A rivelarlo Nadine Morano, segretario di Stato alla Famiglia e alla Solidarietà. “Quando vieni in Francia devi rispettare le leggi in vigore. Tutti dovranno rispettare le leggi in Francia. Tutto qui“, ha detto Morano in un’intervista a radio France Info. Ieri il presidente Nicolas Sarkozy ha ribadito nel corso del Consiglio dei ministri che il velo islamico integrale, il burqa, costituisce una “minaccia alla dignità delle donne“ e il portavoce del governo, Luc Chatel, ha annunciato che Parigi presenterà a maggio un disegno di legge che prevede il bando totale del burqa indossato in pubblico.
Secondo il ministero del Turismo, sono centinaia di migliaia i visitatori che dal Medio Oriente ogni anno si recano in vacanza in Francia e le donne con il velo spesso affollano i negozi più lussuosi di Parigi. Morano ha assicurato che le donne che violeranno il divieto verranno multate e non costrette a scoprire il volto “sul posto“.
Il segretario di Stato ha affermato che il divieto non è solo in linea con i principi secolari della Francia, ma è anche volto a “dare un messaggio a livello internazionale“ e verrà applicato anche ai visitatori provenienti dall’estero. “Stiamo facendo una legge per il futuro. Il velo integrale è il segno di una comunità chiusa che respinge i nostri valori“, ha spiegato il portavoce sottolineando che il burqa viene portato in tutto il Paese da circa 2 mila donne.
La scelta del disegno di legge obbliga il passaggio davanti al Consiglio di Stato, l’organo giuridico più alto in Francia. Lo scorso 30 marzo il Consiglio di Stato francese ha avvertito il governo che un eventuale provvedimento di messa al bando totale del burqa non avrebbe una base legale sufficiente per evitare ricorsi legali. La massima autorità giudiziaria amministrativa della Francia aveva giudicato eccessivo il bando totale, consigliando di limitare il divieto del burqa solo in alcuni posti, come tribunali, scuole, ospedali e aule dove si tengono gli esami universitari.