In questi ultimi tempi ciò di cui si discute è: Covid e Green Pass vanno d’accordo?
Molte persone, in Germania (anche tra i nostri connazionali) come in Italia, sono contrari alla vaccinazione anticovid, ma personalmente sono convinto che invece si debba esigerla, almeno per tutti i dipendenti pubblici, i sanitari e per chi svolge attività a contatto con il pubblico, indipendentemente dall’età.
È una forma di rispetto reciproca per tentare di bloccare l’epidemia e le sue varianti constatando piuttosto gli evidenti ritardi del piano vaccinale che ha raggiunto con la prima dose poco più di metà della popolazione. Senza vaccini diffusi non ci sarà immunità di gregge e le conseguenze poi saranno per tutti.
Non condividiamo quindi le incertezze che una certa parte politica dimostra sul tema, con perplessità che portano a coprire i movimenti no-vax con una spiccata mancanza di realismo e di auto-responsabilità. Certamente vaccinarsi può comportare dei minimi rischi, ma sono infinitamente di meno di quelli che arrivano non vaccinandosi soprattutto nei confronti del proprio prossimo, che ciascuno di noi può involontariamente infettare.
Quello che dà poi molto fastidio è chiamare in causa la “libertà” che è un concetto ben più nobile dell’obbligo se vaccinarsi o meno. Paragonare le critiche dei no-vax alle persecuzioni contro gli ebrei o altre minoranze è semplicemente folle. Se proprio si deve protestare per la “libertà” conculcata, il popolo dei no-vax si chieda quale sia il livello di libertà sui media e non solo su questo argomento ma su ben più importanti questioni. Quando, ad esempio, viene condizionata la libertà di scelta dei consumatori, nei confronti della politica o dei mercati finanziari? Ricordiamoci dei paesi dove la libertà è negata ogni giorno dalla Corea del Nord alla Cina, da Cuba al Venezuela ed a tante altre dittature. E a tutti coloro che sbraitano per la congiura pluto-liberal-democratico-massonica sui vaccini andrebbe ricordato che – a parte il vaiolo nell’800 – la prima vaccinazione generale obbligatoria in Italia fu quella antidifterica, introdotta nel 1939 dal fu cav. Benito Mussolini. Inoltre, bisognerebbe riflettere su un semplice particolare riguardo la libertà: dalla nascita sei schedato al Comune, all’Ufficio delle Imposte, in Chiesa sei stato battezzato, da bambino ti hanno vaccinato senza poter scegliere; hai fatto la scuola dell’obbligo. Quando sei partito hai fatto decine di vaccini senza pensare che ti inoculassero veleni, ingurgiti tonnellate di farmaci senza neanche leggere i bugiardini che fino all’anno scorso non sapevi neanche cosa fossero; sei schedato anche alla motorizzazione. Hai il Telepass, lo Spid, l’EasyPark, la PEC, la tessera sanitaria, il conto corrente online, un centinaio di tessere di supermercati, profumerie, negozi di abbigliamento, librerie; hai fatto il cashback e la lotteria degli scontrini; fai acquisti su Amazon; hai la carta d’identità̀, la patente, il passaporto, il codice fiscale, le carte di credito, il bancomat. Sei iscritto a Facebook, Instagram, Twitter, YouTube e comunichi a tutti dove sei e cosa mangi, e tutti sanno alla fine anche di che colore sono le mutande che indossi…ed il Green Pass limita la libertà?
Ma allora ditelo che stiamo scherzando e facciamo prima… quindi un po’ più di serietà ed attenzione per se stessi e per il prossimo, con la salute non si scherza!