Si è svolto a Ludwigshafen dal 22 al 24 marzo scorso – a ridosso della festa dedicata a San Giuseppe, protettore della Famiglia, proprio per voler mettere sotto la sua protezione anche le costituenti nuove famiglie – il seminario formativo per giovani coppie di fidanzati che si apprestano a ricevere il sacramento del matrimonio.
Quest’anno il seminario ha assunto un significato molto più importante e profondo, in quanto si è tenuto quasi in contemporanea alla firma da parte del Santo Padre della esortazione apostolica dei giovani „Christus vivit – Cristo vive“.
Questo non solo perché Papa Francesco – contrariamente al protocollo – ha scelto di firmarla tra le mura che secondo lui rappresentano la casa della famiglia per antonomasia, la casa mariana di Loreto, ma anche e soprattutto per le parole che in quella sede ha voluto pronunciare sul valore del matrimonio: „…Nella delicata situazione del mondo odierno, la famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna assume un’importanza e una missione essenziali. È necessario dunque riscoprire il disegno tracciato da Dio per la famiglia, per ribadirne la grandezza e l’insostituibilità a servizio della vita e della società…”.
Parole queste che fanno eco, o meglio sintetizzano in pieno il concetto che Monsignor Donatelli – curatore del seminario – in questa “tre giorni” ha cercato di trasmettere ai partecipanti.
Infatti Monsignor Donatelli ha più volte ribadito loro, usando parole molto semplici, che il matrimonio non è solo una “parata” limitata a quel giorno, corredata da una semplice unione o convivenza, bensì il matrimonio incuba quella cellula che da vita alla famiglia, fondando così le basi della società e di conseguenza – sicuramente ispirato da San Giovanni Bosco, il quale affermava tra l’altro che i giovani sono il bene più prezioso della società – attraverso i giovani, attraverso i propri figli fonda la speranza certa del futuro.
Affermazioni queste che trovano ulteriore manforte proprio nel prosieguo del discorso tenuto dal Santo Padre “nella casa della famiglia” a Loreto: “…Famiglia e giovani non possono essere due settori paralleli delle nostre comunità, ma devono camminare strettamente uniti, perché molto spesso i giovani sono ciò che una famiglia ha dato loro nel periodo della crescita…“.