Il caso Colombo, venuto alla ribalta nazionale dopo la segnalazione uscita da questo giornale, ha colpito molto l’opinione pubblica italiana. Come i lettori di questo giornale ricorderanno, Marinella Colombo era scomparsa dal capoluogo lombardo dopo che il Tribunale dei Minori di Milano aveva raccolto l’appello dello Jugendamt tedesco ed aveva ordinato il rimpatrio dei figli in Germania, affinché soggiornassero presso il padre tedesco: Jörg Ritter, di Monaco di Baviera.
Oggi la nuova sentenza che annulla la precedente apre un grande spiraglio per Marinella Colombo e per i suoi figli, che dovrebbero riuscire a sostenere gli esami scolastici.
Nuova nella vicenda è, a quanto pare, il fatto che, nella prima sentenza del Tribunale dei minori di Milano, alcuni documenti fatti pervenire dallo Jugendamt vennero tradotti malamente. Da qui l’ordine di rimpatrio in Germania per Leonardo e Nicolò. Ciò nonstante un accordo che si era avuto precedentemente tra i due coniugi per permettere a madre e figli di vivere in Italia. Inoltre, a quanto sembra, il padre dei ragazzi non aveva alcun diritto a chiedere il rimpatrio; aveva semplicemente un diritto di visita che non gli è stato mai negato. Infine, sempre stando alla sentenza, i figli non sono mai stati ascoltati, e questo sarebbe contrario alle disposizioni. I due ragazzi quindi sono attesi a Milano. Sono già stati iscritti alla vecchia scuola dove, come si diceva, sosterranno gli esami da privatisti, preparati in questo dalla madre secondo il programma didattico italiano.
Marinella Colombo invece dovrà sostenere un’accusa per avere portato i bambini fuori dall’Italia. Tuttavia, secondo il suo avvocato, Laura Cossar, dello studio milanese Bocchino-Cossar, la Colombo avrebbe buone probabilità di vincere la sua causa, vista che è caduta l’accusa di illegittimità del rimpatrio. Secondo l’avvocato Cossar difficilmente un tribunale italiano potrà darle torto.