Violenza donne. Foto di ©Diana Cibotari su Pixabay

Ogni giorno, milioni di donne e ragazze sono costrette a confrontarsi con violenze e discriminazioni che le colpiscono in molti ambiti della loro vita. La violenza contro le donne è una realtà globale, che si manifesta in diverse forme: dalle aggressioni domestiche ai femminicidi, dagli abusi sessuali alle molestie sul lavoro.

Il 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, è un’occasione per riflettere su questa drammatica realtà. Violenza domestica, cyberstalking, abusi fisici ed economici: ogni anno, in ogni parte del mondo, milioni di donne subiscono queste ingiustizie solo perché sono donne.

Questa giornata non è solo un momento di denuncia, ma un appello urgente all’azione. Istituzioni, società civile e cittadini devono unire le forze per spezzare il ciclo della violenza e costruire un mondo in cui ogni donna possa vivere libera e sicura.

In Germania la Ministra federale dell’Interno Nancy Faeser e la Ministra federale per le Pari Opportunità Lisa Paus, insieme al Vicepresidente dell’Ufficio Federale di Polizia Criminale (BKA), Michael Kretschmer, hanno presentato il primo rapporto sulla violenza di genere contro le donne. Il documento, intitolato Lagebild „Geschlechtsspezifisch gegen Frauen gerichtete Straftaten“, rappresenta un passo significativo nell’analisi dei crimini e delle violenze subite da donne e ragazze in quanto tali.

Il rapporto, frutto di una raccolta dati proveniente da diverse fonti, evidenzia un aumento generale dei crimini di genere nel 2023 rispetto all’anno precedente. È uno strumento fondamentale per migliorare le misure di protezione delle donne e prevenire ulteriori violenze.

Dati principali del rapporto

Femminicidi: Nel 2023, 938 donne e ragazze sono state vittime di omicidi tentati o consumati, pari al 32,3% di tutte le vittime di omicidio. Di queste, l’80,6% ha subito violenze da parte di partner o ex partner.

Violenza sessuale: 52.330 donne e ragazze sono state vittime di reati sessuali (+6,2% rispetto al 2022). Più della metà delle vittime aveva meno di 18 anni.

Violenza digitale: Gli episodi di violenza online, come il cyberstalking, hanno coinvolto 17.193 vittime femminili, con un incremento del 25% rispetto al 2022.

Violenza domestica: Il 70,5% delle vittime di violenza domestica sono donne e ragazze. Nel 2023, i casi sono aumentati del 5,6%, raggiungendo 180.715 vittime.

Tratta di esseri umani e sfruttamento sessuale: Le vittime femminili sono state 591, con un incremento del 6,9% rispetto all’anno precedente.

Crimini misogini: I reati legati all’odio contro le donne, nel contesto della criminalità politicamente motivata, sono aumentati del 56,3%, passando da 206 casi nel 2022 a 322 nel 2023.

La Ministra Faeser ha sottolineato l’urgenza di adottare misure più severe contro i colpevoli e di garantire maggiore protezione alle vittime. Ha proposto, tra l’altro, l’introduzione di pene più dure, programmi obbligatori di rieducazione e l’uso di dispositivi elettronici di controllo per impedire che i colpevoli si avvicinino alle vittime.

“La violenza contro le donne è un problema di tutta la società. Ogni giorno in Germania si verifica un femminicidio, e ogni tre minuti una donna o una ragazza subisce violenza domestica. Questo è inaccettabile e richiede un’azione decisa,” ha dichiarato Faeser.

La Ministra Paus ha invece evidenziato l’importanza di infrastrutture di supporto accessibili e del Gewalthilfegesetz, una legge sul diritto alla protezione per le donne vittime di violenza, attualmente in fase di elaborazione. “Le donne minacciate o maltrattate non possono aspettare. Hanno bisogno di protezione immediata e di consulenza facilmente accessibile,” ha affermato.

Il Vicepresidente del BKA, Kretschmer, ha ribadito l’impegno delle forze di sicurezza nel contrastare questo fenomeno: “Dobbiamo affrontare con sensibilità questi crimini, identificandone le cause e intervenendo con tolleranza zero verso i colpevoli, sia nel mondo reale che in quello digitale.”

Il rapporto rappresenta un importante adempimento della Convenzione di Istanbul, che richiede agli Stati firmatari di raccogliere e analizzare dati sulla violenza contro le donne.

Oltre al rapporto, sono disponibili risorse come il numero verde 116 016 e l’app del progetto “Gewaltfrei in die Zukunft e.V.”, che forniscono supporto anonimo e informazioni utili alle vittime.

Questa iniziativa segna un progresso fondamentale nella lotta contro la violenza di genere, ma evidenzia anche quanto ancora ci sia da fare per garantire sicurezza e dignità a tutte le donne.