I presidenti dei Comites Germania e i consiglieri CGIE eletti in Germania, si sono riuniti in una due giorni tenutasi il 22 e il 23 ottobre a Colonia
L’evento ha avuto luogo in modalità ibrida, cioè sia in presenza, sia con collegamento via zoom – su invito della coordinatrice dell’Intercomites Germania, Simonetta Del Favero. Ai lavori erano presenti la consigliera Anna Bertoglio dell’Ambasciata italiana a Berlino, il Segretario Generale del CGIE Michele Schiavone e i deputati eletti all’estero l’On. Simone Billi e l’On. Toni Ricciardi.
All’ordine del giorno alcuni dei temi più sentiti dai rappresentanti degli Italiani in Germania, a cominciare da quello dei servizi e disservizi consolari. Questo primo punto ha dato vita a un acceso, appassionato e lungo dibattito, durante il quale sono stati elencati i principali disservizi con i quali tutti i connazionali residenti in Germania debbono fare i conti nella loro quotidianità. In primis si è trattato il problema degli appuntamenti per il rinnovo della carta d’identità e del passaporto caratterizzato da lunghissimi tempi di attesa che, in alcune circoscrizioni consolari, supera anche i sei mesi. L’impossibilità degli iscritti all’Aire di ricevere nel proprio comune italiano di provenienza la carta d’identità in formato di tessera elettronica è tra i fattori che non contribuiscono certo a snellire le procedure. La vecchia carta d’identità cartacea crea una serie di problematiche in svariati campi della quotidianità a chiunque voglia in Germania, per esempio, avviare una qualche attività professionale o semplicemente aprire un conto in banca, poiché non viene accettata dalle autorità tedesche. Per questo l’assemblea ha chiesto all’Ambasciata di inviare una comunicazione ufficiale indirizzata a tutta l’amministrazione pubblica tedesca, che confermi la validità dei documenti d’identità cartacei.
I tempi per gli appuntamenti per il rinnovo dei documenti, che come evidenziato dai dati a disposizione dell’Ambasciata divergono molto da Land a Land, dipendono da una serie di fattori. Tra di essi va annoverato un apparato amministrativo sottorganico che non riesce a smaltire le pratiche in essere, in parte a causa della mole di pratiche accumulatesi negli ultimi due anni di pandemia e, per quest’anno, anche dalla concomitanza di due tornate elettorali. Ad aggravare la situazione si aggiunge anche l’importante aumento delle richieste di iscrizioni Aire in alcuni consolati (per es. a Monaco di Baviera).
Altro problema di cui si è fatto portavoce l’Intercomites Germania è la lamentata impossibilità di interloquire fisicamente con qualcuno all’interno dei consolati. Ne deriva una sempre crescente mole di richieste che si riversa sugli sportelli informativi dei Comites e dei Patronati. Da parte di tutti i presenti si è perciò convenuta la necessità di migliorare al più presto il livello dei servizi consolari. L’Intercomites si impegnerà in modo unitario per dar voce ai tanti disagi vissuti dai connazionali, divenuti ormai insostenibili – senza dimenticare che, all’interno degli uffici consolari, si registrano sempre più spesso atteggiamenti e comportamenti riottosi da parte di alcuni connazionali, perlopiù dettati da rabbia e frustrazione. Più in generale, si registra quantomeno una generale disaffezione da parte degli italiani in Germania nei confronti delle istituzioni e della politica.
L’insegnamento della lingua italiana in Germania: enti gestori e la circolare n. 4/2022
Preoccupante, per non dire desolante, è anche la situazione dei corsi d’italiano per bambini e ragazzini organizzati dagli enti gestori (che oggi sono denominati enti promotori), in particolare dopo la circolare n. 4/2022. Un accurato excursus ha raccontato la storia di come si siano sviluppati i corsi di lingua italiana in Germania offerti dagli enti gestori. Questi enti, che svolgono una preziosissima attività sussidiaria dello Stato italiano, si sono trovati con questa nuova circolare applicativa (non visionata prima dal Cgie) davanti a un mostro burocratico. Al momento della riunione dell’Intercomites, molti degli enti gestori non avevano ancora ricevuto i finanziamenti necessari per l’anno scolastico iniziato ormai da tempo. Alcuni responsabili degli enti hanno dovuto garantire personalmente per ottenere i crediti necessari a sostenere le prime spese e, in più casi, non erano stati ancora confermati i corsi e i relativi insegnanti. In questo modo si condannano gli enti gestori alla chiusura (cosa già avvenuta anche in un passato vicino) con la conseguente scomparsa di parte dell’offerta linguistica italiana in Germania. Tutto ciò pur sapendo che, oltre ad essere importanti datori di lavoro – che cercano in tutti i modi di mantenere il personale impegnato nei corsi, che rimane anche per mesi senza stipendio in attesa dell’erogazione del finanziamento da parte del Ministero –, gli enti gestori sono forse l’ultimo baluardo della nostra cultura in Germania. La problematica della scarsa offerta linguistica ne causa anche un’altra, e cioè quella dell’identità delle terze e quarte generazioni che a mala pena parlano italiano e spessissimo soltanto in forma dialettale: l’apprendimento della lingua italiana sarebbe sicuramente un mezzo per ritrovare le proprie origini. Anche in questo caso l’Intercomites Germania ha chiesto alla rappresentanza dell’Ambasciata di fornire con urgenza informazioni circa lo stato in essere dei finanziamenti e della situazione degli enti gestori.
Turismo di ritorno e delle radici nel contesto della Germania
Ha senso per la Germania parlare di turismo di ritorno e delle radici? In che modo potrebbero contribuire i Comites a questo progetto? Sono queste le domande che si è posto l’Intercomites Germania durante la riunione. Insieme anche agli ospiti presenti alla riunione online si è cercato di capire questo progetto a dir poco nebuloso, di cui non sono chiare le modalità e che dovrebbe portare anche Comites e associazioni a occuparsene: a quale titolo e in qual forma non è (ancora) dato saperlo. Dopo un vivace dibattito che ha messo in luce la mancanza di strutture chiare e linee guida comprensibili, si è convenuto che questo tipo di progettualità ha sicuramente un senso per i connazionali che vivono al di fuori dell’Europa, ma molto meno per quelli residenti in Germania (se non forse per le prime generazioni) e che certamente i Comites non possono fungere da agenzie di viaggio o simili. L’Intercomites si prefigge perciò di approfondire il tema per capire l’eventuale ruolo dei Comites all’interno di questo progetto che è stato dotato di 20 milioni di euro.
Nuova mobilità e disinteresse alla partecipazione politica dei connazionali
Per poter analizzare meglio la mobilità dei nostri connazionali bisognerebbe avere dei dati certi sulla composizione della comunità italiana in Germania (la seconda comunità al mondo per numero di Italiani e la prima per quanto riguarda i legami con l’Italia). Di questa comunità si sa, in base ai dati a disposizione dell’Ambasciata, in realtà pochissimo. Quando parliamo di terze generazioni non sappiamo quasi nulla di queste persone se si va oltre ai dati anagrafici personali. Conoscere lo sviluppo demografico e sociale e la mobilità della nostra comunità è invece indispensabile per capirne i bisogni. Per questo l’Intercomites ha richiesto alla rappresentanza dell’Ambasciata dati aggiornati per poter fare una serie di riflessioni concrete e, su questa base, cercare proposte costruttive. Ciò potrebbe, per esempio, aiutare a capire la scarsa partecipazione alle più recenti elezioni politiche (affluenza del 21,59% contro il 26,81% della precedente tornata elettorale) e a quelle dei Comites che avevano registrato nel 2021 un’affluenza bassissima. Uno degli obiettivi che si è prefisso l’Intercomites è anche quello di far conoscere meglio i Comites alle nostre comunità.
Riunione di coordinamento consolare 2022
L’Intercomites Germania ha chiesto espressamente di rivedere le modalità di svolgimento della riunione di coordinamento consolare prevista dall’Ambasciata di Berlino in modalità online per l’anno 2022. È importante che le riunioni di questo livello, che consentono un contatto diretto tra i rappresentanti della collettività italiana in Germania (Presidenti Comites e consiglieri Cgie), rete consolare e Ambasciatore, si svolgano in presenza consentendo ai partecipanti uno scambio proficuo di informazioni e di esperienze a favore degli italiani che vivono in Germania. Purtroppo, la modalità online non agevola affatto l’interscambio e dovrebbe pertanto essere usata soltanto in casi in cui non sia assolutamente possibile fare una riunione in presenza. L’Intercomites Germania auspica che l’Ambasciata italiana ritorni quanto prima alla prassi, consolidata ormai da anni, della riunione di coordinamento consolare in presenza.
Nell’arco dei lavori si è parlato anche di problematiche a latere che da sempre affliggono i Comites, per esempio quello della mancanza di una chiara entità giuridica per i Comites cosa che in Germania dà vita a una serie di problematiche.
La riunione dell’Intercomites a Colonia è stata caratterizzata da un grande spirito di collaborazione e rispetto tra le parti presenti all’incontro e dall’intento comune di trovare proposte unitarie, pur nella diversità delle problematiche specifiche di ciascun Comites, e soprattutto efficaci. Un grazie sentito va da parte dell’Intercomites Germania al Console Generale a Colonia Luis Cavalieri per la squisita ospitalità e l’incontro nella serata di sabato 22 ottobre che ha fornito ai presenti interessanti spunti di riflessione.