C’è una legge non scritta nella politica tedesca che recita “Mai con AfD”. Qualsiasi sarà l’esito elettorale, se ci sarà un forte numero di elettori che il partito di estrema destra porterà con sé, nessun partito farà coalizione mai con l’AfD. Così hanno sempre detto i partiti popolari. È il cosiddetto Brandmauer, il muro di protezione da non valicare.
Il nocciolo della situazione che ha suscitato proteste e clamore in questi giorni è la rottura del “mai con la AfD”.
Ma cerchiamo di capire cosa è accaduto.
Una mozione dell’Unione chiede al governo federale di organizzare respingimenti su vasta scala alle frontiere tedesche. Questa mozione inserisce nei respingimenti anche i soggetti che vogliono presentare domanda di asilo. Al voto del 29 gennaio al Bundestag, AfD e CDU/CSU si esprimono a favore, mentre SPD, Grüne e Linke contro. Il BSW di Sarah Wagenknecht si astiene.
La mozione non è ancora giuridicamente vincolante.
Oggi (31 gennaio 2025) si terrà in sessione plenaria un’altra votazione sulla limitazione dell’afflusso di migranti. Si tratta di un progetto di legge che, se approvato dal Bundesrat, diventerà legge e dovrà essere attuato dal prossimo governo federale.
I temi sull’immigrazione vertono, fra gli altri, su ricongiungimento familiare e sulla limitazione degli afflussi: per esempio, se la polizia federale, nella sua area di responsabilità, incontra persone che devono lasciare il Paese, potrà adottare misure per porre fine al loro soggiorno.
Qualche numero.
Secondo i dati forniti dal ministero federale degli Interni, l’anno scorso sono state espulse dalla Germania 20.084 persone, circa il 22% in più rispetto al 2023. Mentre è sceso il numero delle domande di richiesta di asilo di circa il 30% (229.751) nel 2024, sottolinea la SPD.
I richiedenti asilo hanno ancora bisogno del sostegno dello Stato anche anni dopo essere entrati nel Paese. Spesso non riescono a trovare un alloggio. A causa delle esperienze di guerra vissuta e di quelle durante la fuga sono traumatizzati e diversi hanno problemi psicologici.
I problemi psicologici sono in questo momento la leva che innalza lo scontro della campagna elettorale, strumentalizzando le recenti tragedie avvenute (Aschaffenburg, Magdeburgo).
Le espulsioni.
Lo Stato espelle dalla Germania ma molte persone che sarebbero dovute effettivamente tornare nei loro Paesi di origine, compresi i criminali, finiscono per rimanere più a lungo in Germania perché i loro Paesi non collaborano ai rimpatri o perché le persone interessate non vengono rintracciate il giorno dell’espulsione.
Le elezioni sono vicine e per quando il presidente dei partiti dell’Unione, Friedrich Merz, continui a rassicurare che dopo il voto, nel caso diventasse cancelliere, non ci sarà una coalizione di governo con la AfD, sono in pochi disposti a credergli. Il cancelliere Olaf Scholz ha manifestato la sua preoccupazione in un’intervista al podcast Allesgesagt? del settimanale Die Zeit. Ha fatto riferimento all’Austria, dove il partito conservatore ÖVP sta negoziando un’alleanza di governo con il partito populista di destra FPÖ: „Tutti avevano detto che non avrebbero formato una coalizione con l’FPÖ. E ora potrebbe esserci una coalizione con loro e persino un cancelliere dell’FPÖ“, ha messo in evidenza Scholz. Lo stesso voltafaccia potrebbe accadere anche in Germania dopo il 23 febbraio.
Di che cosa parla la proposta in cinque punti dell’Unione che ha ottenuto la maggioranza nel Bundestag?
Il documento proposto scaricabile qui si apre raccontando le motivazioni per cui si è deciso di proporre questa mozione. Racconta dell’efferato omicidio di Aschaffenburg, in cui un bambino di due anni e un uomo che cercava di salvarlo, sono stati vittime di un brutale attacco da parte di un uomo afghano, armato di coltello. “L’omicidio di uno dei bambini e di un uomo adulto che voleva aiutare, evidenzia una nuova dimensione della violenza che sta scuotendo sempre più la Germania. Si aggiunge alla schiera degli attacchi terroristici a Mannheim e Solingen e dell’attacco al mercatino di Natale di Magdeburgo. Il Bundestag tedesco si rifiuta di riconoscere che questa è la nuova normalità in Germania”.
Con queste premesse vengono pensati i cinque punti della proposta della Cdu e appoggiata da AfD.
1- „Esiste un divieto di ingresso di fatto per le persone che non sono in possesso di documenti di ingresso validi e che non rientrano nel campo di applicazione della libera circolazione europea“. La polizia avrà un ruolo più importante, questa legge va applicata a chiunque sia straniero. Inoltre i partiti dell’Unione (CDU e CSU) chiedono che i criminali e gli individui pericolosi vengano detenuti a tempo indeterminato, finché non se ne vadano volontariamente o finché non possa essere effettuato il loro rimpatrio.
2- „Se persone ospiti, che cercano aiuto, commettono crimini o sono coinvolte in conflitti sul suolo tedesco, il loro soggiorno deve essere interrotto“. Saranno aumentati i poteri di riconoscimento facciale elettronico, sia nelle stazioni ferroviarie che negli aeroporti. Le aziende IT saranno obbligate a memorizzare gli indirizzi IP che possono essere utilizzati per identificare i dispositivi su Internet. Verrà inasprito il ricongiungimento familiare.
3 – „Le persone obbligate a lasciare il Paese non possono più essere in libertà.” “Il numero di espulsioni deve essere aumentato in modo significativo. I rimpatri devono avvenire su base giornaliera.” Saranno aumentati i centri di detenzione nel più breve tempo possibile.
4- „La Polizia federale deve essere autorizzata a richiedere direttamente mandati di arresto per la detenzione in attesa di espulsione o la custodia in attesa di partenza per le persone fermate nella propria area di competenza“. Si riduce un passaggio, la polizia può decidere autonomamente.
5- “Inasprimento del diritto di soggiorno per i delinquenti e le persone pericolose”. “Tuttavia, non è più possibile tornare in Germania.” Una volta espulso dalla Germania, non si potrà più ritornare.