Parte dal Consolato Generale di Francoforte l’iniziativa dei “Quaderni Francofortesi” Il primo numero, Francoforte in cifre, è dedicato alla statistica della collettività italiana
Il Consolato Generale mette al varo una propria pubblicazione. Non abbiamo trovato nulla di simile in tutta la rete consolare italiana in Germania. Sembra proprio che per la prima volta un consolato si sia fatto la briga di sfornare uno strumento nuovo d’informazione e di ultimare di primo acchito uno studio che offre uno sguardo completo sulla composizione della propria collettività. Una specie di fotografia che, se vista e rivista con calma, offre la possibilità di scoprire interessanti dettagli.
Ma procediamo per ordine. Il Console Generale a Francoforte, Maurizio Canfora, nella sua prefazione al numero uno di questi “Quaderni Francofortesi” ne spiega la funzione e lo scopo: “Accade spesso che un pubblico dibattito, una riunione di lavoro o un incontro su temi d’interesse generale terminino con i ringraziamenti e gli applausi alla fine della serata. Poi, ognuno va a casa con i propri appunti, con le proprie impressioni. I Quaderni Francofortesi si propongono pertanto l’obiettivo di ordinare annotazioni, di raccogliere interventi e di dare una sistemazione anche cronologica ai contributi che esperti e osservatori condividono nelle numerose occasioni d’incontro che si realizzano nella nostra circoscrizione con il sostegno o il concorso del Consolato Generale.“.
Naturalmente non è sfuggito che il titolo “Quaderni Francofortesi” è la traduzione italiana di un’importante e storica pubblicazione della Francoforte accademica e intellettuale dell’immediato dopoguerra, con la quale l’intellighenzia della città marcava la rinascita dello spirito critico della neonata Bundesrepublik. Il Console Generale a Francoforte ha spiegato la scelta del titolo per la sua pubblicazione: “Quaderni” perché si tratta di pubblicazioni brevi, che raccolgono relazioni e che propongono temi già trattati durante dibattiti, riunioni e simposi. L’obiettivo è diffondere i contenuti emersi in queste occasioni d’incontro, nell’interesse di un pubblico più vasto. “Francofortesi” poiché ovviamente si concentrano prevalentemente sui vari momenti di vita italiana nella circoscrizione consolare di Francoforte sul Meno. Con i Quaderni Francofortesi, ognuno avrà quindi la possibilità di rileggersi una relazione, di esaminare più a fondo temi e riflessioni, racconti e contributi che vari esperti e personalità hanno già esposto qui da noi.“.
Noi aggiungiamo: Titolo che richiama a un’importante tradizione, contenuto attuale e di spiccata utilità pratica. Un’utilità pratica che, a quanto pare, è piaciuta molto anche ai presidenti dei Comites della circoscrizione consolare di Francoforte, Calogero Ferro e Giovanni Di Rosa. E il Console Generale Canfora nella prefazione ha, infatti, ringraziato i Comitati della sua circoscrizione: “Ai due COMITES della nostra circoscrizione, quello di Francoforte e quello di Saarbrücken, che con noi hanno condiviso il contenuto di questo primo numero, i migliori ringraziamenti per il sostegno offerto, grazie al quale è stato possibile dare alla stampa i Quaderni Francofortesi”.
Ma veniamo al contenuto di questo numero uno dal titolo Francoforte in cifre 2017- compendio statistico della collettività italiana nella circoscrizione consolare di Francoforte sul Meno-. Il Console Canfora ha specificato, infatti, che mentre una parte dei quaderni si occuperà della trascrizione e raccolta di relazioni e contributi dei seminari, un secondo filone dei Quaderni riguarderà la realizzazione di brevi guide sui vari aspetti di vita italiana nella nostra circoscrizione, siano essi di natura giuridica, sociologica, economica o artistica. E a questo secondo filone è dedicato il numero uno della serie.
Il titolo “Francoforte in cifre” mantiene la promessa e di cifre in quest’opuscolo se ne trovano a centinaia.
Il compendio statistico del Consolato Generale a Francoforte si divide, infatti, in quattro capitoli. Capitolo uno: „La popolazione residente. Ovvero quanti siamo e come siamo”; capitolo due: “Il territorio”; capitolo tre: “La scuola e la formazione” e capitolo quattro “Il lavoro”.
La descrizione del territorio consolare è interessante e ne evidenzia la grande estensione che abbraccia ben quattro Bundesländer su una superfice superiore all’estensione territoriale del Belgio e della Svizzera.
Per quanto concerne la popolazione, il Consolato Generale si è basato sui dati registrati nei propri schedari e ha stabilito che nella circoscrizione consolare di Francoforte erano residenti, al 30 aprile 2017, 154.806 cittadini italiani. La suddivisione per sesso è la seguente: maschi 85.241, femmine 69.565. Si evince quindi che la popolazione maschile supera il 55% dell’intera popolazione residente. I dati indicano anche che la popolazione italiana residente nella circoscrizione consolare di Francoforte sul Meno è, di fatto, una popolazione “giovane”. Solo l’11,1% del totale ha un’età superiore ai 66 anni.
L’84,3% della popolazione residente è pertanto in piena età scolare o lavorativa. Il compendio statistico ha poi indicato come questo 84,3% si suddivide tra popolazione scolastica, studenti delle scuole di ogni ordine e grado, inclusi gli universitari, e i giovani impegnati nell’addestramento professionale con il grosso dei lavoratori autonomi e dipendenti.
Il terzo capitolo del compendio affronta la situazione della scuola e della formazione degli italiani della circoscrizione. Mentre per la parte demografica del lavoro, il consolato si è basato sui propri dati, per quanto riguarda la scuola e il lavoro, gli autori sono ricorsi ai dati ufficiali tedeschi raccolti dagli Uffici Statistiche e dall’Agenzia Federale del Lavoro. Operazione non semplice (e in questo consiste uno dei pregi di questo studio) poiché sono stati interpellati Uffici tedeschi di ben quattro Länder. Indicativa scoperta degli autori: gli italiani che hanno la doppia cittadinanza spariscono dalle statistiche tedesche. Essi sono registrati esclusivamente con la nazionalità tedesca e non appaiono in nessuna parte come cittadini italiani nonostante lo siano a tutti gli effetti. Quello che a prima vista può sembrare essere solo un inconveniente di “statisticazione” è in realtà un problema che coinvolge ogni programmazione, azione e proiezione di attività per i nostri connazionali che sono spariti dalle banche dati, ma esistono e in qualche modo bisogna scovarli. Questo tentativo è stato fatto dal Quaderno Francofortese, al momento in cui è riuscito ad ottenere almeno i dati della nostra gente con doppia nazionalità e azzardando così diverse utili proiezioni.
E, a proposito di utilità, il compendio statistico ha offerto al quarto capitolo uno specchio dettagliato dell’occupazione italiana in Assia, Renania-Palatinato, Saarland e Unterfranken. Il settore di maggiore occupazione sembra essere quello terziario, in cui ricade la gastronomia. Il compendio rende evidente anche che l’industria e l’edilizia continuano a occupare migliaia di lavoratori italiani.
I centri di maggiore concentrazione demografica? Francoforte e il Saarland mostrano la maggiore densità demografica italiana. In alcuni comuni del Saarland, la percentuale italiana della popolazione residente supera il 5%.
Il Quaderno è di piacevole lettura. Ben quarantasette tabelle e grafici alternati da brevi commenti e analisi, che mai sono pretenziosi o ostentati, fanno sì che ogni lettore può dedicarsi al capitolo che più gli interessa senza perdere il filo.
Gli autori non mancano di coinvolgere i diretti interessati, l’oggetto cioè della ricerca che sono gli stessi connazionali residenti nella circoscrizione, esortandoli non solo ad approfondire i dati e le conseguenze che ne derivano ma a porsi in una sorta di dialogo con gli stessi autori.
Con i Quaderni Francofortesi vediamo un Console Generale in una veste del tutto nuova che è quella del “Caporedattore” mentre un reparto consolare, l’Ufficio LAS -Lavoro e Assistenza Sociale- ha assunto compiti redazionali.
Pasquale Marino che è il curatore dei Quaderni e che si è occupato delle analisi e dei commenti, David Albamonte che ha realizzato la parte grafica e l’inserimento dei dati estrapolati in parte da Stefano Liuzzi, tutti appartenenti all’Ufficio LAS di Francoforte, hanno realizzato un lavoro che stimola la curiosità, serve per approfondimenti e offre spunti per interessanti discussioni.
Il prossimo Quaderno Francofortese? È già in preparazione e sarà dedicato alla diffusione degli atti del convegno organizzato dal Consolato Generale a Francoforte sul Meno, nel mese di dicembre sul tema delle eredità e delle successioni internazionali, in collaborazione con lo studio legale Pastori&Kollegen. Il Quaderno è consultabile alla pagina Web del Consolato Generale www.consfrancoforte.esteri.it.
La Redazione del Corriere d’Italia augura alla Redazione dei “Quaderni Francofortesi” lunga vita e buon lavoro.
„QUADERNI FRANCOFORTESI“: molto interessanti. Noi siamo un Gruppo di Ex Francofortesi e ci riuniamo ormai da un quarto di secolo attorno al nostro ex Parroco di allora della Missione Cattolica Italiana, Mons. Silvano Ridolfi di Cesena. Una volta l’anno ed in città sempre diverse: FFM, Roma, Torino, Fiuggi, Rimini…Quest’anno a Montecatini Terme dal 9-13 aprile. Anche i miei ex alunni hanno „copiato“ e ci riuniamo una volta l’anno: FFM, Roma, Mainz, Sicilia ecc.Forse queste attività potrebbero trovare qualche spazio nei „Quaderni francofortesi“ e sul Corriere d’Italia. Ognuno di noi ha avuto contatti sia con il Consolato e sia con il Corriere di allora, cioè dei nostri tempi degli anni ’60 – 2013 ca.. „Raccogliere le memorie“ nei „Quaderni…“ non sarebbe male. Tra l’altro sembra un termine scolastico e si presterebbe molto bene! Grazie dell’attenzione. Auguro ogni successo a queste lodevoli iniziative. Prof. Alberto Pigliacelli