Come ogni due anni accade, il Salone Internazionale dell’Automobile di Francoforte riapre i battenti. Questa IAA 2015 doveva essere ricordata come l’edizione dei record (931.700 visitatori. 50.000 in piú rispetto alla precedente edizione), ma purtroppo, lo scandalo Volkwagen ha reso amara una Germania alla carica. Questo tuttavia non ha fermato il pubblico di appassionati delle quattro ruote ed il loro entusiasmo.
Quest’anno erano presenti ben 210 nuovi modelli di auto e grande attenzione é stata data al tema della connettività. Siamo stati a visitare lo stand Italiano per raccontarvi tutte le novitá.
Ed eccoci come sempre al padiglione numero 6 che da anni é sinonimo di Italia con Alfa Romeo, Lancia, Fiat, Abarth, Ferrari e Maserati.
Appena entrati ci rende un pó tristi vedere la LANCIA con la sola Ypsilon, vettura amata ma certo non all’altezza di rappresentare un marchio che danni si trascina senza trovare la vera strada di un rilancio.
Molto diversa invece l’aria che si respira subito dopo all’ALFA ROMEO. Qui é finalmente é in atto qualcosa di nuovo e importante. La nuova Giulia, vettura del segmento medio viene presentata nella veste esclusiva e super sportiva "Quadrifoglio Verde". Vettura potentissima che permette di toccare i 100 Km/h in appena 3,9 secondi e di franare dai 100 Km/h a zero in appena 32 metri. La velocitá massima di 309 Km/h non lascia adito a critiche. Il motore, un V6 Biturbo da 590 Cavalli é stato sviluppato direttamente dalla Ferrari, che esattamente come é accaduto con Maserati qualche anno fa, ha donato alla nuova Alfa quella qualitá costruttiva e innovazione tecnologica che potrá rendere finalmente possibile un vero confronto con le osannate superberline tedesche come Mercedes AMG e BMW Motorsport, giusto per citare due nomi.
La FERRARI presenta una bellissima scoperta. In un Blu elettrico, affianco alla berlinetta bianca, ecco spuntare la nuova 388 Spider. due posti secchi con tettuccio in metallo elettrico che scivola dietro i sedili e trasforma in pochi secondi la super potente coupé in una roadster.
Segue la MASERATI con la bellissima e lussuosa berlina compatta Ghibli, proposta anche con un superpotente motore Diesel e le stupende GranTurismo con allestimenti firmati Ermenegildo Zegna.
Ed ecco la FIAT che con una efficace restyling dell’amatissima 500 continua a far battere il cuore. Nuove luci antoriori e posteriori e tanti piccoli dettagli esterni ed interni che rendono attuale il nuovo mito, senza cambiare la formula vincente del progetto originario. Segue la piccola SUV a quattro porte 500X, realtá giá apprezzata sulle strade di tutta la Germania esattamente come la cugina americana JEEP Renegade con la quale condivide pianale e motori.
Per quanto riguarda i marchi tedeschi, si inizia dal maestoso padiglione MERCEDES BENZ che gremita di folla. Da ricordare oltre alla nuova SL Roadster e CL Coupé, e la nuovissima Classe C, vettura di media superiore che dovrá vedersela con la nuova AUDI A4, presentata in simultanea nell’avvenerisistico padiglione centrale.
Sicure del successo ottenuto in questi anni, VOLKSWAGEN con Passat e le altre derivate SKODA e SEAT, si fanno apprezzare per la grande qualitá costruttiva che peró purtroppo é passata dopo qualche giorno in secondo piano a causa dell’inaspettato scandalo americano, causato dai chip che truccavano le emissioni dei gas di scarico delle vetture di Wolfsburg.
Nello stesso padiglione abbiamo ammirato inoltre la BUGATTI Vision GT che anticipa fedelmente le linee della nuova Veyron. La Bolognese LAMBORGHINI, controllata e diretta da diversi anni da Audi, presenta la Huracan LP 610-4, Roadster 2 posti, derivata direttamente dal bellissima berlinetta sportiva.
La PORSCHE stupisce invece con il prototipo a quattro porte Mission-E e la 911 ancora una volta restilizzata, ma sempre fedele a se stessa. Prima di uscire troneggia imponente la super lussuosa SUV della BENTLEY dal nome esotico: Bentayaga
Infine arriviamo al padiglione 11 che vede BMW protagonista con la nuova Serie 7 e MINI con la nuova Clubman a quattro porte. ROLLS ROYCE fa sognare con il modello scoperto Down.