di Alessandro Bellardita -
Il governo di Angela Merkel negli ultimi giorni ha dato il via libera ad un enorme pacchetto di aiuti per l’economia che comporterà un deficit pari a 550 miliardi di euro.
Il piano prevede una serie di interventi a favore dell’occupazione e delle aziende colpite dall’impatto del coronavirus. Tra le altre misure, alleggerimenti per chi è in affitto, aiuti ai destinatari dei sussidi ‘Hartz IV’ (ossia redditi minimi e disoccupati), sostegni a cliniche e altre strutture sanitarie. Per le imprese e i freelancer, invece, microcrediti e alcuni sostegni economici.
Piccole imprese fino a 10 lavoratori
Pare che per le piccole imprese fino a 5 dipendenti l’aiuto equivale a massimo 9mila euro per tre mesi, mentre alle aziende fino a 10 dipendenti è consentito un credito pari a 15mila euro. Non tutti i particolari sono stati resi noti: quel che si evince dalla stampa tedesca e dai comunicati da parte delle autorità, gli aiuti bisogna chiederli in parte tramite la propria banca – che poi presenta la richiesta alla KfW-Bank – oppure direttamente al Bundesfinanzamt. I plichi dovranno essere compilati online e il proprietario dell’azienda deve garantire di essere stato colpito economicamente dalla crisi dovuta al coronavirus (cosiddetta “eidesstattliche Versicherung”). Per ulteriori informazioni si può consultare il sito www.kfw.de.
Una manovra storica
I media tedeschi sono d’accordo su un fatto: una manovra di queste dimensioni non si era mai vista prima. Il governo rosso-nero ha eliminato il vincolo costituzionale che pone un freno all’indebitamento federale; una svolta epocale per un Paese che ha fatto dello “schwarze null” (vale a dire del bilancio in pareggio) il faro della propria linea economica. Ma la crisi è profonda e bisogna reagire subito.
Il piano complessivo del governo tedesco vale il 10 per cento del Pil, e prevede anche 100 miliardi per un fondo di stabilizzazione a favore delle imprese danneggiate dalla crisi con l’assunzione diretta di partecipazioni societarie; questo fondo sarà inoltre dotato di 400 miliardi di garanzie statali per i debiti di imprese colpite dalla crisi e di un prestito statale da 100 miliardi a favore della Kfw (vedi sopra), che potrà utilizzarli per fornire credito illimitato ad aziende in difficoltà.
Spalmare i debiti e Kurzarbeit
Ma la Germania non sembra solo pronta a immettere nel sistema fiumi di denaro: oltre queste misure è possibile spalmare i propri debiti con il fisco. Basta rivolgersi agli uffici della finanza competenti e chiedere il modulo per poter tranquillamente pagare le tasse entro la fine dell’anno, senza dover anticipare la somma ogni mese oppure ogni trimestre.
Inoltre, non bisogna dimenticare il piano del governo per evitare i licenziamenti: grazie alla “Kurzarbeit” un’azienda in difficoltà può ridurre il reddito al dipendente, che verrà integrato dallo Stato e mantenere così i propri dipendenti. Per questa misura, che è già stata adottata durante la crisi finanziaria del 2007, bisogna rivolgersi alle agenzie del lavoro (Bundesagentur für Arbeit) sul territorio.