Nella foto: Dollaro e Bitcoin. Foto di © tom bark auf Pixabay

L’economia europea mostra segnali di evidente debolezza, e l’euro scivola ai minimi da due anni rispetto al dollaro. A pesare sulla moneta unica è stata la doccia fredda degli indici PMI di novembre, che hanno registrato un inatteso calo della fiducia dei responsabili agli acquisti delle imprese.

PMI in caduta libera e borse in difficoltà

Il PMI composito dell’Eurozona si è fermato a 48,1, ben al di sotto delle attese che lo prevedevano a quota 50, soglia che separa contrazione ed espansione economica. Particolarmente preoccupante è stata la flessione del settore dei servizi, tradizionalmente più resiliente rispetto all’industria manifatturiera, già in difficoltà da mesi.

L’impatto sui mercati è stato immediato: le principali borse europee hanno chiuso in rosso la seduta di venerdì 22 novembre, zavorrate anche dalla revisione al ribasso del PIL tedesco, cresciuto solo dello 0,1% nel terzo trimestre. Il Bund decennale tedesco ha visto i rendimenti scendere al 2,23%, trascinando al ribasso anche i titoli francesi (3%) e italiani (3,5%). Tuttavia, lo spread tra Btp e Bund si è ampliato oltre i 126 punti base, segnalando nervosismo tra gli investitori.

Stagnazione e prospettive di nuovi tagli ai tassi

Lo scenario economico dell’Eurozona si avvicina sempre più alla stagnazione: crescita anemica e inflazione ancora lontana dall’obiettivo del 2% fissato dalla BCE. Secondo Joachim Nagel, presidente della Bundesbank, i dati PMI confermano una prospettiva di rallentamento per l’economia tedesca e, più in generale, europea. Gli analisti prevedono che la BCE possa reagire con un taglio deciso dei tassi di interesse, forse fino a 50 punti base, per tentare di stimolare l’economia.

Trump spinge il dollaro e Bitcoin verso nuovi record

Dall’altra parte dell’Atlantico, il biglietto verde continua la sua corsa, rafforzato dalla vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali. Il ritorno dell’ex presidente alla Casa Bianca ha ridato slancio al dollaro, che si è apprezzato non solo sull’euro, ma anche su altre valute globali.

Parallelamente, il Bitcoin ha superato i 99.300 dollari e sembra diretto verso la soglia psicologica dei 100.000 dollari. Il rally della criptovaluta è sostenuto dall’apertura di Trump verso un quadro normativo più favorevole alle criptovalute, alimentando l’ottimismo degli investitori.

Europa tra incertezze politiche e nuove sfide globali

Le difficoltà economiche dell’Eurozona sono amplificate da un panorama politico instabile. La Francia è alle prese con tensioni interne, mentre la Germania affronta l’incertezza delle elezioni anticipate. A ciò si aggiunge la minaccia concreta di nuovi dazi sulle importazioni europee annunciata da Trump, che rischia di colpire ulteriormente le imprese del Vecchio Continente.

Le aziende europee, già messe a dura prova dalla stagnazione interna, si trovano costrette a navigare a vista, in un contesto internazionale sempre più incerto e competitivo.