Tante, anzi tantissime sono le mail che ho ricevuto negli ultimi mesi, che riguardano sempre lo stesso tema: molti italiani che percepiscono Arbeitslosengeld I oppure Hartz IV (Arbeitslosengeld II) – per sbarcare il lunario oppure per arrotondare a fine mese – vanno a lavorare in pizzeria, in gelateria oppure in un cantiere per qualche ora alla settimana e si fanno ingaggiare a 450 euro mensili dalle rispettive imprese.
Informare il Jobcenter o l’agenzia è obbligo
Fin qui va tutto bene: molti, tuttavia, dimenticano (alcuni non lo sanno, altri fanno i furbi) di informare il Jobcenter o l’agenzia del lavoro. E qui inizia la grana giudiziaria: il minijob, essendo esentasse, effettivamente è molto diffuso, ma bisogna sapere che sia i Jobcenter che le agenzie del lavoro (Arbeitsagenturen) ricevono mensilmente un resoconto (Datenabgleich) relativo agli introiti di coloro che percepiscono sussidi sociali.
Nel giro di poche settimane, dunque, le agenzie del lavoro o i Jobcenter vengono a conoscenza dell’introito del minijob e subito subentrano una serie di conseguenze che possono diventare serie: il Hauptzollamt, vale a dire l’autorità alla quale compete la vigilanza sulle entrate, non appena riceve dal Jobcenter o dall’agenzia del lavoro l’informazione che colui che lavora con un minijob percepisce il sussidio e non lo ha dichiarato, fa partire un’inchiesta per truffa.
Cosa si rischia?
Le procure sono tenute giustamente a perseguire ogni tipo di truffa e fanno pervenire a coloro che percepiscono il sussidio – tramite le preture – un cosiddetto Strafbefehl, che – se accettato – diventa una vera e propria condanna penale. Vale a dire: la fedina penale non è più pulita. Inoltre il Strafbefehl prevede una sanzione pecuniaria, che può arrivare anche a 1000 euro, a secondo dell’introito dell’imputato. In casi meno gravi le procure archiviano l’inchiesta, ma resta sempre da pagare un’ammenda che in certi casi può arrivare anche 200 fino a 300 euro.
Per evitare questo tipo di grane, dunque, bisogna sempre informare il Jobcenter (in caso si percepisce Hartz IV) oppure l’agenzia del lavoro (in caso di Arbeitslosengeld I). È consigliabile informare l’impiegato o l’impiegata dell’amministrazione per iscritto, in modo da averne una prova, perché non di rado la posta va perduta.
Effettivamente un Jobcenter/un’agenzia del lavoro riceve migliaia di lettere al giorno e può sempre capitare che l’una o l’altra arrivi troppo tardi o non arrivi a destinazione.