Ricorrenza espressamente voluta da San Giovanni Paolo II che, tra l’altro, ha sperimentato sul suo corpo i devastanti effetti dei mali di questo mondo. La Giornata che sarà celebrata rammenterà i colpiti da “mali” fisici. Noi, associamo anche quello morali che, non di rado, sono più perniciosi di quelli che possono minare il nostro corpo.
Ancora una volta, ci chiediamo, e scriviamo, cosa abbiamo fatto per meritarci più salute e benessere di altri? Per quale ragione tanti esseri umani, anche di giovane età, sacrificano volontariamente la loro vita per supposti ideali che portano solo lutti e, più complessi, “mali” dell’anima?
Il” Corriere d’Italia”, nel suo ruolo di mensile internazionale diretto a tutti, non è insensibile anche a queste problematiche dell’esistenza. La Redazione è vicina a chi è sofferente, a chi ha subito violenza fisica e morale. A chi ha dato fiducia nei confronti di quelli che non l’avrebbero meritata.
In questi giorni che ci separano dalla Giornata della quale abbiamo riportato notizia, restiamo a disposizione, sempre con la più aperta disponibilità, nei confronti di chi intende rendere pubbliche le sue intenzioni con la speranza che siano accolte.