In Assia, la piazza finanziaria e le istituzioni europee ed internazionali hanno richiamato una comunità italiana con alti livelli di professionalità e di benessere sociale; nel Saarland e nella Renania-palatinato, invece, si è radicata una vasta comunità di lavoratori emigrati negli anni ‘50/’70, che hanno lavorato nelle fabbriche tedesche e che hanno dato il via a varie generazioni di italo-tedeschi, i quali richiedono fortemente di mantenere vivo il legame con il territorio italiano di provenienza.
Migliorare i servizi consolari
Nell’intervista video concessa al Corriere d’Italia, il Console dice, che si è prefisso il compito di cercare di migliorare l’offerta e la qualità dei servizi consolari che vengono offerti ai cittadini, che accedono al sito:
www.consfrancoforte.esteri.it/Consolato_Francoforte.
Semplificare le procedure e renderle il più possibile automatiche aiuterebbe sia i cittadini che l’istituzione e, questa necessità utile ad entrambi, è fattibile con piccoli accorgimenti di natura pratica.
Ad esempio, a partire dal primo ottobre, è possibile pagare con semplice bonifico bancario le percezioni consolari, cioè il denaro che il governo incamera per l’emissione di alcuni documenti o atti; in questo modo, invece di doversi presentare personalmente presso gli uffici consolari a Francoforte con contanti, è possibile pagare comodamente da casa evitando un viaggio in città e la conseguente perdita di tempo prezioso. Si tratta di un piccolo esempio, ma grazie ai suggerimenti del pubblico e dell’utenza sarà possibile migliorare tanti altri servizi.
I nuovi arrivi
A fronte della crisi economica degli ultimi anni, anche l’Italia è ritornata ad essere un paese di migranti. Molte famiglie partono senza avere un minimo di formazione o soldi in tasca e, molto spesso, il primo posto che viene preso d’assalto, quando si arriva in un paese straniero, è il consolato. Per chiarire alle persone che arrivano e chiedono aiuti, quale tipo di assistenza offre il consolato, è possibile accedere al sito del consolato e dell’ambasciata, dove ci sono delle indicazioni precise su cosa c’è da aspettarsi arrivati in Germania e su quello che serve per trasferirsi, in modo da essere preparati. Il consolato può, naturalmente, fornire un primo orientamento, ma non è compito del consolato trovare un lavoro né tantomeno una sistemazione o sussidi per aiutare le persone senza alcune possibilità economiche.
Il consolato orienta, chi arriva con un progetto solido in mente, verso enti che forniscono una formazione linguistica perché, molte volte, le persone che hanno una conoscenza approssimativa della lingua tedesca o non la conoscono affatto hanno problemi nell’integrarsi e nell’affrontare le istituzioni sul territorio.
Il Console ed il consolato possono, anzi potranno sicuramente migliorare questo tipo di assistenza in modo da poter dare un servizio più utile o delle indicazioni più approfondite, ma senza una prospettiva di lavoro già avviata e, senza la conoscenza del tedesco, l’integrazione in Germania può essere molto difficile. Il consiglio del console è, quindi, di trovare contatti affidabili prima, dall’Italia, ed avere una buona infarinatura della lingua: “Non si viene all’avventura ed impreparati, perché così com’è difficile trovare lavoro in Italia senza preparazione, lo è anche in Germania”.
Il Console ha, infine, sottolineato come la partecipazione degli italiani alla vita politica e sociale nel paese di residenza sia, rispetto alle altre etnie straniere, statistiche alla mano, molto ridotta. È importante invece integrarsi in Germania, partecipando al voto delle realtà locali come le elezioni dei rappresentanti delle istituzioni comunali (KAV), aspetto essenziale per far sentire la propria voce e le proprie esigenze.