Il Consiglio dei Ministri ha approvato ieri sera decreto sul rinvio delle elezioni dei Comitati degli Italiani all’estero. Le elezioni si terranno il 17 aprile 2015. Le iscrizioni alle liste per l’espressione della volonta‘ di voto saranno possibili fino al 18 marzo 2015 .
Lo ha annunciato il Sottosegretario agli Affari Esteri Mario Giro, in sede di audizione al Comitato per gli Italiani nel Mondo, rispondendo al Presidente del Comitato per gli Italiani nel mondo e della promozione del Sistema Paese, On. Fabio Porta, che aveva introdotto l’argomento sulla base delle informazioni ricevute nella serata di ieri sera.
In estrema sintesi, il Sottosegretario ha sottolineato che ci saranno, dunque 4 ulteriori mesi per predisporre le elezioni. L’esponente di Governo ha dichiarato che dopo aver ascoltato quanto espresso dai due Comitati, ed aver esperito ulteriori approfondimenti da parte degli uffici sulla bassa partecipazione- risultata del 2% , ovvero 60.000 iscritti degli aventi diritto di voto ed iscritti alle liste di voto, il Governo ha deciso un prolungamento dei termini. Il rinvio è stato dettato dal fatto che, stante il numero limitato di partecipazioni, si rischiava di ingenerare limitazioni e dubbi sulla percorribilità del sistema che, invece, si intende applicare anche per le elezioni politiche.
Sia il Sottosegretario Giro che il Presidente del Comitato On.Porta hanno sottolineato come si tratti di un rinvio della data, che non mette in dubbio quanto già fatto finora. Dunque, ha esplicitato Giro, le risorse per le elezioni sono state ripartite fra i Consolati e non vi saranno ulteriori fondi.
Si cercherà invece di incentivare l’informazione perchè sia attraverso le trasmissioni RAI che attraverso i siti web della Rete, l’informazione sulla novita‘ dell’opzione inversa per la partecipazione elettorale raggiunga gli elettori nel mondo.
"La presa di posizione di Palazzo Chigi – osserva il Segretario Generale del Ctim, Roberto Menia – non fa altro che dare ragione alle obiezioni che in questi mesi abbiamo avanzato. Rilievi nel merito e non strumentali, che abbiamo effettuato sui parametri errati di svolgimento delle elezioni, con l’assurdità dell’inversione di opzione e con la scarsa comunicazione veicolata ai nostri connazionali all’estero".
Secondo Menia a questo punto si rende imprescindibile "un dialogo con tutte le parti in causa" non solo per migliorare il modus di svolgimento delle elezioni Comites, ma soprattutto per offrire "un ramoscello di ulivo a quanti, nei cinque continenti, ancora una volta si sono visti messi in secondo piano".