Carta d’Identità, ovvero “chi siete, quanti siete, un fiorino”
Signore la colpa non è nostra. Il Suo comune non risponde! Questa è la risposta standardizzata dei consolati in Germania quando, passato oltre un mese, chiedi che fine abbia fatto la tua domanda di rilascio di una carta d’identità. In effetti, il documento è rilasciato dal consolato previo assenso del comune di domicilio in Italia. Per la comunicazione comune- consolato ogni mezzo è lecito: posta elettronica certificata, fax, e-mail e, volendo, pure con fonogramma! Ora capita che qualche risposta di un comune vada persa, qualche risposta di qualche altro comune giunga con ritardo, che qualche impiegato perda l’una o l’altra carta ma chi la prende dentro il secchio è sempre lui: il connazionale italiano emigrato in Germania!
Gli interlocutori istituzionali dei consoli e ambasciatori potrebbero fare bella figura con questa proposta: introduzione del sistema “silenzio=assenso”. Il che significa che se il comune di domicilio in Italia non avrà segnalato le cause ostative al rilascio o al rinnovo di una carta d’identità al proprio concittadino residente all’estero, il consolato potrà procedere alla stampa del documento dopo otto giorni dalla richiesta del “Nulla Osta”.
Stato civile, ovvero “senza certificato di nascita non sei nato e senza certificato di morte sei ancora vivo”.
Nella comunità italiana in Germania regna l’ignoranza più assoluta sul comportamento da adottare in materia di stato civile. Chi lo sa, infatti, se in caso di nascita di un figlio, detta nascita sia registrata automaticamente presso il consolato o a cura dei genitori? La stessa cosa vale per il matrimonio, per i casi di mortalità ecc.
Insomma si ripete anche in questo caso la sensazione del “cornuto e bastonato” quando vai al consolato e dichiari di avere un figlio nell’ambito di una qualsiasi richiesta (passaporto, carta d’Identità o quant’altro). Ebbene, facilmente ti mortificheranno perché non hai badato a dichiarare la nascita di un figlio, o un matrimonio o una qualsiasi altra variazione dello stato civile presso il tuo consolato. Eppure ti avevano assicurato che il tutto sarebbe avvenuto automaticamente e che il comune avrebbe trasmesso al Consolato il certificato di nascita di tuo figlio. Si certo, ma non ti hanno avvertito che presso i consolati, cataste di certificati di nascita, matrimonio e morte restano spesso accantonati negli archivi in attesa di essere trasmessi in Italia (se prima non se li sono mangiati i sorci).
Ora il cittadino italiano si aspetterebbe che il proprio console verificasse gli arretrati accumulati nel suo consolato e ordinasse il loro smaltimento. Ci si aspetterebbe anche che i consoli parlassero con i sindaci delle proprie circoscrizioni, ricordando loro di inviare al consolato solertemente tutte le variazioni di stato civile dei cittadini italiani, anche in caso di doppia cittadinanza.
Addirittura qualcuno si aspetterebbe che Sua Eccellenza l’Ambasciatore spianasse questi inconvenienti a livello federale. Invece, a quanto pare, manco p’a capa. E così tutti i giorni, amici, tutti i sacrosanti giorni, nei consolati italiani in Germania si sentono urlare i connazionali frustrati perché il proprio stato civile è nel più completo disordine.
Cittadini già divorziati in Germania, convinti di esserlo automaticamente anche in Italia. Cittadini nati, la cui nascita presso il consolato è completamente sconosciuta. Cittadini morti, che per il Consolato sono vivi e vegeti (ed elettori!) La stessa cosa vale per i matrimoni.
Ora sarebbe molto bello se i portavoce dei bisogni degli italiani all’estero avanzassero la seguente proposta: che qualcuno regoli un automatismo con il quale siano segnalate alle autorità italiane tutte le variazioni di stato civile registrate presso i comuni tedeschi e che riguardano sia i cittadini italiani sia quelli con la doppia nazionalità.