GERMANIA – Un progetto per sostenere i talenti internazionali nella loro integrazione nel mercato del lavoro
Amante degli eventi informativi e curiosa di natura all’inizio di Maggio ho partecipato ad un incontro presso l’università di Monaco di Baviera come spettatrice e con mia enorme sorpresa ho avuto il piacere di ascoltare Enrico Bianco e Dr.ssa Cetty Perdichizzi.
Loro hanno raccontato il metodo di approccio che hanno con gli expat attraverso l’azienda per cui lavorano e hanno dato numerosi consigli per chi è alla ricerca di nuovo lavoro sul suolo tedesco. Non potevo non approfondire il discorso:
Dottoressa Perdichizzi può raccontarci il suo percorso che l’ha portata a lavorare qui in Germania e le sfide che (se ha) dovuto affrontare?
Devo dire che sin da bambina adoravo le lingue straniere. I lettori con un’età simile alla mia forse si ricorderanno del “Magic English”. Le video cassette (sì allora esistevano ancora !) in inglese con storie e giochi sui personaggi della Walt Disney. Ecco così ho imparato l’inglese sin da piccolissima. La scelta del liceo quindi è stata facile: mancando un linguistico pubblico nella città da cui vengo in Sicilia, mi sono iscritta al liceo scientifico con indirizzo linguistico, perché lì avrei potuto imparare tre lingue straniere. Inglese e francese erano obbligatori e io speravo nello spagnolo come terza lingua. Invece ebbi la (s)fortuna che anche il tedesco era obbligatorio. La delusione non è durata a lungo! La mia prof di inglese e tedesco era una grande fan della Germania e quindi già dal secondo liceo abbiamo fatto mille gite, scambi e corsi di lingua in Germania ed Austria (devo dire che devo proprio a lei le mie scelte future). Continuando il liceo poi iniziò anche la passione per la filosofia e letteratura tedesca. A quel punto anche la scelta universitaria fu chiara: Triennale in lingue e letterature straniere e ovviamente scelsi Inglese e tedesco. Continuando gli studi, la passione per la lingua e letteratura tedesca è aumentata, ma non riuscivo a leggere Goethe o Schiller senza la traduzione a fronte. Quindi decisi di fare un anno di Erasmus a Tübingen e anche questa fu una scelta che mi cambiò la vita. Alla fine del mio anno di Erasmus il professore da cui avevo frequentato la maggior parte dei corsi di letteratura mi diede il volantino della magistrale da lui diretta, chiedendomi di ritornare e dicendomi che mi avrebbe aiutata nel caso decidessi di iniziare a studiare a Tübingen. Ora che ci penso devo anche a lui la mia scelta di vivere in Germania! Tornata in Sicilia conclusi la triennale e nel Settembre 2010 mi sono ritrasferita a Tübingen. Nonostante la piccola cittadina universitaria sul Neckar sia stato il posto ideale per iniziare la mia vita da expat, dopo qualche anno ha cominciato a diventarmi un po‘ stretta. Alla fine della magistrale decisi di iniziare un dottorato ma volevo assolutamente trasferirmi in una città più grande. Monaco di Baviera non era la mia prima scelta ma il destino volle che nel 2013 iniziai il dottorato alla LMU. La mia carriera scolastica e universitaria è davvero stata intensa. Ricordo ancora il mio primo seminario in tedesco su letteratura tedesca e le lacrime quando dopo due ore ho scritto solo una parola e l’ho scritta anche male e quindi non potevo cercarla sul dizionario! O le notti passate a tradurre ogni parola di un testo letterario. O il mio “trauma” la prima volta che entrai in un panificio tedesco e tra i mille tipi di pane e la tipa che parlava Schwäbisch, non sono riuscita a compare nulla! Alla fine nel 2017 ho consegnato il mio dottorato su letteratura tedesca e italiana scritto in tedesco (un mattone di 500 pagine!). Dopo gli allori della carriera universitaria iniziarono le difficoltà. Come molti studenti internazionali mi ero più concentrata sullo studio che sul lavoro. Nei miei anni da studentessa universitaria e dottoranda ho sempre lavoricchiato come cameriera, traduttrice, dato ripetizioni ecc. ma non avevo mai pensato a cosa fare “da grande”. Nonostante parlassi il tedesco non avevo idea di cosa e dove volessi lavorare. Ho speso un anno e mezzo a mandare candidature a caso (da me si direbbe “a manetta”) senza alcun successo, ovviamente. La frustrazione era ai massimi livelli! Devo dire che grazie alla mia migliore amica avevo un lavoro per mantenermi, ma ero bored out e volevo a tutti i costi trovare qualcosa di nuovo! Tutte le mie amiche mi dicevano da anni che avrei dovuto lavorare come consulente per expats ma questo consiglio non l’ho mai preso sul serio. Quando una mia amica mi ha mandato il link per il posto da amiga, ho avuto un tonfo al cuore! Non avevo mai sentito parlare di questo progetto ma solo a leggere la descrizione del lavoro, ho sentito che finalmente avevo trovato la luce in fondo al tunnel. Era Maggio del 2019 e da agosto 2019 lavoro da amiga come coach, consulente e project manager (sono responsabile per i nostri volontari, per le cooperazioni con le università e per il nostro programma di mentoring)
Sicuramente un percorso non facile, si dà per scontato che sapendo il Tedesco tutto sia più facile, che in parte è vero ma bisogna fare i conti con tutti i problemi che i neolaureati vanno in contro. Alla luce dei fatti lei è contenta della scelta fatta o se potesse avere la bacchetta magica dove sarebbe “professionalmente e geograficamente” ora?
Lavorando da amiga ho trovato la mia “missione” ed ho scoperto che tutte le mie amiche avevano ragione! Aiutare gli expats a trovare lavoro, a sentirsi a casa e soprattutto integrarsi in un mondo nuovo e talvolta “ostile”, mi rende felice. Lavoro tanto ma la gratitudine che ricevo in compenso non ha prezzo! Poi il team di amiga credo che sia uno dei team migliori che ci sia! Crediamo nella missione del nostro progetto e ogni giorno sono in contatto con mille persone diverse, faccio consultazioni, tengo seminari, parlo con volontari, partecipanti ecc. Insomma non mi annoio mai e cerco sempre di pensare nuovi modi per aiutare i nostri partecipanti attuali e futuri. Quindi la bacchetta magica non mi serve per la vita professionale. Quando nel 2013 mi sono trasferita a Monaco non ero esattamente entusiasta. Avrei preferito Berlino. Ma devo dire che in poco tempo mi sono innamorata della città e qui ho tantissimi amici adesso e devo dire che non riesco ad immaginarmi di vivere in un posto diverso. Però se davvero potessi avere una bacchetta magica porterei un po‘ più di sole e cibo siciliano a Monaco e anche mia madre e mio fratello che non vedo spesso vista la distanza geografica.
Se ha la possibilità di portare sole e cibo siciliano a Monaco io firmo la petizione! Prima ci ha parlato di amiga che compie 10 anni, mi può raccontare di più su questa società e sul nome? Sentendo il nome amiga mi è venuta in mente una console anni 80 che possedevo ma voi non vi occupate di elettronica.
Il progetto amiga è nato nel giugno 2013, esattamente 10 anni fa. AMIGA era l’acronimo di “Active Migrants in the Local Labor Market”. Già allora l´obiettivo del progetto era quello di sostenere i talenti internazionali nella loro integrazione nel mercato del lavoro. Tuttavia, all’epoca si trattava di un progetto europeo, ovvero di una cooperazione tra la città di Monaco di Baviera (Dipartimento del Lavoro e dell’Economia) e una città polacca: Poznań (Centro per la Ricerca sulla Migrazione). Il progetto è stato finanziato a Poznań dal Fondo Sociale Europeo (ESF: Europäische Sozialfond) e a Monaco, oltre che dall’ESF, dal Ministero del Lavoro e degli Affari Sociali e dal Dipartimento del Lavoro e dell´Economia attraverso il programma per l’occupazione e la qualificazione di Monaco (MBQ: Münchner Beschäftigungs- und Qualifizierungsprogramm). Il progetto nacque con lo scopo di identificare talenti per il mercato del lavoro locale e individuare le strategie più efficaci per la loro integrazione nel mercato del lavoro locale. L’idea dietro questo scopo era una sorta di scambio internazionale di esperienze da diverse prospettive sul tema dell’integrazione lavorativa nei nuovi e vecchi paesi di immigrazione dell’unione europea. Nonostante i diversi sviluppi storici e sociali nelle due regioni, per i cittadini stranieri in entrambi i paesi era già difficile trovare un lavoro che corrispondesse alle loro qualificazioni. Già allora si parlava di carenza di lavoratori qualificati (i posti non occupati in Germania erano il 40 % e in Polonia il 33 %). Alla luce di questi fatti già allora l’opinione pubblica europea aveva iniziato a prestare attenzione al potenziale nascosto degli stranieri. Ciononostante, i posti di lavoro restavano vacanti e gli stranieri continuavano ad avere difficoltà di integrazione. Questo è il motivo per cui è stata creata questa cooperazione. Monaco e Poznań avevano una situazione diversa per quanto riguarda la migrazione, ma entrambe avevano una difficoltà simile: trovare il modo di far emergere le potenzialità degli stranieri. Entrambi i progetti miravano a informare e consigliare gli stranieri e a offrire loro seminari gratuiti. Anche il networking è stato un pilastro importante. Dal 2016, amiga continua ad esistere solo a Monaco di Baviera e il progetto è finanziato dalla città di Monaco attraverso il Programma per l’occupazione e la qualificazione di Monaco (Münchner Beschäftigungs- und Qualifizierungsprogramm – www.muenchen.de/mbq). A Poznań invece dalla cooperazione è nato un infopoint per immigrati, che attualmente è considerato il punto di contatto centrale per gli immigrati nella città. Anche amiga a Monaco di Baviera è cresciuta costantemente: sono entrati a far parte del progetto altri partner, il pool di volontari si è ampliato e sono state avviate attività di sensibilizzazione dei datori di lavoro. Dal 2018, il progetto è stato sponsorizzato dalla Münchner Arbeit gGmbH, ma continua a essere finanziato dall’MBQ. Dal 2021 – con la nuova fase di finanziamento del progetto – abbiamo avviato un leggero rebranding (nuovo logo, nuova homepage, ecc.) e aumentato la nostra offerta. Abbiamo mantenuto il nome „amiga“ e, ampliando i nostri servizi, amiga è diventata un importante centro di consulenza professionale per gli internationals (studenti, laureati e lavoratori qualificati) a Monaco: „amiga – Career Center for Internationals“. Ci consideriamo amiche e amici che prendono per mano gli internationals durante la loro ricerca di lavoro e li accompagnano lungo tutto il percorso. amiga è il punto di contatto centrale per professionisti, laureati e studenti internazionali che vogliono fare carriera a Monaco. Offriamo una gamma completa di consulenze ed eventi per i nostri international talents provenienti da tutto il mondo, tutti gratuiti, e collaboriamo con partner importanti nei settori dell’istruzione, del lavoro e dell’economia. Crediamo che la diversità culturale sia importante sul posto di lavoro e la nostra missione è quella di accompagnare e sostenere i nostri international talents nell´avvio della loro carriera a Monaco.
É un progetto molto bello e interessante, io sono inciampata per caso durante un evento ma se vi avessi conosciuta quando ero arrivata qui in Germania vi avrei contattato sicuramente. Poi dalle sue parole trapela amore per il lavoro che svolge e per il team che non è scontato! Le chiedo ancora tutti possono contattare amiga o ci sono dei requisiti minimi?
Dipende cosa intende con „contatto“. Chiunque può mandarci una email per avere informazioni sul tema del lavoro, ma non tutti possono ricevere una consulenza o partecipare alle nostre offerte più intensive. Mi spiego meglio. Da Marzo 2020 offriamo quasi solo esclusivamente seminari online e chiunque può iscriversi. Lo stesso vale per la Expert Week un formato in cui gli iscritti ricevono una breve consultazione online sui propri documenti di candidatura da parte dei nostri volontari. Offriamo seminari sul tema della ricerca del lavoro, CV, lettera di presentazione, colloquio ecc. Ma abbiamo anche business talks, in cui le imprese monacensi si presentano e parlano di come funziona il processo di ricerca e assunzione del personale e una fiera del lavoro online „amiga Career Day“ che quest’anno avrà luogo il 16 Novembre 2023 in maniera virtuale (https://www.amiga-muenchen.de/en/careerday). In più abbiamo anche seminari con i nostri partner su temi come „imparare il tedesco“, „riconoscimento degli studi“, „corsi di formazione“ ecc. I nostri seminari sono in Inglese. Per iscriversi ad una consultazione ci sono dei requisiti:
-Essere un expat
-Avere studiato o essere studente
-Vivere a Monaco o essere in procinto di trasferirsi a Monaco
-Avere esperienza precedente di lavoro in Germania, a Monaco o all’estero non conta, così come non conta l’età.
amiga – Career Center for Internationals – supporta in maniera intensiva international talents (studenti, laureati e lavoratori qualificati), che vogliono iniziare una carriera a Monaco.
Nelle nostre consultazioni diamo informazioni sul mercato del lavoro monacense,feedback sui documenti di candidatura, consigli su come creare una strategia di lavoro mirata, possiamo fare trainings per colloqui ecc. Ma facciamo anche lavoro di informazione. Spesso per gli expats è difficile trovare informazioni riguardo i mille progetti e istituzioni che forniscono consultazioni su temi come „imparare il tedesco“, „cercare un corso di formazione“ e noi possiamo aiutarli a orientarsi in questa giungla. Sulla nostra homepage si trovano anche informazioni sulle istituzioni responsabili per i temi sopra indicati https://www.amiga-muenchen.de/en/information/ Offriamo consultazioni in Inglese, Tedesco, Italiano, Russo, Ucraino e Greco. Abbiamo anche delle offerte più intensive come il Career Coaching o il nostro programma di Mentoring, ma non è possibile iscriversi a queste offerte. Bisogna prima iscriversi per una consultazione e poi decidiamo assieme quale altre offerte sono più approriate a seconda della situazione personale e professionale della persona che cerca lavoro.
Quello che purtroppo non possiamo fare è dare lavoro agli expats. Il nostro lavoro o meglio la nostra missione consiste in assistenza nella ricerca di un lavoro che sia adeguato al proprio titolo di studi e alla propria esperienza professionale. https://www.amiga-muenchen.de/en/events/ qui è possibile informarsi su tutti i nostri prossimi eventi (abbiamo anche una Newsletter) e registrarsi (anche per una consultazione)
Grazie, la sua testimonianza è preziosa per molte persone che vivono a Monaco e non sanno come fare i primi passi. Iniziative come questa ma non italiano si possono trovare in tutte le città, career day sono presenti ciclicamente e Arbeitsagentur aiuta ed è vigile, non è paragonabile all’ufficio di collocamento italiano.
Vorrei segnalare anche www.frau-und-beruf.net , per donne ovviamente.
Io appena arrivata a Stoccarda mi sono rivolta a loro e grazie al loro programma di mentoring mi hanno affiancata a una giornalista tedesca per farmi capire come funziona qui, come si scrive il cv e via così. Ovviamente a me è stata assegnata una giornalista per il mio percorso.
Il mio consiglio è siate curiosi, cercate in rete se qualcuno vi può aiutare e non scoraggiatevi.
Il lavoro è un tema difficile che se ne parla troppo spesso quando lo si ha ma mai prima di trovarlo.