FRANCOFORTE – “Cosa fai perché la Chiesa sia profetica? Servono vite che manifestino il miracolo dell’Amore di Dio… non proclami, ma servizio
”Queste parole, pronunciate dal Santo Padre nella Solennità dei Santi Pietro e Paolo, rappresentano bene quello che è il ministero di Don Silvestro. Lo abbiamo salutato in questi giorni, dopo quasi sette anni di servizio nella Comunità Cattolica Italiana di Francoforte Centro. Il suo lavoro in questi anni è stato particolarmente incentrato sull’accoglienza a chi era lontano dalla Chiesa, sull’assistenza ai poveri – a volte anche fuori dagli schemi – al servizio dei bisognosi. Una personalità forte la sua, a volte burrascosa, ma sempre accogliente e disposta all’aiuto fraterno ed alla preghiera, a ben guardare ricorda proprio da vicino l’apostolo Pietro. P. Tobia Bassanelli, Delegato per i missionari italiani in Germania, ha sviluppato in modo ancor più personale questo concetto nel suo messaggio di saluto, indicando in Don Silvestro un sacerdote “sempre disponibile a lasciarsi coinvolgere ed a fare tutto il possibile per aiutare, consigliare, accompagnare, orientare al Risorto, perché si percepisse che la Chiesa è questa grande famiglia”. Si è unito alle sue parole anche il responsabile diocesano per le comunità di lingua straniera, il signor Heribert Schmitt che ha ringraziato il nostro pastore pronunciando le parole in italiano “Grazie per il suo grande cuore!”. La comunità italiana si è stretta nel salutare Don Silvestro come una vera famiglia, con manifestazioni personali di affetto, senza celebrazioni solenni viste le restrizioni imposte dal COVID 19, mostrando affetto ed intimità, in modo ancora più gradito.
Don Silvestro ha completato la sua formazione teologica in Italia presso la Pontificia Università Gregoriana e sempre in Italia ha trascorso la fase iniziale del suo sacerdozio, tra le fila dei frati francescani minori. Da qui la sua abitudine al cambiamento, la naturalezza all’adattarsi al posto dove lo Spirito Santo chiama. È stata quindi naturale la sua partenza per essere missionario in Germania, dove svolge da circa venti anni il suo servizio. Dopo aver prestato servizio nelle diocesi di Colonia ed Amburgo, Don Silvestro lascia ora parte del suo cuore a Francoforte, città dove ha celebrato il suo 40esimo di sacerdozio così come il Giubileo dei 60 anni della Comunità Cattolica Italiana, dove ha sempre sostenuto le iniziative della Delegazione come il 65esimo del Corriere d’Italia ed altre attività sociali, volte a mostrare sempre l’identità comunitaria ed inclusiva della Chiesa Cattolica. Un regalo ed un esempio che Don Silvestro ci lascia è il suo costante richiamo a vivere l’“Agape” cristiana, ossia a partire dal banchetto eucaristico per continuare con quello fraterno e comunitario della vita, condividendola in modo gioioso e caritatevole con gli altri, con Amore disinteressato, incondizionato ed assoluto.
Grazie ancora Don Silvestro per averci mostrato la possibilità di vivere questi valori teologici e filosofici, in modo concreto, nella vita di tutti i giorni. Grazie anche per aver preparato per noi i caffè al bar della Missione, grazie per le tue confessioni, per aver condiviso con noi i pasti, le tue passioni e le tue preoccupazioni. Preghiamo per il tuo prossimo incarico pastorale, ancora in via di definizione, preghiamo per la nostra comunità che sappia mantenere i valori positivi che ci hai trasmesso e perché sia di supporto al nuovo pastore, perché preghi per te e per lui, perché ognuno sappia rispondere SÌ alla provocazione evangelica di Gesù “Tu, vuoi essere costruttore di unità? Vuoi essere profeta del mio cielo sulla terra?”. Ti affidiamo all’energia inesauribile dello Spirito Santo, chiedendogli di custodirti e di custodirci, come è stato fatto nel canto finale della S. Messa di domenica scorsa, rimanendo in contatto ed indissolubilmente legati nella Fede.