“A fare il presepe si impara da bambini. Mi auguro che questa pratica non venga mai meno, anzi, spero che là dove fosse caduta in disuso, possa essere riscoperta e rivitalizzata”. Usando queste parole, lo scorso anno Papa Francesco, nella sua lettera apostolica Admirabile Signum, si soffermò sull’importanza del presepe che racchiude in sé una ricca spiritualità popolare. E mai come in questo periodo storico abbiamo bisogno di speranza e di sentirci parte di qualcosa di più grande.
In questo bisogno comunitario si inserisce il progetto dell’Auris Film Srl, società di produzione cinematografica di Roma, che è alle prese con l’installazione del presepe più grande al mondo per numero di statue, in attesa del riconoscimento ufficiale da parte del Guinness dei Primati. Conterà infatti tremila statue presepiali ed alcune centinaia di soggetti semoventi. L’iniziativa parte da un’idea dei registi Stefania Capobianco e Francesco Gagliardi, messa poi in atto grazie alla lungimiranza delle produttrici Rossella Cardinale ed Erika Cardinale. Tutto ciò in un momento di forte crisi che però non è riuscita a fermare questo progetto che è stato portato avanti con grande passione e rappresenta un investimento ambizioso, nonché una meravigliosa avventura per tutti coloro che stanno contribuendo alla sua realizzazione.
Tutto è iniziato con l’incontro con Gennaro Comentale, maestro presepista originario di Scafati (SA), che in circa 35 anni di vita ha realizzato a mano oltre 3.000 statue. “Vedendole – afferma Erika Cardinale – abbiamo capito che acquistarle sarebbe stato il primo passo per realizzare qualcosa di grande, mai visto prima”. A curare la direzione artistica, Stefania Capobianco, regista e sceneggiatrice originaria di Gaeta, e Francesco Gagliardi, regista pluripremiato con i suoi ultimi lavori cinematografici, il documentario con Franco Nero attore protagonista, “Mediterranean diet example to the world”, con sceneggiatura scritta da Stefania Capobianco, ed il film “Mò ViMento – Lira di Achille”, con sceneggiatura scritta a quattro mani dalla coppia Capobianco-Gagliardi che ha curato anche la direzione artistica del presepe più grande del mondo.
“Quella del presepe è una cultura che ho sempre amato. I ricordi più belli della mia infanzia sono legati proprio a questa tradizione” dichiara emozionato Gagliardi. “Questa per me è una meravigliosa nuova avventura che sono certo regalerà sorrisi e gioia a tutti coloro che verranno a visitare il presepe che stiamo allestendo all’interno della tensostruttura di 1.100 metri quadri al centro di Gaeta. Entrando al suo interno, i visitatori s‘ immergeranno in un’atmosfera magica, fuori dal tempo”.
Il presepe infatti, oltre a rappresentare le tradizioni popolari, ci permette d’intraprendere un viaggio immaginario nella storia di Gesù e del mondo in cui visse. Nella tradizione presepiale napoletana si racconta che il personaggio Benino, colui che dorme pacificamente, sogni proprio il presepe con tutte le sue figure. Quest’anno, ne siamo certi, al centro dei sogni di Benino ci saranno il presepe di Gaeta e gli sguardi incantati dei tanti grandi e piccini che lo osserveranno con amore.