Ascoltate le relazioni introduttive ed il conseguente dibattito, hanno approvato il seguente documento:
Associazionismo. Il ruolo delle associazioni continua a svolgere una funzione importante di collegamento, di raccordo e di rappresentanza nei confronti dei diversi livelli istituzionali anche rispetto all’evoluzione della qualità dell’emigrazione e generazionale. Pertanto il suo ruolo deve essere garantito e valorizzato nell’ambito degli organismi di rappresentanza consolari, regionali e governativi.
Comites e Cgie. La proposta di legge di riforma in esame al Senato parte da premesse frutto di un equivoco. Infatti non è vero che l’elezione dei parlamentari all’estero annulli la funzione della rappresentanza degli interessi degli italiani nel mondo da parte di Comites e Cgie perché il loro ruolo, anche a norma di Costituzione, è diverso. Per quanto riguarda i Comites, la revisione della quantità di connazionali rappresentati è negativo perché priverebbe interi Stati o grandi circoscrizioni di rappresentanti; così come è discutibile il sistema elettorale proposto. Si ritiene pertanto opportuno procedere alle elezioni secondo la legge vigente salve esaminare successivamente con il dovuto approfondimento riforme ritenute indispensabili. Per quanto riguarda il Cgie, si rileva il declassamento dell’organismo che diventerebbe semplice Consiglio mentre la composizione proposta non è adeguata a rappresentare il vasto e composito mondo delle nostre comunità all’estero. Si invitano i parlamentari eletti all’estero e a prendere in considerazione quanto esposto ed a farsene interpreti.
Ristrutturazione consolare. Appare incomprensibile e contraria agli interessi italiani la chiusura di molti Consolati che causa disagi, perdita di prestigio dell’Italia e danni agli scambi. Nel ribadire l’urgenza di un confronto diretto tra il Mae ed i rappresentanti delle nostre comunità, si richiede pertanto la sospensione dei procedimenti in atto. I convenuti esprimono, a questo proposito, la loro solidarietà ed assicurano il loro supporto ai connazionali che stanno manifestando in tal senso.