Chi ha occasione di passare per la capitale tedesca nelle prossime settimane non dovrebbe farsi sfuggire la ghiotta occasione : la chiusura dell’esposizione è prevista per il 24 gennaio 2016, per poi essere trasferita al Victoria and Albert Museum di Londra a cosa c’ da ammirare nella ermesse berlinese dedicata ad Alessandro di Mariano di Vanni Filipepi, da tutti conosciuto come Sandro Botticelli?
In tutto si tratta di 150 opere – prevalentemente dipinti, ma anche, otografie, video, disegni e vestiti – che si ispirano in misura maggiore o minore all’universo visivo di Botticelli. Al centro, ovviamente, le due opere più celebri, ovvero la “Nascita di Venere” e la “Primavera”, due tele che tutti conoscono e che sono divenute icone impareggiabili della civiltà rinascimentale (per altro una replica del soggetto originale della “Venere”, ad opera dello stesso Botticelli, è conservata da tempo nei musei statali di Berlino).
l filo rosso della mostra si dipana in senso cronologico: a partire dall’et di otticelli fino ai nostri giorni sono esposti lavori che in un modo o nell’altro si ispirano alle tele del maestro fiorentino n tale percorso artistico,che consente di misurare caso per caso distanza e vicinanza dai modelli, rientrano nomi celeberrimi quali Degas, Gabriel Rossetti, Magritte e Warhol. Fa da corollario un ricco programma di conferenze, proiezioni, concerti. Stando alle previsioni degli organizzatori più di 250mila visitatori si accalcheranno nelle sale della Gemldegalerie per ammirare i capolavori della mostra.