Ecco alcuni principi relativi al testamento biologico in Germania
La nostra tradizione giuridica, in realtà, non conosce il testamento biologico. Nella nostra cultura appare ovvio che una persona possa disporre del suo patrimonio dopo la sua morte – ad esempio con un testamento. Quel che, invece, non sembra essere così ovvio è il fatto che ognuno di noi possa decidere cosa succede con il nostro “corpo” una volta che non siamo più in grado di deliberare.
Il testamento biologico (detto anche: “testamento di vita” o “dichiarazione anticipata di trattamento”, in ted. Patientenverfügung) è l’espressione della volontà da parte di una persona (il “testatore”), fornita in condizioni di lucidità mentale, in merito alle terapie che intende o non intende accettare nell’eventualità in cui dovesse trovarsi nella condizione di incapacità di esprimere il proprio diritto di acconsentire o non acconsentire alle cure proposte (cosiddetto “consenso informato”, in ted. informierte Einwilligung) per malattie o lesioni traumatiche cerebrali irreversibili o invalidanti, malattie che costringano a trattamenti permanenti con macchine o sistemi artificiali che impediscano una normale vita di relazione. Mentre in Germania il testamento biologico è legale dal 2009, in Italia esiste soltanto dal 2018.
Come funziona il testamento biologico in Germania?
La Patientenverfügung è prevista dal § 1901a del Codice Civile (BGB) e ribadisce indirettamente il principio per cui nessun trattamento sanitario può essere iniziato o proseguito se privo del consenso libero e informato della persona interessata, tranne che nei casi espressamente previsti dalla legge. Il cuore di questa norma è la possibilità di disporrei anticipatamente per quanto riguarda un trattamento medico nei casi in cui si trovassero in condizioni di incapacità.
In Germania ogni persona maggiorenne e capace di intendere e di volere può esprimersi con un testamento biologico. Le sue disposizioni valgono in previsione di una eventuale futura incapacità di autodeterminarsi e può esprimersi in merito alla accettazione o al rifiuto di determinati accertamenti diagnostici, scelte terapeutiche (in generale) e singoli trattamenti sanitari (in particolare).
In che forma si può formulare un testamento biologico?
A differenza dell’Italia, dove comunque serve un atto pubblico (atto pubblico notarile oppure una scrittura privata autenticata dal notaio oppure ancora una scrittura privata semplice consegnata personalmente all’Ufficio dello Stato Civile del Comune di residenza del disponente), in Germania è sufficiente una scrittura semplice firmata dal testatore (“schriftlich”). Il testamento biologico, dunque, non sconta nessun tipo di imposta (di registro, di bollo) e né tassa. In realtà in Germania non occorre neanche una preventiva consultazione con un medico, ma è assolutamente consigliabile, visto che le disposizioni devono comunque essere concrete e non lasciar spazio a qualsiasi forma di dubbio.
Si può revocare il testamento biologico?
Il testatore può modificare oppure revocare le disposizioni del suo testamento biologico, in qualsiasi momento, utilizzando la stessa forma con cui sono state rilasciate o mediante dichiarazione verbale.
La legge tedesca, inoltre, prevede la possibilità (non l’obbligo) di nominare un fiduciario che sostituisca il disponente divenuto incapace nei rapporti con i medici e la struttura sanitaria, eventualmente consentendo di disattenderle, di concerto con il medico, solo nel caso in cui appaiano palesemente incongrue, non siano corrispondenti alla condizione clinica attuale del paziente oppure siano sopravvenute terapie non prevedibili alla data di redazione del testamento biologico.
In caso di contrasto tra il fiduciario e il medico la legge prescrive che la decisione è rimessa al giudice tutelare (in ted. Betreuungsgericht) su ricorso del rappresentante legale della persona interessata.