Quanto sono costose le cure mediche in Europa? Come mai i pazienti sono ancora poco informati sulle malattie e sul tipo di intervento a cui si devono sottoporre? Perché la lista dei farmaci disponibili non sempre è fruibile dai cittadini? Sono tanti gli interrogativi legati alla sanità europea, ai quali l’indice dei consumatori Euro Health Consumer Index (Ehci) 2009 cerca di fornire una risposta. E nel farlo si basa su un sondaggio annuale, presentato a Bruxelles ed effettuato “dalla parte del consumatore”.
Secondo Johan Hjertqvist, presidente di Health Consumer Powerhouse, l’organizzazione di analisi e informazione che annualmente pubblica il report sulla sanità nel Vecchio Continente: “Con la crescente mobilità di pazienti in Europa, c’è un estremo bisogno di trasparenza nell’esporre i pro e i contro dei sistemi sanitari nazionali”.
Il sondaggio. Nelle sei categorie, che coprono 38 indicatori relativi alle performance legate alle cure mediche, l’Italia ha ottenuto 671 punti su un potenziale teorico di 1.000. I Paesi Bassi sono in testa alla classifica (863 punti), seguiti da Danimarca (819, vincitrice anche del Diabetes Index 2009), dalla new entry Islanda (811) e dall’Austria (795). L’indice posiziona l’Italia alle spalle del Regno Unito, ma prima di Slovenia e Repubblica Ceca.
Sanità tutta italiana. Non si può dire che l’Italia sia tra i Paesi peggiori, ma sotto il profilo sanitario ha un sistema “mediocre”: si colloca, infatti, al quindicesimo posto fra i sistemi sanitari di 33 Paesi europei. Nonostante qualche piccolo passo avanti rispetto agli anni scorsi, il Belpaese ottiene un risultato simile a quelli di Slovenia, Estonia, Repubblica Ceca e resta dietro ai Paesi scandinavi e all’Irlanda. “Nel sistema sanitario italiano troviamo risultati piuttosto buoni per quanto riguarda i trattamenti, ma negativi in fatto di diritti dei pazienti e di accesso all’informazione. La e-sanità è quasi del tutto assente”, afferma il Dr. Arne Björnberg, direttore dell’Euro Health Consumer Index. Inoltre, “perché manca un elenco dei farmaci disponibili, fruibile da tutti i cittadini, come avviene invece in un numero crescente di paesi dell’UE? Per quanto tempo ancora gli Italiani tollereranno di affidarsi esclusivamente al proprio medico per accedere all’informazione?” è uno degli altri interrogativi posti dal direttore dell’Euro Health Consumer Index.
Poche informazioni ai pazienti. La misurazione di quest’anno indica, inoltre, che i sistemi sanitari europei con le migliori prestazioni iniziano a utilizzare attivamente l’informazione in materia di assistenza sanitaria e optano per una partecipazione dei pazienti al processo decisionale, come accade in Olanda e Germania, ad esempio. Al contrario ci sono Paesi (che si trovano, infatti, nella parte bassa della classifica) ancorati a un sistema sanitario “vecchio stile”, dove dominano le gerarchie e la mancanza di trasparenza. Tra questi ultimi vi è anche l’Italia che ancora non riesce ad affrancarsi dal potere delle presunte “divinità in camice bianco”. “Il sistema sanitario italiano ha bisogno di un passaggio di potere dai medici ai pazienti”, afferma il presidente della Health Consumer Powerhouse, Johan Hjertqvist.
Un modello da imitare. Non solo per l’Italia, ma per tutti. È quello dei Paesi Bassi, le cui eccellenti performance sanitarie (è il secondo anno consecutivo che gli olandesi si aggiudicano la vetta, ndr) sono state riconosciute anche dal direttore dell’Euro Health Consumer Index, Björnberg: “L’Index dimostra che gli olandesi hanno trovato un approccio di successo che combina competizione nelle sovvenzioni e preparazione del personale, all’interno di una regolamentata struttura. Ci sono anche strumenti di informazione che sostengono la libera scelta consapevole dei pazienti nel curarsi. Inoltre, politici e burocrati sono stati rimossi dalle decisioni operative nell’elargire cure e servici medici”.
Nel resto d’Europa. Dall’Olanda alla Germania, dove secondo il rapporto Ehci 2009, i pazienti godrebbero di uno dei sistemi sanitari con minori tempi di attesa e maggior orientamento al consumo di farmaci e dove i trattamenti medici possono essere quasi sempre prolungati secondo le esigenze del malato. Unico neo riscontrato: l’elevato numero di ospedali tedeschi, anche di piccole dimensioni, non specializzati, che abbasserebbero la qualità media dei trattamenti medici. Meno rosea la situazione oltre Manica, dove l’Inghilterra, a sorpresa, ha ricevuto molte risposte negative dai pazienti, relativamente ai tempi di attesa; lo stesso si può dire dell’Irlanda, salita di due posizioni nella graduatoria dell’Ehci 2009, ma ancora condizionata dai pareri negativi dei pazienti rispetto alla qualità delle proprie prestazioni sanitarie.
Che cos’è l’Index? L’Euro Health Consumer Index è diventato una norma di misurazione per l’assistenza sanitaria in Europa. Classifica i sistemi sanitari nazionali di 33 paesi europei utilizzando 38 indicatori che coprono sei aree chiave per il consumatore di sanità: Diritti e informazione dei pazienti, e-Sanità, Tempi di attesa per il trattamento, Risultati, Gamma e ambito dei servizi forniti e Accesso ai farmaci. L’Index è il prodotto di una combinazione di statistiche pubbliche, sondaggi presso i pazienti e ricerche indipendenti condotte dai fondatori, l’organizzazione di analisi e informazione Health Consumer Powerhouse ubicata a Bruxelles. L’EHCI 2009 assume una posizione incentrata sul consumatore e si avvale del sostegno della Commissione europea – DG Società dell’informazione e mezzi di comunicazione – per la e-Sanità e dell’assistenza della Presidenza svedese dell’UE.
EURO HEALTH CONSUMER INDEX 2009 AT A GLANCE: |
||||||||
Rank |
Country |
Change |
Rank |
Country |
Change |
Rank |
Country |
Change |
1 |
Netherlands |
– |
12 |
Finland |
-3 |
23 |
Croatia |
+6 |
2 |
Denmark |
– |
13 |
Ireland |
+2 |
24 |
Greece |
-5 |
3 |
Iceland |
N/A |
14 |
UK |
-1 |
25 |
FYROM |
+5 |
4 |
Austria |
-1 |
15 |
Italy |
+1 |
26 |
Malta |
-3 |
5 |
Switzerland |
+2 |
16 |
Slovenia |
+4 |
26 |
Poland |
-1 |
6 |
Germany |
– |
17 |
Czech Republic |
-1 |
28 |
Slovakia |
-6 |
7 |
France |
+3 |
18 |
Estonia |
-7 |
29 |
Lithuania |
-5 |
8 |
Sweden |
-3 |
19 |
Cyprus |
+2 |
30 |
Albania |
N/A |
9 |
Luxembourg |
-5 |
20 |
Hungary |
-6 |
31 |
Latvia |
– |
10 |
Norway |
-2 |
21 |
Portugal |
+5 |
32 |
Romania |
-5 |
11 |
Belgium |
+1 |
22 |
Spain |
-4 |
32 |
Bulgaria |
-5 |