La signora P.L. di Heidelberg ha in Italia un fratello (classe 1952) che ha lavorato otto anni in Inghilterra. Ora, il congiunto vive in Patria, dove è artigiano da undici anni. La lettrice ci chiede quando andrà a maturare il diritto della pensione.
Dal poco materiale preso in visione, abbiamo rilevato che non sono ancora maturati i 25 anni per la pensione di vecchiaia. Meglio prendere contatto con la sede provinciale INPS di pertinenza per fare il punto definitivo sulla posizione previdenziale.
Il signor L.V. di Aachen ha, in Patria, un fratello (classe 1962) che ha iniziato a lavorare nel gennaio del 1984. Il lettore ci chiede quando il fratello potrà maturare i requisiti della pensione. Tra l’altro, il servizio di leva (obbligatorio) è stato prestato nel 1981 per ventiquattro mesi.
Con l’accredito del servizio militare, la pensione di vecchiaia non appare prossima. Prevediamo salvo mutamenti dell’attuale normativa, il gennaio 2027.
La signora M.O.B. di Friburgo ha, in Italia, la madre (classe 1951). La stessa ha lavorato, come dipendente per 13 anni. E’ genitrice di tre figli. La lettrice ci chiede quando potrà andare in pensione.
Con l’attuale normativa, sono necessarie almeno 1040 settimane di versamenti previdenziali. L’assenza dal lavoro, per maternità, con l’onere del riscatto, contribuisce al raggiungimento del trattamento previdenziale che, comunque, non potrà essere fatto valere prima del 2021. Salvo il cambio della normativa in materia.
La signora F.R. (classe 1952) di Bonn, che vive con la famiglia della sorella, ha lavorato per otto anni in Gran Bretagna e nove in Italia. Ora ci domanda se sia possibile chiedere all’INPS l’autoirizzazione alla contribuzione volontaria per poter maturare la pensione di vecchiaia.
Conti fatti, non sono stati raggiunti i vent’anni di contributi. Quindi, la pensione di vecchiaia ora non spetta. Con l’attuale normativa, la lettrice dovrà attendere i 67 anni per chiedere la pensione.
Il signor C.L. di Francoforte ha, in Patria, un fratello (classe 1962) con regolari versamenti previdenziali sino alla fine del 1985. Ora il lettore ci chiede se suo fratello possa ottenere l’autorizzazione INPS per l’accredito dei contributi figurativi di leva militare.
Certamente e la pratica può essere seguita da un Patronato. Facendo riferimento a quanto c’è stato comunicato, il pensionamento dovrebbe scattare, su domanda, nel 2027.
La signora I.M.J. di Stoccarda ha, in Italia, una sorella (classe 1959) occupata come infermiera professionale dall’ottobre 1978. La signora ha, poi, riscattato altri due anni lavorati nel settore privato. La Lettrice ci chiede quando la sorella potrà inoltrare domanda di pensione.
Dato che le “penalizzazioni” della Legge Fornero sono state cancellate con la Legge di Bilancio 2017, il trattamento previdenziale dovrebbe scattare nel 2020. Comunque, restiamo a disposizione.
Il signor D.F. di Amburgo ha, in Italia, un fratello (classe 1960) che, dopo il servizio di leva, lavora in una ditta di prodotti alimentari dall’ottobre 1983. Il lettore ci chiede quando il fratello potrebbe andare in pensione.
Se la questione è come risulta esposta, il diritto alla pensione andrà a maturare nel gennaio 2029 e senza penalizzazioni di sorta.
Il signor P.O. di Monaco ha, in Patria, un fratello che ha lavorato 18 anni come dipendente per 22 come gestore, in proprio, di un’edicola. Il lettore ci chiede quando il fratello potrà andare in, pensione di vecchiaia.
Pur non conoscendo l’età dell’interessato, il fratello del lettore avrà diritto a due pensioni. Le due quote saranno sommate e andranno a determinare l’importo effettivo della pensione. Auguri.
La signora F.P. di Geislingen ha in Italia una zia (classe 1948) che vive in un alloggio, in comodato d’uso, e senza una pensione. Alle sue fondamentali esigenze di vita ci pensano i nipoti; ma in modo discontinuo. La lettrice ci chiede se la zia può avere la liquidazione dell’assegno sociale.
Per l’età e per l’assenza di un reddito accertabile, l’assegno sociale dovrebbe spettare. Per il corrente anno è di Euro 453 per tredici mensilità. Un Patronato potrà seguire, con buon fine, la pratica che interessa la nostra lettrice.
La signora M.O.W. di Ettingen ha, in Italia, un fratello (classe 1953) che ha maturato, già dallo scorso anno, trentotto anni di contributi previdenziali. La lettrice ha saputo che è possibile chiedere all’INPS il pensionamento anticipato tramite un finanziamento bancario da restituire in 20 anni.
Il fratello della lettrice ha 65 anni e 38 anni di contributi previdenziali. Le condizioni sono: avere almeno 63 anni e con non più di tre anni e mezzo alla liquidazione della pensione di vecchiaia. A nostro avviso, ci sono tutte le premesse per la domanda di prepensionamento via banca. Meglio, però, consultare un Patronato.