Il Dipartimento solidarietà di Palazzo Italia Bucarest, unitamente alla Missione Cattolica Italiana di Amburgo, con la quale si è intrapresa una fattiva collaborazione da oltre tre anni con le annuali giornate di “Dialogo Interreligioso” proposte e nate dall’impegno del Missionario di Amburgo, e la Delegazione Romania della Fic (Federazione Italiana Cuochi), evidenziano l’importanza ed il grande valore civico, etico e solidaristico della donazione e di conseguenza della formazione. Dono che per il suo valore intrinseco è etico ed universale e va al di là di concetti quali razza e religione. In tale contesto multietnico pertanto, diviene di fondamentale importanza il ruolo rivestito dal Presidente di Palazzo Italia dott. Giovanni Baldantoni, dalla Presidente Fic-Romania la chef Enza Barbaro e dal Rev.mo don Pierluigi Vignola, responsabile della Missione Cattolica Italiana in Amburgo nonchè delegato di Palazzo Italia per la Germania e delegato della Zona Nord delle MCI di Germania e Scandinavia, nel trasmettere questo messaggio di generosità e solidarietà avuto nella tre giorni trascorsi (16-18 Marzo u.s) in Onesti-Bacau. Le riflessioni e gli stimoli evocati dalla tre giorni presso le Suore di Gesù Redentore della Fondazione “Victorine le Diue” in Onesti-Bacau, ci si augura possano essere stati utili per migliorare ed arricchire il percorso di donazione e formazione intrapreso insieme. Grazie all’azione della Superiora della “Casa d’Accoglienza Buna-Vestire” Suor Michela Martiniello, oramai da 26 anni in Onesti e Slanic Moldova, agli stimoli che sono venuti dai suggerimenti di S.E. Rev.ma Mons. Miguel Maury Buendìa, Nunzio Apostolico in Romania e nella Repubblica di Moldova presente alla manifestazione: “Donazione e Formazione” organizzata da Palazzo Italia, si è cercato di far capire come l’essere umano va inteso nella sua globalità, non in modo dualistico ma un tutt’uno corporeità e dimensione interiore, psiche, animo, anima come si possa intendere ed esprimere quella dimensione profonda che si manifesta nel linguaggio, nei movimenti, nell’operatività del corpo, nella nostra corporeità. Il nostro essere umano è deciso dalle relazioni e dalla loro qualità: siamo esseri in relazione e in quanto tali: persone. Possiamo vivere la nostra vita in modo più o meno aperto o chiuso, con un’identità difensiva o aggressiva o con un’identità personale, sociale, comunitaria aperta che, riconoscendo il suo nucleo portante, lo vive con apertura, in un dare e ricevere, anche dialettico, che favorisce crescita, acquisizione, arricchimenti: vivere la disponibilità quindi ci qualifica come esseri umani; così l’essere attenti e preoccupati del bene comune, coinvolti e impegnati a contribuirvi. In questa vita di relazione e di disponibilità come da oltre 26 anni vive ed opera in Romania il Presidente Baldantoni e da quasi 4 anni presso la Missione Cattolica Italiana di Amburgo don Vignola, la continuazione alla relazione e alla disponibilità ad altre persone, in particolare ai più bisognosi, come verso gli oltre trenta bambini/e e ragazzi/e curati con amore dalle Suore di Gesù Redentore e dai lori collaboratori, grazie al proprio impegno professionale e spirituale, contribuisce a far sì che la responsabilità di informazione, di formazione, di educazione ad una concezione e ad una pratica della vita disponibile, altruista, segnata dal prendersi a cuore, dal prendersi cura, dall’accompagnare, dal sostenere questa concezione della vita e della storia, porta a denunciare ed a combattere in modo non violento le ingiustizie, la violenza, il militarismo, le armi, le guerre, il razzismo, l’usurpazione delle risorse, la distruzione e l’inquinamento dell’ambiente vitale. Porta a compire scelte di giustizia, di non violenza attiva, di accoglienza, di integrazione, di atteggiamenti di pratiche e di rispetto di tutti gli esseri viventi, dell’intero eco-sistema, porta cioè a vivere la propria vita con attenzione e rispetto verso tutti e tutto. Ecco allora che l’impegno adottato da Palazzo Italia Bucarest, dalla Missione Cattolica Italiana in Amburgo, dalla Delegazione Nazionale Fic-Romania nei confronti dell’altro, si attua in atteggiamenti da cui derivano scelte, parole e gesti: cioè considerare l’altro uguale in dignità, senza parentesi, forse, ma….; e nello stesso tempo avvertire la sua diversità come una possibilità di dilatazione, di arricchimento della nostra umanità.
Noi comunichiamo la nostra diversità, l’altro comunica a noi la sua: così nella reciprocità ci si arricchisce entrambi; questo è quanto stato ripreso durante la celebrazione Eucaristica presieduta da S.E.Rev.ma Mons. Miguel Maury Buendía. Il Nunzio Apostolico ha ricordato che quando ci viene indicato quale sia l’atteggiamento più importante della vita, chi sia veramente il nostro prossimo, il Vangelo indica l’esempio dell’uomo straniero, che ha vissuto la comprensione, la vicinanza, l’aiuto concreto ad uno sconosciuto che gemeva sul ciglio della strada derubato e colpito. Il Vangelo insegna che non c’è un amico più grande di chi dona la vita per colui o coloro che ama. Gesù di Nazaret ci indica la verifica ultima della fede, ma ugualmente potremo affermare di ogni umanità autentica: nel saperlo riconoscere ed essere concretamente solidali con lui nel fratello affamato, assetato, nudo, ammalato, forestiero, carcerato. Dal Vangelo non solo non proviene nessun dubbio, ma invece una profonda e continua sollecitazione alla donazione. Le fedi religiose assumono una grande importanza nella storia dell’umanità, e pertanto se non ci sarà attenzione, conoscenza, dialogo fra loro, impegno comune riguardo alle grandi sfide dell’umanità: giustizia, armonia, salvaguardia dell’ambiente vitale, non si potrà avere quella pace e quella concordia tanto agognati dall’umanità. In questo contesto si inserisce, pertanto, il lavoro del dott. Giovanni Baldantoni e del Rev.mo don Pierluigi Vignola, grazie a quella responsabilità personale e quell’educazione alla disponibilità che è altruismo non egoismo; dialogo fra le diversità, non pregiudizio e razzismo, che portano avanti oramai da anni. Proprio per questo è altrettanto fondamentale diffondere una cultura dell’attenzione, della cura, in cui anche la donazione e la formazione, così come voluto fortemente anche dalla Presidente Enza Barbaro della delegazione Fic-Romania, nelle famiglie, nelle scuole, nei mezzi di informazione, nei diversi gruppi e nelle molteplici associazioni, nella comunità di fede, possa crescere maggiormente.
Le “Giornata di Solidarietà” hanno ancora una volta rappresentato un’opportunità per concentrare la propria attenzione sul servizio che svolgono le Suore della Fondazione “Victorine le Diue”, sull’impegno fattivo vissuto quotidianamente nel sociale da Palazzo Italia e Delegazione FIC-Romania, sulla missionarietà che non ha confini, sviluppata da incontri, riflessioni e preghiera da parte della Missione Cattolica Italiana in Amburgo e di quegli amici e volontari che si sono dati appuntamento per il 20 di Maggio per il 26mo anniversario della Fondazione delle Suore di Gesù Redentore in Romania e il 155mo di Fondazione dell’Istituto “Victorine le Diue” ed il 26 di Maggio ad Amburgo per la tradizionale “Giornata di Solidarietà: Amicizia Italo-Tedesca” presso la Missione Cattolica Italiana/Delegazione Palazzo Italia Bucarest in Germania.