Il Festival a Francoforte sul Meno dal 25 al 27 maggio nelle sedi storiche
Con il suo logo aura il Festival della poesia europea di Francoforte ha superato felicemente il giro di boa del decennale entrando nel mondo culturale europeo tra i festival più prestigiosi.
Per questa 11° edizione che si terrà dal 25 al 27 maggio 2018, stando alla formulazione del programma, si profila come sempre di alta qualità ma ridotto di giorni. Assenti, interessanti sezioni che mirano a una stretta sinergia fra poesia e incursioni anche in altri campi, come nel cinema con “Schermo poetico”, proiezioni di film ispirati alla poesia e ricordiamo il film “Poesia che mi guardi” di Marina Spada; “Radici” di Carlo Luglio; “Il pianeta azzurro” di Franco Piavoli; “Una donna di spettacolo” di Cosimo Damiano Damato.
Nell’arte: “Mito e poesia” mostra delle opere sulla Sibilla del maestro Ferdinando Ambrosino. Poesia e natura: “La passeggiata goethiana” nello scenario del giardino botanico stillante di profumi, fiori, alberi, i versi declamati dai poeti, come in un pellegrinaggio sulle orme di Goethe. E come disse la poetessa Donatella Bisutti “solo questa passeggiata vale il Festival”. Che dire poi dell’innovativo “Il battello della poesia”, forse il più suggestivo, magico delle manifestazioni, lungo le due rive del Meno i poeti diventano davvero gli aedi d’oggi, i loro versi tra sole e fiume, uno spettacolo di emozioni. I poeti partecipanti hanno ricordato “Il battello ebbro” di Rimbaud, sorseggiando un buon Riesling e Dacia Maraini quest’anno avrebbe voluto parteciparvi se non avesse già avuto l’impegno in America.
Anche se l’obiettivo operativo è quello di contemperare la qualità del prodotto poetico e il contenimento di un budget che si è ridotto negli anni e i patrocini dell’Ambasciata di Berlino, del Comune di Francoforte e del Consolato Generale d’Italia di Francoforte sono solo morali si auspica davvero che tali manifestazioni rientrano nell’ambito del prossimo Festival perché hanno ottenuto molto interesse e attenzione, non solo dagli addetti ai lavori, ma del pubblico.
Ma si va avanti e “lunga vita al Festival” e alla sua “capitana Marcella Continanza” è l’augurio – saluto del poeta spagnolo Jordi Virallonga che sarà ospite del Festival insieme al greco Titos Patrikios, agli italiani Giuseppe Conte e Alessandro Vena, alla bulgara Vanja Angelova, alla svedese Ida Andersen, ai tedeschi Simone Scharbert, Eric Giebel, Barbara Zeizinger. Poeti dalla caratura internazionale, vincitori di premi nazionali e internazionali e ci vorrebbero pagine su pagine per parlare di loro e della loro poesia. Ed è questo il valore del Festival: un viaggio nel loro humus non solo poetico.
Il dibattito con cui il Festival inaugura la serata nella sede della Goethe Università (25.05 alle ore 18.30) “Europa e Mediterraneo” si rivela di estremo interesse ed è segno di una continuità di battere strade attuali. Relatori Titos Patrikios, Giuseppe Conte e Jordi Virallonga, alla fine leggeranno i loro versi. Moderatori, la professoressa di filosofia e filologia Theodora Dimitroulia dell’Università di Marburg e Gießen, il direttore di Radio Cosmo Colonia WDR Tommaso Pedicini e la Dr. Lauretta Artois, della Goethe Università, lettorato olandese.
Rileggerà i testi in tedesco Barbara Neeb, traduttrice e collaboratrice del Festival. Nel programma occupa il posto d’onore “Poeti dell’Europa”, la Lesung corale dei poeti, incontro per cogliere le singole peculiarità della loro poesia. La vitalità di “Poeti dell’Europa” è proprio in una circolazione di energia tra esperienza in movimento di lingue e culture diverse che mostrano il volto più autentico del Continente.
Si è tenuta nelle prime tre edizioni, nella storica Plenarsaal del Römer, con una scenografia ben curata: tra bandiere europee, un tripudio di fiori e musica con la Kammer Oper di Francoforte, l’arpa di Merle Mayer e il flauto di Farida Kulakova. In altre edizioni è stata ospitata dal Goethe Institut, Goethe Museum, il Museo storico e ora al Museo Haus am Dom (26.05 alle ore 19.00) dove leggeranno dalle loro ultime opere Titos Patrikios, Vanja Angelova, Giuseppe Conte, Ida Andersen e Simone Schaubert. I poeti Barbara Zeizinger e Eric Giebel daranno voce in tedesco. Conduttrice della serata, la giornalista Edita Koch.
C’è solo un “omaggio” ma pregnante, atteso. È quello dedicato al poeta tursitano Albino Pierro che rende grande la Basilicata. Viveva a Roma ma scriveva in dialetto di Tursi, da lui considerata una lingua. Ha sfiorato il premio Nobel e si terrà a chiusura del Festival il 27 maggio alle ore 11, nella sede della Deutsche-Italienische Vereinigung, con una Lesung della sua opera.
Seguirà un concerto del famoso pianista Alessandro Vena; moderatrice, la presidente delle associazioni lucane in Germania, la dott.ssa Anna Picardi. Un convivio con le specialità lucane insieme con gli amici del Festival e con l’associazione culturale italiana di Friedrichshafen sarà un altro viaggio in questa regione suggestiva che ora vive un momento internazionale per la nomina di Matera a capitale europea 2019.
Tra una Lesung e gli altri incontri, i poeti visiteranno anche i Musei, come la casa natale di Goethe, la mostra alla Schirm Kunsthalle di Basquiat, i capolavori dello Städel e conosceranno l’altra faccia di Francoforte che non è solo la BCE.
Utile il gadget per i poeti, l’agendadella legatoria d’arte Amarcord.
Infine, alle ore 19, Vino e poesia, un saluto con i poeti all’insegna dell’amicizia con i famosi prodotti dolciari della F.lli Laurieri di Matera.