Il Bundeskriminalamt avverte contro le false chiamate di Europol, Interpol e polizia
Rosenheim è un’incantevole cittadina bavarese nota a molti telespettatori per la serie di gialli „Die Rosenheimer Cops“ che viene trasmessa dalla Zdf dopo il telegiornale delle 19:00. Ma degli attori ancora più bravi di quelli televisivi sono riusciti in pochi giorni a farsi passare per poliziotti, sempre a Rosenheim, allo scopo di trarre in inganno delle persone anziane depredandole dei loro risparmi. Una signora di 87 anni, ad esempio, ricevette una telefonata di un falso poliziotto che con voce autorevole la metteva in guardia: dei rapinatori sarebbero stati arrestati e un’impiegata della sua banca starebbe in combutta con loro. Per la sua sicurezza veniva invitata a prelevare i suoi risparmi da detta banca ed a consegnarli alla Polizia per controllare che non si trattasse di banconote false. Falso era invece l’inviato della polizia che poco dopo prese in consegna 15mila euro dalle mani dell’anziana signora. E naturalmente scomparve nel nulla.
Un caso simile è avvenuto a Düsseldorf. Dapprima una signora di 77 anni ha ricevuto una chiamata da parte d’un finto nipote che chiedeva aiuto urgentissimo in forma di 35mila euro. L’anziana non c’è cascata. Poco dopo ha ricevuto una seconda telefonata da parte di una falsa poliziotta che la rassicurava: la telefonata precedente era stata ascoltata e l’intera banda di truffatori era sotto controllo. Quindi la signora veniva invitata a far finta di credere al loro trucco affinché la polizia potesse coglierli con le mani nel sacco. Quindi essa avrebbe dovuto consegnare del denaro vero ai poliziotti finti che sarebbero poi circondati dai poliziotti veri. Anche stavolta la signora l’ha “sgamata”: ha preso contatto con la polizia vera e di lì a poco un vero imbroglione è finito in galera.
Casi simili sono stati registrati anche a Colonia, Hannover, Augsburg, Weinheim, ed altre città ancora.
Il Bundeskriminalamt ha comunicato che da alcune settimane, c’è un numero crescente di chiamate fraudolente provenienti da Europol, Interpol e da altre autorità di polizia. L’ufficio federale di polizia criminale dichiara che non si tratta di vere chiamate delle autorità inquirenti, ma di truffa.
I truffatori vogliono soldi e dati personali
Il metodo è sempre lo stesso che sia su uno smartphone o su una linea fissa, chi risponde alla chiamata, per quanto riguarda Europol o Interpol, sente un annuncio su nastro automatico dove i truffatori sostengono che la chiamata proviene da un’autorità di polizia.
La registrazione dice che i dati personali della persona chiamata sono stati usati impropriamente per scopi criminali. Alla persona chiamata viene chiesto di comporre il numero 1 sul telefono, se ciò accade la telefonata viene inoltrata ad una persona che spesso chiede i dati personali e le circostanze finanziarie in inglese, se la persona chiamata si rifiuta di dare le informazioni la telefonata si interrompe immediatamente. Se la persona chiamata comunica i propri dati i truffatori non esitano a convincerla a trasferire immediatamente il denaro su un conto bancario internazionale o a consegnarlo di persona a dei poliziotti che passeranno da casa. Alla porta d’ingresso, i truffatori non esitano a mostrare carte di servizio false e si fanno consegnare il denaro e gli oggetti di valore che si hanno in casa o in banca sostenendo che il denaro e gli oggetti non sono più al sicuro.
Migliaia le denunce in pochi mesi
Per le telefonate i truffatori usano una procedura speciale chiamata “spoofing” cioè una tecnica di attacco informatico che manipola i dati trasmessi all’interno di una rete o in un processo di comunicazione, che fa apparire il numero di emergenza della polizia 110 o un altro numero telefonico locale.
Fate attenzione perché non ci sono chiamate in cui il numero di emergenza 110 compare. Se il numero di emergenza 110 appare come numero del mittente in una chiamata, potete star sicuri che è una chiamata manipolata. Il numero di emergenza 110 serve alla polizia solo come numero di accesso, cioè la polizia può essere raggiunta dai cittadini attraverso questo numero di emergenza e non viceversa.
Ciononostante, l’Agenzia federale per la rete (Bundesnetzagentur) riceve regolarmente informazioni sul fatto che le chiamate vengono effettuate utilizzando il numero di emergenza 110. Se ricevete una telefonata che segnala il 110, dovete quindi contattare immediatamente le forze dell’ordine, ad esempio la stazione di polizia locale.
Non esistono solo le truffe per telefono ma potreste riceverle anche per posta o e-mail. Qui i truffatori chiedono alle loro vittime di pagare somme più alte di denaro inviando mandati di arresto se la multa menzionata nella lettera non viene pagata.
Dalla fine di febbraio fino ad oggi sono state più di 10.000 le denunce effettuate da parte dei consumatori presso le autorità competenti.
Il BKA avverte che i truffatori approfittano della fiducia della gente nella polizia e consigliano di non richiamare le chiamate con numeri sconosciuti e di non dare mai i dati personali via telefono.
Consigli della polizia (quella vera)
– Non appena è chiaro che si tratta di una chiamata dubbia, bisogna riattaccare rapidamente.
– Per principio non fate entrare estranei in casa vostra.
– Chiedere un’identificazione ai presunti funzionari e se avete dei dubbi chiamate la centrale di polizia e chiedete se si tratta di un autentico.
– Ricordatevi la polizia non vi chiederà mai soldi.
– Non date dettagli sulla vostra situazione finanziaria al telefono.
-Non seguite le richieste di chi chiama, non lasciatevi trascinare in una conversazione o mettere sotto pressione. Riattaccate e basta!
– Non consegnate denaro a persone sconosciute.
– La “vera” polizia non chiama mai con il numero 110, questo è solo un numero di emergenza per gli utenti.
– Se ricevete una chiamata del genere, segnalatela alla vostra stazione di polizia locale. Cerca e componi il numero da solo, non utilizzare il pulsante di richiamo automatico in nessun caso.