Come prima cosa, ha esordito Micheloni, il Comitato provvederà a “sollecitare” il Ministero del Lavoro per l’invio dei dati e dei documenti utili all’indagine, richiesti già da ottobre, così da “poter avviare un’analisi più approfondita delle problematiche” oggetto dell’indagine.
Il senatore eletto in Europa ha quindi informato i colleghi di aver ricevuto una lettera dal Presidente del Comitato difesa famiglie di Zurigo, Marco Tommasini, su una truffa perpetrata a danno di alcuni pensionati da parte di un funzionario della locale INCA-CGIL. La lettera, ha spiegato Micheloni, contiene anche la “richiesta di un impegno del CQIE di assicurare un sistema di controllo delle associazioni di patronato, così da evitare che si ripetano simili truffe” e di “provvedere affinché nella legge di stabilità, attualmente all’esame del Parlamento, sia previsto il risarcimento dei truffati del patronato INCA-CGIL”.
Ragguagliati i colleghi sul cosiddetto caso-Giacchetta, Micheloni ha proposto al Comitato di “audire il Comitato difesa famiglia di Zurigo”. Quindi, in vista di una più diretta valutazione dell’attività svolta dalle associazioni di patronato anche in relazione ai mutamenti sociali in atto, il presidente ha annunciato di voler chiedere l’autorizzazione al Presidente del Senato per due missioni: la prima nei paesi europei dove si registrano il maggior numero di attività dei patronati all’estero, cioè Belgio, Germania e Svizzera, la seconda in due paesi dell’America latina: Argentina e Brasile.
Nel dibattito, Francesco Giacobbe (Pd) ha prima testimoniato “l’impegno e l’importante lavoro svolto dall’INCA a favore dei cittadini residenti all’estero” e poi sostenuto che “è assolutamente necessario prevedere forme di controllo e sanzioni a garanzia degli assistiti che non devono più subire simili truffe in futuro. Sono d’accordo con la proposta del Presidente di una visita in loco da parte del nostro Comitato che così potrà valutare come le associazioni di patronato si organizzano per svolgere al meglio le loro attività e impedire malversazioni”.
Quanto alle missioni, Giacobbe ha proposto di “sentire le opinioni e le valutazioni anche delle altre aree di grande immigrazione, come l’Australia e il Nord America attraverso l’invio di documentazione scritta o interviste in video conferenza”. Il senatore eletto in Australia ha quindi ricordato al Comitato una sua richiesta dello scorso mese di ottobre sulla promozione del sistema Italia nel mondo, ribadendo la sua “perplessità sugli stanziamenti previsti per il 2015 e il 2016 in legge di stabilità a favore dell’INCE che, non tenendo conto della realtà del sistema di promozione, e dell’azione svolta al riguardo dalle comunità dei residenti all’estero, rischiano di non avere alcun effetto concreto”. In occasione delle prossime missioni, ha concluso, dovrebbero essere ascoltate anche le Camere di commercio.
Anche la senatrice Mussini (Misto-MovX) si è detta “favorevole ad un incontro diretto con il Comitato di Zurigo e le associazioni di patronato”, anche perché ciò “dimostra anche come il Comitato rappresenta i cittadini. Credo sia necessario riprendere l’impegno nei confronti della promozione della lingua e della cultura italiana non solo all’estero ma anche in Italia, dove si potrebbe avviare uno scambio tra docenti”. Quindi, la senatrice ha proposto di “esaminare nel corso delle missioni annunciate dal presidente Micheloni anche le realtà legate alla promozione della lingua e della cultura italiana”.
D’accordo su tutta la linea anche il senatore Dalla Tor (NCD) che ha suggerito di “coordinare l’incontro tra il Comitato difesa famiglie di Zurigo con la missione sui patronati nei paesi europei indicati da Micheloni. Vista la diversità dei regimi previdenziali adottati dai paesi di principale immigrazione, mi chiedo se esistano altri gravi casi di truffa ai danni dei pensionati. A mio parere i patronati devono essere responsabili in ogni caso per i danni effettuati dalle loro associazioni”, ha concluso Dalla Tor le cui affermazioni hanno trovato “pienamnete d’accordo” Renato Turano (Pd).
“Non ho mai avuto segnalazioni di altri fatti così gravi come quelli denunciati dal Comitato difesa famiglie di Zurigo – ha detto Micheloni rispondendo a Dalla Tor – ma si riservo di approfondire la questione con il Ministero del Lavoro”.
Concludendo la seduta, il presidente del Cqie ha confermato ai colleghi che chiederà l’autorizzazione al Presidente Grasso per una missione a Zurigo dove verranno ascoltati i rappresentanti del Comitato difesa famiglie e le associazioni di patronati maggiormente rappresentative in Svizzera.
Nel corso di una missione in Svizzera, Belgio e Germania oltre alle associazioni di patronato, dovrebbero essere previsti incontri con le Camere di commercio, gli enti e gli istituti di cultura e, ovviamente, le comunità di residenti. Gli stessi incontri dovrebbero essere effettuati in Argentina e Brasile. “Visto che mi sembra importate coinvolgere la Commissione pubblica istruzione, con la quale abbiamo avviato l’indagine conoscitiva, chiederò al presidente Marcucci cosa ne pensa”.
“Faccio a tutti voi i più vivi auguri di un sereno Natale e un felice anno nuovo”, ha concluso Micheloni che ha dato ai colleghi appuntamento all’anno prossimo.