Il signor Marino L. di Germaringen, che aveva utilizzato questa rubrica nel 1992, ci chiede informazioni previdenziali per suo fratello, oggi dipendente di una ditta italiana, che per cinque anni ha lavorato in Svizzera. Il lettore ci chiede se i contributi previdenziali versati all’estero siano validi ai fini della pensione.
Certo che lo sono. Basta fare una ricerca presso la sede INPS competente. Meglio rivolgersi a un Patronato. La pratica è gratuita.
La signora D.M. di Herrborn ha, in Patria, una sorella che assiste il padre invalido al 100%. La lettrice ci chiede se la sorella potrà usufruire di permessi retribuiti in caso di visite mediche in ospedale del genitore.
La legge 104/1992 lo prevede in caso di ricovero; anche se solo per accertamenti. La normativa, però, è da seguire tramite un Patronato.
Il signor L.V. di Stoccarda passa, parte del suo periodo feriale in Patria. Ci segnala che molti generi alimentari costano meno che in Germania. Ci chiede quale sia il “tenore” di vita in Italia.
Generalizzando, possiamo scrivere che il costo della vita nella penisola è, mediamente, del 18% inferiore di quello praticato in Germania per gli stessi prodotti. Senza, però, dimenticare che i redditi in Germania sono, mediamente, superiori del 30% rispetto a quelli del Bel Paese.
La signora P.O.G. di Hannover ha una sorella che convive, da anni, con un signore pensionato. La lettrice ci chiede se, in caso di decesso, del compagno, scatterà il diritto del trattamento di reversibilità. Anche tenuto conto che, già da anni, la residenza è in comune.
Senza matrimonio, la reversibilità non è riconosciuta anche tenuto conto della residenza in comune.
La signora A.G. di Kiel ha, in Patria, una sorella andata in pensione con “Quota 100” nel 2019. Ora la lettrice ha saputo che gli importi della pensione e della liquidazione saranno “frazionati”.
È vero e il frazionamento potrebbe essere esteso per le prime tre annualità.
Il signor D.L. di Neuwied ha, in Patria, una nipote (classe 1968) che è occupata a tempo indeterminato dalla primavera 1990. Ora, il lettore ci chiede quando la nipote potrà andare in pensione.
Da quanto abbiamo rilevato la pensione, pur se anticipata, non potrà maturare prima del 2030. Con l’attuale normativa, Non individuiamo altra soluzione.
Il signor L.G. di Bonn ha, in Patria, una zia che s’è risposata con un pensionato ottantenne. Il lettore ci chiede se, in caso di decesso, del coniuge, la pensione di reversibilità sarà liquidata alla vedova a proposito della durata del matrimonio.
Assolutamente no. Il diritto alla reversibilità, come il suo importo, non è condizionato alla durata del matrimonio.
Il signor L.G. di Burladingen ha, in Italia, un fratello, pubblico dipendente, che andrà in pensione il prossimo autunno. Il lettore ci chiede se la relativa “liquidazione” sarà liquidata entro il 2022.
Dipende dall’importo il Trattamento di Fine Servizio (liquidazione), sino a un importo lordo di 50 mila Euro è versata in soluzione unica. Per importi superiori in due anni.
Il signor D.L. di Kiel ha, in Italia, una sorella (classe 1956) che ha maturato 32 anni di contributi previdenziali. Il lettore ci chiede se potrà andare in pensione entro il prossimo anno.
A conti fatti, il diritto scatterà nell’inverno del 2023. Salvo modifiche di legge.
La signora R.O. di Essen ha, in Italia, una sorella che, per motivi di famiglia, ha cambiato il suo lavoro a tempo pieno in quello part time. La lettrice è preoccupata sul fronte della pensione.
Senza dati più precisi, non è facile fare delle previsioni. Di certo, la pensione sarà liquidata con importo più basso di quella che sarebbe stata a tempo pieno.
Il signor F.S. di Wangen ha, in Patria, la madre di 70 anni che non ha maturato nessuna pensione. Ha però saputo che potrebbe aspirare all’assegno sociale.
Il diritto potrebbe sussistere in funzione del reddito della signora.
Il signor C.V. di Stoccarda ha, in Italia, un fratello (classe 1959) che ha 31 anni di versamenti contributivi come lavoratore ambulante. Il lettore ci chiede se il fratello potrà ottenere, la pensione entro la fine di quest’anno.
La pensione di vecchiaia maturerà nel febbraio del 2023.