Non si sa se ridere o piangere. La Farnesina se ne è inventata un’altra. Ha scelto il Regno Unito (Bedford, 22.000 italiani, Manchester 40.000 e altre sedi minori) per crearsi un nuovo esercito di terracotta: Consoli e vice consoli onorari che andranno in giro con laptop per raccogliere impronte digitali per i passaporti, in sedi improvvisate e con fantasiosi orari d’Ufficio. Per tutti gli altri servizi, il solito “marameo” con la “r” moscia.
CARO SENATORE MANTICA CI FANNO RIMPIANGERE IL SUO TOTEM! Credevamo che il Senatore Alfredo Mantica, del governo Berlusconi, con il suo “Totem”, una specie di bancomat destinato ai consolati per la digitalizzazione dei propri dati, ci avesse strappato l’ultima risata. Ma questi lo superano! Il Vice Ministro Lapo Pistelli mette ora in mano al Console onorario di turno – che la casistica identifica come l’importatore di successo di pasta e vino, o come l’avvocato amante dell’Italia con tanto di tenuta in Toscana – aggeggi che, se finissero nella mani sbagliate, consentirebbero la manipolazione di firme, impronte digitali ed altri dati personali, anzi personalissimi.
NEL FRATTEMPO ALLA FARNESINA SI BATTONO I PIEDI PER TERRA E SI CONTINUA A GRIDARE: NO!
Ma cos’è diventato il legittimo diritto ai servizi statali di milioni d’italiani all’estero? Un giocattolo in mano alla fantasia bizzarra di qualche funzionario? Un gruppo di giovani rampanti ancora in preda alla “fase del no”? Il loro è infatti un “no” privo di senso alle disperate richieste di piccole unità amministrative in sostituzione delle chiusure, ormai selvagge, di uffici consolari. Unità amministrative che non costano nulla ma che, come la verdura ai bambini, non piace, non piace e non piace!
COS’È DIVENTATA LA PROFESSIONALITÀ DEL PERSONALE IN SERVIZIO ALL’ESTERO?
Un atteggiamento tanto dispettoso quanto lesivo dei legittimi diritti degli italiani emigrati, ma anche della dignità professionale dei lavoratori della Farnesina, che a Roma e all’estero hanno accumulato anni di esperienza al servizio di una comunità sempre più numerosa con quelli che continuano a lasciare l’Italia afflitti dal bisogno più nero.
LAPO PISTELLI: IL GIANO D’ULTIMA GENERAZIONE?
Il vice ministro ha per tutti la dichiarazione giusta, cambia le mozioni al Senato, ridicolizza gli eletti all’estero del suo stesso partito, e … fa quel che gli pare!
Un atteggiamento preoccupante, labile e volubile quando il Vice Ministro Lapo Pistelli asserisce davanti al Senato di voler prendere in considerazione le offerte di locali gratuiti da parte di autorità locali per l’impianto di unità periferiche con personale del MAE, ora MAECI, mentre in realtà imbottisce di facoltà e poteri gente estranea all’amministrazione, che dal MAECI si aspetta solo l’ambito titolo di “Console”. Costi quel che costi.
UNA VOLTA SINISTRA E DESTRA POLITICA SI CONTENDEVANO IL PRIMATO DELLE ATTENZIONI VERSO GLI ITALIANI EMIGRATI
Ora la buon’anima di Mirko Tremaglia, ma anche quella di Berlinguer, si sta rivoltando nella tomba mentre il peggio non è ancora venuto. A 8 milioni di cittadini italiani all’estero non resta altro che aspettare di dare voce al proprio dissenso. Dobbiamo aspettarci che questo Governo li obbligherà a fare domanda scritta su carta bollata anche per avvalersi di questo sacrosanto diritto costituzionale? Da questa politica c’è da aspettarsi anche questo.