Particolarmente qualificato e rappresentativo il Gruppo di Esponenti della Comunità Italiana, intervenuto all’incontro del 19 Aprile scorso con l’Ambasciatore d’Italia in Germania, S. E. Pietro Benassi, su invito del Console Generale d’Italia di Monaco di Baviera, Dr. Renato Cianfarani
La riunione, moderata dal Console Generale – assistito dalla Dr.ssa Rustia e dal Dr. Ricciardi – ha avuto luogo nei locali dell’Ufficio Scuola del Consolato Generale d’Italia. Breve il suo discorso di apertura dopo il saluto e i ringraziamenti all’Ambasciatore e agli intervenuti, per la loro disponibilità.
Complesso l’intervento dell’Ambasciatore che, partendo dall’attuale situazione politica italiana e tedesca, ha accennato a un certo euroscetticismo che, inesorabilmente, avanza in Europa, soffermandosi anche sull’esito delle recenti elezioni e sull’incertezza che – dopo parecchie settimane dal voto – regna tuttora nel nostro Paese.
Dopo questa introduzione è stata quindi la volta delle risposte ai vari quesiti posti dagli intervenuti, a cominciare con la chiusura di alcuni Consolati, come quello di Norimberga, che – attualmente – come Consolato Onorario non può assolvere, evidentemente, tutti i servizi richiesti dai Connazionalii; e continuando con le notizie e considerazioni accennate dal Presidente del Comites di Monaco di Baviera, Dr.ssa Di Benedetto, riguardanti i continui e numerosi arrivi di connazionali, e i problemi ad essi legati.
A questo riguardo, sia l’Ambasciatore, sia il Console Generale, non hanno mancato di ringraziare i vari Organismi, come i Comites, o anche le varie Associazioni come le ACLI, ma anche i Connazionali, che, da imprenditori (citando a mo’ d’esempio il Cav. R. Farnetani, recentemente insignito di un prestigioso riconoscimento), da liberi professionisti, ma anche da semplici prestatori d’opera, fanno onore all’Italia con il loro lavoro e con il loro impegno sociale in favore della Comunità. E non ha dimenticato di elencare le varie pubblicazioni curate dall’Amministrazione e da diversi Organismi, citando p. es. Primi passi, Guida all’Assistenza Sanitaria, ecc., che, certamente, aiutano i Connazionali arrivati da poco, privi di informazioni adeguate, anche perché rimangono isolati, non prendendo contatto con l’Amministrazione o gli Enti Tedeschi preposti.
Prendendo spunto anche dal breve intervento del Corrispondente Consolare Ing. P. Benini, si è parlato anche del fatto che molti Connazionali tralasciano di comunicare all’Amministrazione tutte le variazioni che avvengono nel corso degli anni in seno alle proprie famiglie, ritardando così il disbrigo delle pratiche richieste ai Consolati. Perché? Per il semplice fatto che molti hanno paura di iscriversi all’AIRE. A questo proposito l’Ambasciatore ha chiarito che, a fronte di 700 mila connazionali presenti in AIRE, si stima una reale presenza di un milione di Connazionali in suolo tedesco.
Il Diplomatico ha accennato anche alla possibilità di un’eventuale, possibile presenza di funzionari itineranti, che potrebbero smaltire un po’ il lavoro delle Sedi Consolari; tutto questo, però, a fronte di veramente congrue richieste; ma anche, ha continuato, dopo averne controllato la fattibilità, a quella di abilitare le Amministrazioni Comunali Tedesche a consegnare le carte d’identità, in analogia a quanto viene fatto attualmente, p. es. dai Corrispondenti Consolari o da altri Enti o Operatori abilitati.
È stato toccato anche l’argomento della doppia cittadinanza. A questo proposito i due Diplomatici hanno invitato i presenti a farsi moltiplicatori – come auspicato da una Signora del Comitato per l’Immigrazione della città – a farsi divulgatori degli indirizzi delle Organizzazioni che, in vari modi, sostengono i Connazionali, non solo nel disbrigo delle pratiche e contatti con le Autorità Locali, ma anche offrendo corsi, specie per coloro che sono impossibilitati per vari motivi a frequentare una scuola regolare. Non dimenticando altresì di chiedere ai presenti in grado di farlo, ma soprattutto alle generazioni più giovani di mettersi in gioco nelle competizioni elettorali; non solo a livello locale, o regionale, ma anche a livello federale, commentando con disappunto la vistosa assenza di nostri Connazionali nel Parlamento Federale.
Continuando il discorso Benassi ha ribadito anche che, se si vuole uscire dai tempi e dalla mentalità della prima emigrazione (alla fine degli anni ‘40 soprattutto interna), in cui – molti stavano con la valigia aperta sotto il letto – pronti per il rientro in Patria, bisogna pensare seriamente ai progetti futuri, per cui, se si decide di rimanere in Germania, una grande opportunità potrebbe essere quella di richiedere la cittadinanza tedesca. Cittadinanza per la quale negli anni passati, in Baviera, sia l’Amministrazione, sia le Associazioni, ognuna con le proprie armi, hanno dovuto trattare e lottare a lungo per ottenerla.
Per quello che riguarda eventuali presenze in manifestazioni come l’Oktoberfest – tema proposto dal Comm. C. Macaluso, Presidente delle ACLI Baviera, insieme con quello di una maggiore presenza ed efficienza delle Consulte regionali – bisogna confrontarsi con le varie disponibilità delle Regioni, ha commentato l’Ambasciatore, che ha ricevuto in omaggio un CD edito dal Gruppo Folk-ACLI di Kaufbeuren, viste anche le sue origini meridionali, come da lui accennato tra una risposta e l’altra.
In relazione a: „…, commentando con disappunto la vistosa assenza di nostri Connazionali nel Parlamento Federale.“
Nel parlamento federale tedesco i parlamentari sono tutti cittadini tedeschi.
Solo dal 2003 italiani nati o residenti in Germania da molti anni possono avere anche accanto
alla nazionalitá italiana quella tedesca. Sono passati solamente 15 anni da questa nuova normativa.
Lamantarsi con vistoso disappunto di un’assenza „forzata“ mi pare esagerato