Eccellenza,
abbiamo letto, nell’ultimo numero del Corriere d’Italia, di una Sua lettera al Ministero degli Affari Esteri sul futuro del Consolato Generale d’Italia in Amburgo.
Innanzitutto, desidero esprimerLe la mia estrema, convinta gratitudine per le positive affermazioni che Ella ha esternato a favore della salvaguardia dei servizi consolari nell’importante centro anseatico. Gli italiani del Saarland sono legati da sentimenti di sincera solidarietà alla collettività italiana d’Amburgo, come del resto a tutte le collettività esposte al disagio della chiusura del consolato di riferimento.
Sono sicuro che Ella, al corrente come è del disagio delle nostre comunità colpite, ha provveduto a fare presente alle sedi competenti di quanto le chiusure colpiscono gli italiani.
Nell’esercizio della mia carica di Presidente del Comites per la circoscrizione consolare di Saarbrücken, Le sarei altrettanto grato se volesse ancora intervenire presso il Ministero degli Affari Esteri anche per caldeggiare la salvaguardia dei servizi consolari nella capitale del Saarland.
Signor Ambasciatore, è opinione largamente diffusa che uno dei pericoli maggiori del piano di ristrutturazione della rete Consolare è proprio quello della discriminazione di intere collettività di connazionali all’estero.
Ricordo con piacere la Sua visita a Saarbrücken del 27 aprile di quest’anno ed Ella, a Sua volta, dovrebbe ben ricordare l’approccio costruttivo con il quale il Comites da me presieduto accettava il Suo annuncio di uno sportello consolare. Sembrava raggiunto quel ragionevole compromesso che teneva conto sia delle esigenze della collettività da me esposte, sia delle aspirazioni di riforma esternate dal MAE.
Abbiamo appreso in seguito, con amarezza, quelle notizie che sembrano ribaltare tutte le Sue assicurazioni in merito alla possibilità di poter fruire in loco dei servizi consolari.
Mi sento pertanto in dovere di appellarmi alla Sua sensibilità, chiedendoLe di intervenire ancora una volta a favore dei servizi consolari sul territorio di Sua competenza.
La ringrazio per l’attenzione,
Cav. Giovanni Di Rosa
Presidente del COMITES/Saar