Una trasmissione che è stata sospesa per inspiegabili motivi, non certamente riconducibili a una logica di razionalizzazione ma se mai ad una logica di dismissioni. Per queste ragioni e per far luce sulla vicenda ho presentato una interrogazione al Ministro degli Affari esteri, Terzi di Sant’Agata, chiedendo quali iniziative si ritenga di intraprendere “per ripristinare la trasmissione e assicurare la continuità di informazione verso i connazionali residenti nel Saarland e nei territori limitrofi” in modo da “tenere alta la presenza culturale italiana” in quella regione nel cuore dell’Europa.
Giova ricordare, infatti, che la trasmissione MEZZ’ORA italiana con la rubrica stampa “appuntamento italiano” è ritenuta da tempo un prezioso mezzo di informazione per le comunità italiane all’estero che vivono in quel territorio. Uno strumento che ha consentito la realizzazione di campagne di informazione pubblica senza alcun costo per l’Amministrazione degli esteri, come già si è verificato in occasione di nuove consultazioni elettorali o nuovi servizi consolari. Inoltre la eventuale chiusura della trasmissione “MEZZ’ORA italiana” rappresenterebbe un grave danno all’immagine dell’Italia all’estero tanto che anche la stampa tedesca ha trattato la questione lasciando trasparire un palese stupore per la fine di una prestigiosa fonte di informazione, espressione di una apprezzata tradizione culturale. Credo che razionalizzare non significhi smantellare quanto di buono c’è tra le comunità italiane all’estero ed è per questo che mi unisco all’appello degli italiani del Saarland affinché vengano ripristinati sia il programma radiofonico che la rubrica stampa.
Nella risposta fornita dal Governo il 20 dicembre 2011, in Commissione esteri, si è affermata la volontà di mantenere in vita la trasmissione radiofonica unitamente alla collaborazione con il giornale “Saarbrücken Zeitung”. Il Governo ha comunicato che l’interruzione della trasmissione “MEZZ’ORA italiana” è solo temporanea, in vista di una sua rimodulazione rispondente a criteri innovativi “per renderla più efficace e più rispondente alle esigenze dei nostri connazionali e in generale di tutti gli ascoltatori (quindi anche tedeschi ed europei in generale) che parlino italiano”. Una risposta che dà una spiegazione accettabile ma che non deve far perdere di mira l’obiettivo di continuare ad assicurare l’informazione alla comunità italiana del Saarland. Pertanto auspico che si proceda, senza indugio, alla ripresa delle trasmissioni nel più breve tempo possibile