Riunione a Berlino tra Ambasciata, consoli, Comites e CGIE
Si sono incontrati a Berlino, a metà novembre e per un intero fine settimana, i Consoli italiani in Germania, i presidenti dei Comites e i consiglieri CGIE eletti in Germania.
Si è trattato della solita riunione annuale. Ogni fine anno, infatti, l’Ambasciata convoca le “forze sociali” per uno scambio con i consoli e con la stessa Ambasciata sui temi che riguardano la comunità italiana che vive e lavora nella Bundesrepublik.
Quest’anno, la curiosità è stata particolare poiché solo pochi giorni prima si era insediato a Berlino il nuovo Ambasciatore S.E. Luigi Mattiolo.
Nuovo Ambasciatore, nuove conoscenze, nuove strette di mano e uno scambio di vedute sicuramente più folto rispetto a quando ci s’incontrava periodicamente già conoscendosi e conoscendo quindi le reciproche tendenze caratteriali, le priorità poste sul lavoro consolare, i punti di vista in generale.
Alla riunione annuale partecipano tradizionalmente anche i membri del Parlamento italiano che solitamente risiedono in Germania.
Se quest’anno gli eletti in Germania erano a Berlino per incontrare il nuovo Ambasciatore non lo sappiamo. Veramente il nostro Giornale di quella riunione non sa nulla. E vi assicuriamo che se il nostro giornale non conosce i particolari e i risultati di una riunione così importante, non li conoscono nemmeno gli altri che, come noi, inutilmente hanno cercato comunicati stampa o resoconti ufficiali sui lavori di Berlino.
E chi sono tutti gli altri?
Diciamo pure che si tratta di un bel gruppetto formato da un milione scarso d’italiani, che vivono in Germania tra iscritti AIRE e soggiornanti. Circa un milione, un numero paragonabile a una qualsiasi metropoli europea. Tutti gli altri sono anche quelli che hanno eletto i propri rappresentati ai Comites e che hanno eletto anche i senatori e deputati italiani. Tutti gli altri siamo noi. E qualcuno potrebbe anche dirci “fatevi i fatti nostri!” Ma è proprio qui che casca l’asino.
A Berlino, Ambasciatore, consoli, Comites, CGIE e forse pure gli eletti all’estero se hanno parlato, hanno parlato proprio dei fatti nostri. E l’hanno fatto in buona parte (sicuramente Comites, CGIE ed eletti all’estero) con un nostro mandato, con una nostra delega! Ora immaginate una riunione di condominio, quando uno dei proprietari ha la febbre e incarica il vicino a rappresentarlo con la propria delega. La riunione si fa, si discute e si prendono forse anche decisioni che lo riguardano. Ebbene, cosa fa il vicino? Nulla, nemmeno una telefonata per raccontare com’è andata. E non si tratta di mera, se pur legittima curiosità. Qui le domande sui servizi consolari, per esempio, non finiscono più. Abbiamo analizzato che gli articoli più letti del Corriere d’Italia riguardano la salute e… i servizi consolari! Pertanto, altro che curiosità! Qui parliamo di legittimo interesse.
Volentieri avremmo appreso cosa pensa il nuovo Ambasciatore -cui auguriamo sinceramente buon lavoro, con un cordiale benvenuto- sulla rete consolare in Germania. E volentieri avremmo appreso com’è andata con il tavolo aperto tra Intercomites e Ambasciata sulla facilitazione dei servizi consolari. Ci sarebbe interessato apprendere da uno dei nostri delegati se è stato trattato il tema dei consoli onorari che noi, provocatoriamente nel numero di novembre, abbiamo appellato “tappabuchi onorari”. Alla chiusura della nostra redazione, nella notte tra il tre e il quattro di dicembre, sulla riunione con il nuovo Ambasciatore è calato il “silenzio degli innocenti”, liberamente tratto dal titolo di un film che come protagonista aveva un cannibale. Perdonateci, anche se non ci sono notizie ufficiali, siamo certi che a Berlino nessuno ha mangiato qualcuno. Poi, se qualcuno vuole andarsi a cercare il titolo originale del film, faccia pure e ne tragga le conclusioni.