Intervista alla Consigliera d’Ambasciata a Berlino, Susanna Schlein
Finalmente ci siamo. A partire dal 1° ottobre 2020 i Consolati italiani in Germania rilasciano la Carta d’identità elettronica, formato tessera plastificata. Abbiamo rivolto alla Consigliera d’Ambasciata a Berlino Susanna Schlein alcune domande.
A un mese dalla partenza è sicuramente troppo presto per fare un punto della situazione ma ci può anticipare come è andata la primissima fase di questo nuovo servizio sulla nostra rete consolare in Germania?
Siamo solo all’inizio, ma devo dire che siamo piuttosto soddisfatti: prepararsi al passaggio al nuovo sistema non è stato semplice, ma abbiamo studiato la procedura nei minimi dettagli, facendo riunioni su riunioni per cercare di rendere il tutto il più efficiente possibile, e credo sia servito. In diverse sedi, già in questo primo mese di ottobre (nonostante le difficoltà del primo periodo di “rodaggio”), abbiamo emesso più CIE rispetto alle carte d’identità cartacee emesse nell’ottobre 2019 (in tutto abbiamo lavorato più di 3000 pratiche, e già emesso circa 1500 CIE), e questo credo sia un ottimo segno! Certo, l’impatto della richiesta è stato fortissimo, e in alcune Sedi purtroppo i tempi per ottenere un appuntamento si sono già allungati: ma ci stiamo lavorando con grande impegno e speriamo di riuscire a recuperare nei prossimi mesi.
Certamente il periodo di partenza non è fortunato. Per avere la CIE bisogna recarsi personalmente al Consolato per la captazione delle impronte digitali. Come è regolata l’entrata del pubblico negli uffici in questa seconda ondata della pandemia?
Avviare un progetto così ambizioso in piena pandemia è stata effettivamente una grande sfida. In realtà però ci siamo organizzati abbastanza bene, credo: per prendere la CIE è necessario prendere un appuntamento, e nei giorni che precedono l’appuntamento i nostri Consolati riescono a preparare tutto il necessario e fare tutte le verifiche previste, di modo che l’utente possa poi venire allo sportello soltanto per quelle fasi che si possono fare unicamente di persona (come l’acquisizione delle impronte e la firma del modulo) e starci per il minor tempo possibile. In questo modo, il connazionale non resta in Consolato per più di 15/20 minuti e cerchiamo di evitare assembramenti e attese.
Per il rilascio della carta d’Identità Elettronica è obbligatorio ricorrere al sistema della prenotazione online per presentarsi al consolato. Per l’iscrizione all’AIRE e l’aggiornamento dell’indirizzo bisogna ricorrere al sistema online FAST IT. Ritornano le preoccupazioni dei connazionali con scarsa dimestichezza con l’internet. Se non hai Internet niente iscrizione AIRE e niente carta d’identità, oppure si sta pensando ad alternative quando l’Internet proprio non va?
È vero che negli ultimi tempi, seguendo anche una precisa indicazione del Ministero, stiamo puntando molto sulla digitalizzazione dei servizi. La possibilità di usufruire dei servizi a distanza è, per noi, una novità estremamente importante, che va promossa il più possibile: permette infatti ai connazionali di chiedere molti servizi comodamente da casa, a qualsiasi ora, senza bisogno di perdere tempo per recarsi in Consolato, senza dover prendere giornate libere dal lavoro o spendere soldi per arrivare fino alla Sede competente. Per questo motivo, come rete consolare, siamo veramente contenti di aver potenziato quest’offerta e ci auguriamo davvero che presto sia possibile richiedere anche altri servizi direttamente online (ad esempio il passaporto). Naturalmente, poi, durante la pandemia, essendo diventato fondamentale ridurre i contatti diretti tra le persone per limitare i contagi, il rafforzamento dei servizi online è stato per noi un’assoluta priorità. Tutti i Consolati sono naturalmente ben consapevoli che i servizi online, seppure molto utili e vantaggiosi per la maggioranza degli utenti, possono creare difficoltà ad una parte (speriamo piccola) della collettività: per venire incontro a questi connazionali, oltre a cercare di rendere i sistemi sempre più semplici e intuitivi da utilizzare, tutti i Consolati si sono impegnati per programmare il sistema Prenota online in modo tale che gli appuntamenti possano essere fissati anche da qualsiasi altra persona, per conto del connazionale richiedente (un parente, un amico, un qualsiasi conoscente che abbia dimestichezza con i mezzi informatici), traducendo peraltro tutto il programma di prenotazione anche in lingua tedesca, e molti stanno producendo video tutorial, per guidare gli utenti passo passo nella procedura. Nei casi eccezionali in cui il connazionale non avesse la possibilità di avvalersi dell’aiuto di nessuno, sono certa che i Consolati troverebbero comunque il modo di risolvere la situazione, d’intesa con l’interessato, ma come rete dobbiamo naturalmente lavorare affinché questi casi rimangano molto limitati, per poter dedicare tutto il tempo necessario alla trattazione delle pratiche.
Consigli agli utenti. Cosa bisogna evitare e cosa bisogna osservare per non ingolfare i servizi?
In questo momento sicuramente le direi che la cosa più importante è informarsi sempre bene sul sito internet del proprio Consolato sulla procedura da seguire e la documentazione da presentare e muoversi per tempo, senza arrivare all’ultimo momento per richiedere la CIE (perché purtroppo, come dicevo, in alcune sedi i tempi si stanno già allungando, a causa soprattutto di problemi di personale). Sappiamo bene che moltissimi connazionali vorrebbero chiedere la CIE al più presto, e come rete ci piacerebbe naturalmente poter soddisfare tutta la richiesta che c’è: ma purtroppo siamo anche ben consapevoli che le possibilità di operare dei nostri Consolati sono limitate; i colleghi si stanno veramente impegnando al massimo per fare dell’operazione CIE un successo, ma è evidente che, se tutti venissero a chiedere la CIE insieme (magari perché quella cartacea è un po’ deteriorata…), la nostra rete non potrebbe reggere (e rischiamo di non riuscire a rilasciare la CIE in tempi ragionevoli a chi ne ha veramente bisogno, perché non ha altri documenti). Per questo, mi sento veramente di fare un appello a tutti coloro che in questo momento sono in possesso di un documento valido di aspettare qualche mese in più, per presentare la domanda, aiutandoci a rendere migliore il servizio per chi non ha altri documenti.