Kennst du das Land, wo die Zitronen blühen…“ così inizia la bellissima poesia che il poeta tedesco J.W. Goethe intonava alla nostra bella Italia due secoli fa. Questa frase è stato il germoglio del progetto di scambio culturale ideato e realizzato dalla Dott.ssa Maria Basta, per conto della VHS di Ludwigshafen, con la collaborazione del Comune di Ludwigshafen e la Parrocchia Santa Cecilia – parrocchia della quale è parte integrante anche la locale comunità cattolica italiana – destinato contemporaneamente ai partecipanti di ambedue le lingue, vuole essere una rilettura in chiave moderna e classica, in lingua italiana e tedesca del diario di viaggio di Goethe in Italia, che con la forza dell’immaginazione farà percorrere e scoprire l’Italia da nord a sud, rivivendo le emozioni che Goethe ha provato durante il suo viaggio durato ben due anni, dal 1786 al 1788.
Maria Basta è figlia di emigranti, nata in Germania a Ludwigshafen, ma cresciuta in Italia, ha studiato e si è Laureata in lingue e letterature straniere a Roma, presso l’università “Roma Tre”, qui vi ha vissuto fino a tre anni fa, quando decise, insieme a suo marito e i loro due figli di ritornare a vivere a Ludwigshafen, dove ancora vivono i suoi genitori, insegnando italiano e inglese per adulti proprio presso la VHS di Ludwigshafen.
A lei chiediamo come è nata questa idea e perché proprio Goethe?
Intanto diciamo che sono “pazzamente innamorata” di Goethe, lui è stato il poeta straniero che forse più di ogni altro ha amato l’Italia. In tutte le sue opere più importanti, troviamo tracce del suo legame culturale e personale col nostro Paese. Nel suo diario di viaggio non descrive solo monumenti, templi e teatri antichi, ma anche e soprattutto le persone che incontra, le abitudini e il carattere degli italiani di allora, cogliendo aspetti che alcune volte sono ancora attuali. Goethe vede e osserva difetti e pregi degli italiani e impara a conviverci e ad amarli, tanto che dopo trent’anni dal suo viaggio dichiara di non essere mai stato tanto felice in vita sua come quando lo è stato a Roma. Questo è stato il fulcro, o meglio l’embrione dell’idea. Parlandone poi con il Signor Siegbert Aichele – responsabile dei progetti di lingua straniera presso la VHS – rimastone fortemente entusiasmato, in men che non si dica ha dato il suo benestare ed ha provveduto ad organizzare il tutto.
A questo punto, abbiamo deciso di coinvolgere anche il Comune di Ludwigshafen e soprattutto la Parrocchia S.Cecilia, dove il nostro Parroco, Mons. Luciano Donatelli, anch’egli molto entusiasta, ha contribuito a pubblicizzare il progetto, in modo particolare presso la comunità italiana.
Al Sig. Aichele chiediamo allora come è stato organizzato, in cosa consiste di concreto il progetto e quali sono le aspettative?
Beh… possiamo dire che è una sorta di esperimento che abbiamo inserito in un progetto più ampio, volto al confronto delle varie culture, attraverso le quali pensiamo si possa favorire e migliorare la convivenza multiculturale. Il progetto è diviso in otto appuntamenti a cadenza settimanale, otto città da visitare attraverso la lettura e tramite l’immaginazione, assaporarne non solo la bellezza o la particolarità dei luoghi, ma anche i vari dialetti e le tradizioni culturali e culinarie.
Devo dire che nonostante la novità, ha avuto un ottimo riscontro, infatti già contiamo diversi iscritti oltre a tante telefonate ed e-mail nella quale ci chiedono informazioni in merito. Riteniamo dunque che il 18 ottobre prossimo, data di inizio del progetto, avremo un cospicuo numero di partecipanti.