Nella foto: Grappolo d’uva. Foto di Pixabay

Conosciuto anche come nettare degli dèi (Bacco in prima fila), il vino viene da sempre ritenuto un toccasana per la salute ed è la bevanda più antica del mondo. Analizzeremo tutte le proprietà del vino, i benefici sulla salute e le controindicazioni (considerando che, comunque, stiamo parlando di una bevanda alcolica).

È ormai stato dimostrato che, in particolare, il vino rosso ha effetti benefici sulla salute, se la qualità delle uve ed i processi produttivi adeguati lo consentono. Che sia vino rosso, vino bianco o vino rosato, scegliete vini di qualità.

In primis dobbiamo accendere un faro sulla vendemmia!

La vendemmia è il momento in cui l’uva, coltivata in vigna durante tutto l’anno, viene raccolta e portata in cantina per iniziare il processo di vinificazione, che con la fermentazione alcolica degli zuccheri contenuti negli acini maturi trasformerà il mosto in vino. La vendemmia rappresenta non solo un evento annuale legato al lavoro in vigna, ma anche un rituale inserito nelle tradizioni agricole nell’Italia intera e da sempre porta con sé un grande fascino ed ha un valore sia storico che antropologico, insito nella condivisione sociale e nel territorio. Per ottenere un’uva ideale a trasformarsi in vino c’è bisogno di vitigni, suoli e condizioni climatiche ottimali, nonché di corrette tecniche di conduzione del vigneto. Tutto parte dall’impianto del vigneto, per il quale è senza dubbio prioritario conoscere l’esatta composizione minerale e fisica del terreno. Le zone migliori sono quelle caratterizzate da inverni miti e non particolarmente rigidi. La fase di crescita e sviluppo della vite può durare fino a quattro anni, dopodiché il vigneto può essere messo a frutto ed ottenere così la prima vendemmia. Per produrre un vino di qualità è indispensabile partire da una base di uve che siano all’altezza del prodotto che si desidera ottenere.

Un’uva di qualità significa innanzitutto un’uva integra ed esente da difetti e muffe. Una volta che l’uva è matura, si passa alla sua raccolta, ossia alla vendemmia.

Le uve devono arrivare in cantina integre e sane, senza schiacciamento degli acini che potrebbe causare fermentazioni spontanee indesiderate.

Il vino è composto da acqua (86,5%), zuccheri (0,6%), ceneri (0,3%), alcol (10-12%) e tracce di proteine e fibre. Contiene i seguenti minerali: calcio, fosforo, sodio, zinco, potassio, rame, fluoro, manganese, ferro, magnesio e selenio. Le vitamine presenti sono A, B1, B2, B3; B4, B6, K e J e contiene luteina, beta-carotene e zeaxantina.

L’uva è molto ricca di polifenoli, soprattutto quella rossa e di conseguenza il vino rosso. I polifenoli sono molecole organiche contenute nelle piante e sono dei potenti antiossidanti naturali in quanto reagiscono con i radicali liberi distruggendoli. I componenti del vino agiscono in vari modi sulla salute.

Di seguito, riportiamo i primi sette benefici del nettare degli dèi:

1. Migliora il sistema cardiovascolare e cerebrovascolare grazie all’azione dei polifenoli (specie il resveratrolo) e dell’acido caffeico;

2. Il suo effetto antiossidante ed antinvecchiamento allunga la vita;

3. È antistress;

4. Agisce positivamente su trigliceridi, colesterolo (grazie alla presenza di lipoproteine HDL e di resveratrolo), glicemia basale;

5. Ha un’azione antitrombotica e fibrinolitica;

6. Aumenta la sensibilità dei tessuti all’azione dell’insulina;

7. Agisce positivamente sulle ossa, contrasta l’osteoporosi in entrambi i sessi.

Le proprietà antiossidanti non riguardano tutti i vini; valgono per quelli rossi invecchiati, molto meno per i vini giovani e bianchi. Vediamo altri benefici che il vino (ed in particolare il vino rosso) procurerebbe.

Alcuni studi hanno ipotizzato che il vino rosso:

1. Protegge dal morbo di Alzheimer e da altre malattie degenerative del sistema nervoso sempre grazie all’azione degli antiossidanti;

2. Previene le malattie reumatiche grazie al tirosolo e all’acido caffeico che combattono l’infiammazione;

3. Ha un’azione benefica sulla calcolosi della colecisti e su alcuni tipi di tumore;

4. Protegge reni e cuore grazie ai componenti tirosolo e idrossitirosolo;

5. Riduce il rischio di sviluppare la depressione grazie all’azione del resveratrolo;

6. Previene la perdita di memoria;

7. È antitumorale;

8. È antinfiammatorio;

9. Migliora la coagulazione del sangue;

10. Contrasta l’attività dei radicali liberi dieci volte di più rispetto al vino bianco;

11. Ha proprietà battericide (pare sia in grado di attaccare germi come quello della salmonella o della Shigella che causa la dissenteria) grazie all’azione dei polifenoli.

Avendolo nominato più volte, sintetizziamo tutte le proprietà benefiche del resveratrolo contenuto nel vino:

• Migliora il sistema cardiovascolare;

• Contrasta malattie come arteriosclerosi, infarto, ictus o angina pectoris,

• Previene la perdita di memoria;

• Riduce del 50% il rischio di sviluppare tumori intestinali;

• Riduce il colesterolo cattivo;

• Combatte la depressione.

Il vino fa bene ma è meglio non abusarne.

È una bevanda alcolica (contiene etanolo, una sostanza tossica), quindi va consumato con moderazione. Si consiglia di bere non più di due bicchieri al giorno (un bicchiere per le donne) durante i pasti, mai a stomaco vuoto. È sconsigliato bere vino a:

1. Chi è in procinto di mettersi alla guida di un’auto o di un mezzo;

2. Chi assume farmaci che interagiscono con l’alcol (ad esempio, psicofarmaci);

3. Donne in gravidanza;

4. Minori di 16 anni che non hanno ancora maturato gli enzimi capaci di assimilare l’alcol.

Chi ci tiene alla linea dovrebbe sapere che il vino rosso, considerando 100 ml di prodotto, ha una resa calorica pari a 85 calorie, di conseguenza fa ingrassare. Abusare del vino, berne in quantità eccessive, può causare incidenti ma anche tumori e cirrosi del fegato.