Sono le parole di un canto, che generalmente eseguiamo nel tempo di avvento. Forse quest’anno sarà più semplice capire non solo il significato di queste parole, ma anche la verità sull’estremo bisogno del Signore Gesù. Lo sappiamo e lo sperimentiamo tutti, è un avvento molto speciale…
L’atmosfera esterna, a causa delle restrizioni per allentare i contagi del covid, non aiuta i nostri sensi a vivere l’avvento, ma certamente la preparazione al Natale non può essere condizionata solo dagli stimoli esterni. È una festa che riguarda tutta la persona, è una festa che rinnova tutto il nostro essere, è una festa che trasforma il nostro modo di pensare, il nostro stile di vita, le nostre scelte, È festa perché il Verbo di Dio si fa carne, viene ad abitare in mezzo a noi, viene a ridonarci tutto ciò che è perduto a causa del nostro egoismo, del nostro sentirci autosufficienti, della nostra ribellione verso Colui che ci ha creato e sa bene di che cosa abbiamo bisogno.
E proprio per questo non ci molla e invia il Suo amatissimo Figlio a riportare l’uomo alla bellezza originale, alla gioia che non passa, alla pace che mai divide, alla comunione che nessuno esclude.
La vita frenetica, che spesso anima questo periodo, non agevola certo una profonda riflessione sul mistero a cui ci invita il Natale. Forse quest’anno, se anche la situazione creata dal coronavirus ci sta aiutando a puntare sull’essenziale, potrebbe essere un’occasione per vivere l’avvento nel suo profondo contenuto: l’attesa di Gesù che, nell’umiltà e nella povertà di Betlemme, viene nel mondo a portarci la vita del cielo, a renderci fratelli e sorelle di un’unica e grande famiglia, così come Dio l’ha creata, la vuole e, in tutti i modi – anche tramite la pandemia – ce lo ricorda.
Prendiamoci dunque il tempo per meditare su questo dono, con l’aiuto della liturgia che ogni giorno, o almeno la domenica, ci offre spunti di riflessione tratti dalla Parola di Dio, la sola che contiene il senso del Natale.
Prendiamo anche coscienza che il mondo ha bisogno di Gesù e in questo momento lo stiamo toccando con mano. Tutto ciò che manca, solo Lui ce lo può donare, come dice il canto di cui non conosco l’autore:
“Vieni Signore Gesù, il mondo ha bisogno di te. Al mondo manca la vita, tu sei la vita. Al mondo manca la luce, tu sei la luce. Al mondo manca la gioia, tu sei la gioia. Al mondo manca la pace, tu sei la pace. Al mondo manca l’amore, tu sei l’amore”. Ciascuno aggiunga quanto gli manca e aggiunga anche quanto manca nell’ambiente in cui vive e nell’umanità intera. Sono certa che tutti troveremo la risposta in Gesù, e solo in Lui.
Non temiamo di fare la verità a noi stessi e di dirgli: “Ho bisogno di Te!”.
Vi auguro Buon Avvento e un Santo Natale! Non dimentichiamo i soli, soprattutto quest’anno!