Correva l’anno 1979, precisamente il 28 ottobre, quando Giuseppe Rofrano, insieme ad un gruppetto di amici, all’interno della comunità cattolica italiana in Ludwigshafen diedero vita alla “Associazione Famiglie Italiane in Ludwigshafen”, appunto AFIL.
Tutto ebbe inizio proprio come oggi, con una castagnata, per l’esattezza la prima edizione, che da allora è rimasta tradizione e tappa indelebile per gli italiani in Ludwigshafen e non solo.
Nel suo discorso celebrativo, tenuto il 9 novembre scorso, appunto all’interno della “castagnata 2019“, lo storico ed attuale presidente sig. Rofrano ha voluto tracciare un po’ la storia di questi 40 anni, sottolineando innanzitutto come lo scopo prefissosi non era particolarmente ambizioso, ma piuttosto semplice e allo stesso tempo concreto: consisteva infatti nel favorire l’incontro delle famiglie italiane della zona e, tramite l’organizzazione di intrattenimenti, sia culturali che popolari, alleviare quel senso di nostalgia che soprattutto allora prendeva il sopravvento in noi.
Man mano, grazie anche all’intensa collaborazione con il comune di Ludwigshafen e all’incontro con altre associazioni, in primis KAB (Katholische Arbeitnehmer-Bewegung), AFIL ha svolto e svolge tuttora un ruolo importantissimo nel promuovere lo scambio interculturale, agevolando così anche l’integrazione nel mondo tedesco. Qui ha elogiato l’operato di Gerd Hilbert che proprio attraverso la Associazione KAB è stato uno dei promotori degli scambi interculturali e che nonostante la veneranda età tuttora collabora intensamente con AFIL. Ha rivolto un particolare e sincero pensiero a Mons. Donatelli: “Senza di lui AFIL sarebbe un corpo senza vita”.
Il merito del successo non è dei singoli, ma delle famiglie italiane di Ludwigshafen, che da sempre unitamente partecipano e collaborano alla vita di AFIL. Il sig. Rofrano, ha poi concluso il suo discorso con un commosso pensiero a coloro che non ci sono più e con l’augurio che i posteri raccolgano questa testimonianza.
La serata, come al solito, si è tenuta all’insegna dell’allegria e della danza, accompagnata dalla musica dal vivo curata da Santo Simonte; in più i circa 200 partecipanti hanno potuto visitare una mostra fotografica che ha ripercorso tutti questi 40 anni.