governare questo Paese.
I pentastellati continuano a riempirsi la bocca di slogan, parlando di accordi alla tedesca. Proponendo un parallelo, quello tra Italia e Germania, che nei fatti non è applicabile. Per la distanza siderale tra le forze in campo.
Abbiamo fatto bene come PD a tenere da subito una linea chiara: quella dell’opposizione. Senza mischiarci con forze politiche che giocano, senza pensare al bene del Paese e senza riuscire a trovare un accordo di Governo.
In passato sia i 5stelle che la Lega volevano abolire il voto per corrispondenza degli italiani all’estero. Ora la speranza è che non penalizzino gli italiani nel mondo. Così come aveva fatto la destra, nei suoi anni di Governo.